La circolazione del sangue ai tempi di Galeno

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Testo

La circolazione del sangue ai tempi di Galeno
Al giorno d’oggi, ormai, tutti sappiamo come avviene la circolazione sanguigna.
Per prima cosa il sangue viene spinto in tutto il corpo, tramite la parte sinistra del cuore.
Durante questo percorso, il sangue passa per delle tubature di fibra elastica, che si trovano nelle parti più interne del corpo e degli arti; queste vengono chiamate arterie.
Successivamente, il sangue dopo aver attraversato i polmoni, ritorna al punto di partenza, ossia l’area sinistra del cuore, per mezzo delle vene, tubature non più elastiche, situate in superficie, visibili anche ad occhio nudo, sul dorso della mano, dei polsi e nelle giunture delle braccia. In conclusione possiamo dire che, il sangue che è nel nostro corpo è sempre lo stesso e circola ininterrottamente dal cuore alle arterie, dalle arterie alle vene e dalle vene al cuore. Le arterie e le vene, vengono chiamate vasi sanguigni, in quanto contengono il sangue.
Ai tempi di Galileo invece, la circolazione era del tutto sconosciuta e la gente vissuta in quel periodo seguiva ancora le idee di Galeno, un uomo vissuto a Roma nel 2°sec.d.C. e medico personale dell’imperatore Marco Aurelio.
Galeno, aveva capito che il sangue trasportava nutrimento ed ipotizzò un sistema circolatorio che avveniva nel modo seguente:
Il sangue aveva origine quando, le sostanze alimentari inanimate, passavano per il fegato, dove assumevamo degli spiriti naturali che le rendevano animate. Quindi si pensava che il fegato fosse la sorgente di tutte le vene. Successivamente il sangue, per mezzo delle vene, si distribuiva dal fegato a tutto il corpo ed arrivava fino al cuore, dove si caricava degli spiriti vitali,presenti nell’aria ed introdotti con la respirazione. Infine dopo essere fuoriuscito dal cuore, il sangue, passando per le arterie si propagava nuovamente nel corpo; e grazie agli spiriti vitali produceva del calore e si consumava. Quindi Galeno pensava che al posto della circolazione che conosciamo noi oggi, c’era un flusso continuo di sangue dal fegato al corpo.
La scoperta della circolazione del sangue ebbe luogo durante i primi anni del 1600, quando un medico inglese William Harvey, paragonò il cuore ad una pompa meccanica. Inoltre Harvey capì che il sangue doveva essere una quantità illimitata e che doveva scorrere in circolo senza fine.
Poco dopo Harvey per spiegare meglio la circolazione fece delle prove che si basavano sulla legatura del braccio di una persona, poco sopra il gomito.
Harvey distinse due tipi di legatura, quella stretta capace di comprimere anche le arterie e quella lenta per comprimere le vene. Se si effettua una legatura stretta, i battiti del polso diminuiscono, la mano diventa pallida e perde calore perché il sangue non gli arriva. Allentando l’allacciatura, le vene si gonfiano e la mano riprende calore. Ciò significa che il sangue scorre dalla mano al cuore e non viceversa.
La circolazione
Per capire quanto è importante la circolazione sanguigna, basta pensare a tutte le funzioni, di primaria importanza per un regolare svolgimento della respirazione e della digestione, che vengono effettuate dal sangue, come: la trasportazione dell’ossigeno dagli alveoli alle cellule, il trasporto delle sostanze alimentari ed infine lo spostamento delle sostanze di rifiuto fino agli organi d’espulsione.
Tra i vertebrati ci sono vari tipi di apparati circolatori. I pesci per esempio hanno una circolazione semplice e completa, semplice perché il sangue compie un solo circuito passante per il corpo e le branchie. Completa perché il sangue ossigenato e quello carico di anidride carbonica non si mescolano. Gli anfibi, invece hanno una circolazione doppia ed incompleta. Doppia perché il sangue effettua due circuiti uno attraverso i polmoni ed uno nel resto del corpo ed incompleta perché nel cuore il sangue ossigenato e quello non ossigenato si uniscono. Infine ci sono i mammiferi, che possiedono una circolazione doppia perché i circuiti sanguigni sono due e completa perché il sangue dei due circuiti non si mescola mai.
La composizione del sangue

Il sangue è costituito da una parte liquida, chiamata plasma e da una parte corpuscolata, formata da cellule. Il plasma è composto da acqua in cui sono disciolte, varie sostanze come quelle nutritive e di rifiuto. La parta corpuscolata, invece è formata da cellule del sangue come: i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.
I globuli bianchi sono cellule provviste di nucleo che vengono prodotte dal midollo delle ossa, dalla milza e dai linfonodi.
Questi si distinguono in linfociti, granulociti, monociti e svolgono il compito di difesa del nostro organismo. In un mm cubo di sangue ci sono circa 4000-8000 globuli bianchi.
Le piastrine sono prive di nucleo e ce ne sono circa 300.000 per mm cubo di sangue, vengono prodotte dal midollo delle ossa e distrutte dalla milza. Le piastrine hanno il compito della coagulazione del sangue. Infatti quando ci feriamo, le piastrine, intervengono liberando una proteina contenuta nel plasma, la quale crea una fitta rete, dove si formerà il coagulo che impedirà l’emorragia.
Infine troviamo i globuli rossi sono cellule a forma di disco biconcavo prive di nucleo. Queste cellule sono di colore rosso per via dell’emoglobina, una proteina contenente ferro che si combina alternativamente all’ossigeno ed all’anidride carbonica, consentendo il trasporto di questi gas. In un mm cubo di sangue si trovano circa 5 milioni di globuli rossi. Dai globuli rossi dipende anche il tipo di sangue, che cambia da persona a persona e sono di tre tipi: A, B e 0 (zero), questi danno luogo al sistema dei gruppi sanguigni. Ognuno di noi ha un tipo di sangue diverso, proprio per questo motivo una persona di tipo A non potrà mai dare il sangue ad un tipo B e viceversa perché si formerà una coagulazione. Esistono degli individui che sono di tipo AB, in quel caso, possono ricevere sia sangue di tipo A, sia sangue di tipo B.
Spesso può capitare che un ricevente è di tipo A o B e gli viene trasfuso il sangue di tipo 0, la coagulazione non avviene è proprio per questo che le persone di tipo 0 vengono chiamati donatori universali. Essi però possono ricevere sangue solo da donatori con il loro stesso gruppo.

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