Le Ammoniti

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Testo

Che cos’è un’ammonite?
Il fossile maggiormente conosciuto è forse l’ammonite, la quale possiede la tipica conchiglia a forma di spirale con delle nervature, come mostra l’immagine sopra.
Queste creature vissero in mare fra 415-65 milioni di anni fa, quando si estinsero insieme ai dinosauri.
Appartengono al gruppo dei predatori conosciuti come cefalopodi, nel quale oggi sono inclusi i loro discendenti: i polpi, i calamari, le seppie e i nautilus. (vedi immagini sotto)
Il nome “Ammonite” ha origine da un dio-ariete greco chiamato Ammon.

Come si sono evolute le ammoniti?
Queste creature marine apparvero per la prima volta 415 milioni di anni fa sotto forma di piccole e semplici creature provviste di una conchiglia e conosciute come Bacrites.
Si evolsero velocemente in una varietà di forme e dimensioni che ne includono alcune a forma di forcina. Durante la loro evoluzione le ammoniti si trovarono di fronte a tre catastrofici eventi che infine portarono alla loro estinzione.
Il primo evento si verificò durante il Permiano ( 250 milioni di anni fa), nel quale solo il 10% riuscì a sopravvivere.
Queste specie sopravvissute prosperarono durante tutto il Triassico, ma al termine di questo periodo
(206 milioni di anni fa) si trovarono di fronte a una vicina estinzione, durante la quale sopravvisse una sola specie.
Questo evento segnò la fine del Triassico, e l’inizio del Giurassico, durante il quale il numero delle specie di ammoniti crebbe nuovamente.
La catastrofe finale si verifico al termine del Cretaceo quando tutte le specie furono annientate e le ammoniti si estinsero.
Questo evento coincise con la morte dei dinosauri.

Come vivevano le ammoniti?
Le ammoniti nascevano sotto forma di minuscole creature appartenenti al plancton con meno di 1mm di diametro.
Nel loro stadio iniziale erano vulnerabili agli attacchi degli altri predatori inclusi i pesci.
Ma, assumevano velocemente una resistente conchiglia esterna protettiva che fungeva da scudo ai danneggiamenti delle loro interiora.
I Fossili indicano che le loro dimensioni aumentavamo rapidamente e le femmine crescevano del 400% rispetto ai maschi.
Le ammoniti si muovevano grazie a una propulsione a reazione, ovvero,per muoversi in direzione opposta, espellevano l’acqua attraverso un tubo di areazione aperto.
Generalmente vivevano per due anni anche se la vita di alcune specie era più lunga e crescevano diventando veramente molto grandi come nella figura sottostante
La loro breve vita è calcolata in base all’osservazione dei loro discendenti, i nautilus.
Queste creature esistono ancora oggi nei mari e possiedono molte caratteristiche simili alla a quelle delle ammoniti.

Le conchiglie dei natilus sono formate da individuali cavità, che crescono al crescere della creatura.
Queste cavità sono aumentano con un ritmo di 4 ogni settimana, equivalenti a 13 ogni anno.
Perciò si pensa che una conchiglia di un’ammonite di 26 camere assumesse la funzione di casa della creatura per due anni.
Come i nautilus, le ammoniti conservano la loro conchiglia originale durante tutta la loro vita.
Al contrario dei nautilus che vivono in acque fredde e profonde, le ammoniti preferivano le acque calde e poco profonde e probabilmente avevano un metabolismo più veloce.
Di conseguenza è possibile che le ammoniti potessero raggiungere dimensioni maggiori rispetto a quelle dei moderni nautilus e molto più velocemente.

Le ammoniti erano i predatori dei loro tempi, si cibavano generalmente di creature marine inclusi i molluschi, i pesci e ogni altro cefalopode.
Dall’analogia con i moderni cefalopodi, il loro metodo di attacco era probabilmente costituito da un movimento silenzioso verso la preda e da una rapida estensione dei tentacoli per afferrarla.
Catturavano la preda immediatamente e la divorava con le potenti fauci poste alla base dei tentacoli, fra gli occhi.

Le ammoniti trascorrevano gran parte della loro in acque basse.
Tracce sostengono che ciò condizionasse la loro alimentazione, il cibo poteva infatti essere trovato in maggior quantità nelle acque calde e poco profonde.
Improbabile è poi che le loro conchiglie riuscissero a resistere all’alta pressione presente nelle acque profonde più di 100 metri.
Altre teorie basate sul loro comportamento sociale fanno notare che le loro conchiglie erano decorate da un insieme di disegni che dimostrano che la presenza di colore e di luce erano fondamentali per la vita dell’animale.

Cosa rivelano le conchiglie delle ammoniti?
La maggior parte delle conchiglie delle ammoniti erano avvolte a spirale e tutte contenevano una serie di cavità congiunte.
Il corpo dell’ammonite era contenuto dentro un’ampia parte finale, una sezione sempre aperta chiamata “Camera viva” o “Camera principale”, dalla quale i tentacoli si estendevano per catturare la preda.
L’apertura della conchiglia era forse ricoperta da uno scudo protettivo che poteva chiudersi per proteggere l’ammonite dagli attacchi dei predatori.
Quando l’animale cresceva venivano aggiunte delle nuove camere dopo la camera principale
La cavità interiore della conchiglia, detta phragmocone e quella che contiene i gas che permettono all’ammonite di regolare il galleggiamento in acqua.
Un piccolo tubo chiamato sifone collegato alle cavità.

Alcuni fossili di ammonite presentano disegni intricati e dettagliati sulla loro superficie esterna chiamata sutura.
Se la conchiglia è stata soggetta al logoramento o alla levigazione artificiale si trovano sotto la superficie esterna della conchiglia.
Questi disegni segnano i punti in cui le pareti delle cavità setti, incontrano la parete esterna della conchiglia dell’ammonite.
I setti sono piatti , ma ripiegati nel punto si uniscono alla conchiglia esterna.
Questa struttura permette di provvedere all’organizzazione della conchiglia durante l’immersione alle massime profondità.
I disegni di sutura sono molto utili per la distinzione delle diverse specie di ammoniti.

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