Era mesozoica- parte 2

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Testo

Nel Giurassico visse l’uccello più antico che si conosca: l’Archaeopteryx, un piccolo rettile con penne sugli arti anteriori e sulla coda. Non sapeva volare molto bene, ma era piuttosto un buon arrampicatore di alberi, e sul terreno un buon corridore, come i dinosauri di piccola taglia.
IL CRETACEO
Il Cretaceo prende il nome dai caratteristici depositi di calcare bianco e terroso, chiamato creta; è l’ultimo periodo dell’Era Mesozoica, che si estese da 135 a 65 milioni di anni fa.
E’ il periodo durante il quale gli antichi continenti si separano per formare quelli attuali. Il livello del mare cresce in tutto il globo, il clima è caldo e i poli sono liberi dai ghiacciai. I torrenti erano abitati da pesci, tartarughe e coccodrilli.
C’erano branchi di Iguanodonti, dinosauri ornitopodi erbivori, con denti simili a quelli dell’attuale Iguana in versione gigante, per cui l’animale venne chiamato Iguanodonte.

Verso la fine dell’Era dei dinosauri, i mari si alzarono di livello, coprendo gran parte delle terre emerse. C’erano poche catene montuose che venivano erose, la terra era pianeggiante e i mari poco profondi, caldi, limpidi.
Gli organismi più numerosi erano costituiti da alghe, vegetali unicellulari con uno scheletro composto da piastre ovali chiamate coccolati, dandole una forma sferica. Quando l’alga moriva, le singole piastre cadevano sul fondo e si separavano, formando rocce gessose oggi presenti in tutto il mondo, tra le quali le bianche scogliere di Dover.

Sui fondali marini vivevano molti generi di spugne con uno scheletro formato da spine, dette spicole di silicio. Alla morte delle spugne, le spicole si scioglievano formando sul fondo accumuli gelatinosi, che solidificando diventavano selce.

Contemporaneamente all’espansione dei mari gessosi si verificò l’evoluzione di un nuovo gruppo di rettili : i Mosasauri. Avevano un corpo molto allungato, zampe a pala e lunghe mascelle dotate di denti robusti. Questi rettili si nutrivano soprattutto di pesci e cefalopodi.
Gli organismi più numerosi e prolifici della Terra sono gli insetti, già esistenti prima ancora delle piante con fiori, che determinarono un cambiamento radicale nel loro tipo di vita. Nel Cretaceo, c’erano libellule, scarafaggi, grilli del tipo canterino, cicale, cimici e i crisopidi, dotati di grosse macchie che avevano la funzione di spaventare i predatori, le mosche scorpione, i coleotteri e le vespe.

Nel corso del Cretaceo ebbe luogo un evento tra i più importanti nell’evoluzione della vita vegetale, la comparsa dei fiori , (la Vahlia saxifraga imparentata con il ribes e l’uva spina , e il Scandianthus) ; strettamente collegata alla presenza degli insetti. I fiori sono strutture riproduttive speciali, destinate ad attrarre gli insetti perché questi, a loro volta, trasportino il polline da una pianta all’altra, rendendo il processo di fecondazione meno casuale che se fosse affidato esclusivamente al vento.

I mutamenti nella vita delle piante e l’espansione dei mari furono accompagnati dall’evoluzione di molte nuove forme di dinosauri. Alcuni erbivori, gli Anchilosauri svilupparono attorno al corpo una specie di piastre ossee che, fuse assieme, formavano una corazza. In alcuni, le piastre si trasformavano in creste verticali; in altri, sui fianchi si formavano file di grossi aculei.
Gli Anchilosauri, erano tozzi e provvisti di una robusta corazza con grossi aculei sul collo e sulle spalle, e piastre verticali taglienti sulla coda. Furono gli unici dinosauri a sviluppare un palato completo, che separava il canale alimentare dalle vie respiratorie.
Dove davvero la natura si è sbizzarrita nel creare i dinosauri, è stato nella forma della testa. I Ceeratopsi o “ dinosauri cornuti “ erano muniti di corni e di collare.
Gli Adrosauri o “ dinosauri a becco d’anatra “, con la testa coperta da protuberanze, bozze, e creste lunghe fino a un metro dietro il cranio, prodotte dall’aumento delle dimensioni dell’osso nasale, i quali condotti presentavano percorsi intricati, forse per rendere più acuto l’olfatto e quindi percepire meglio la presenza di nemici. Le zampe anteriori avevano due dita palmate, ed erano i meglio attrezzati per nutrirsi, visto che avevano mascelle con duemila denti atti alla triturazione, rivestiti da uno strato protettivo di smalto.

Durante il tardo Cretaceo, si originò un nuovo gruppo di dinosauri: i Ceratopi, che si devolvettero in molti tipi differenti.
Il Charmosauro, che presentava un enorme collare triangolare con il bordo superiore
liscio, mentre i laterali erano ricoperti di aculei. Le punte del collare terminavano con
due aculei, e oltre a questi presentava tre corni, uno nasale e due sopraorbitali.
Il Pentaceratopo, con un collare molto ampio, ornato con una corona di piccole piastre
ossee triangolari. Aveva tre corni,uno nasale e due sopraorbitali inclinati in avanti.
Lo Styracosaurus, con un collare di sei lunghe spine principali e da una serie
minore tutto attorno.
Il Centrosaurus, aveva il collare bordato di aculei, due dei quali più lunghi, si
Incurvavano in avanti verso il basso.
Il Triceratops chiamato anche “ lucertola toro “, aveva un collare di 2,6 metri ed
era il più lungo tra gli animali mai esistiti.
L’Euoplocephalus, aveva una coppia di doppie spine che gli proteggevano
lateralmente il capo. Anche le palpebre erano corazzate e potevano essere abbassate
per proteggere gli occhi. Il becco all’estremità della bocca era privo di denti.
Il Corythosaurus aveva una vistosa cresta ossea semicircolare e appiattita, era
un’estensione delle ossa nasali , era come un ventaglio alto fino a 30 cm.
Lo Tsintaosaurus, presentava un unicorno fatto di una colonna ossea dritta in avanti, e si
suppone che servisse a sorreggere una membrana che si congiungeva al becco.
Lo Saurolophus aveva un cranio che si allungava all’indietro e terminava con una
cresta ossea a forma di corno, posta proprio dietro gli occhi. Forse sosteneva una massa
di tessuto che poteva essere gonfiata per emettere particolari suoni.
I grandi dinosauri quadrupedi si estinsero quasi completamente durante il periodo Cretaceo, ma feroci carnivori come il Tirannosauro, sopravvissero fino alla fine del Mesozoico.
Tyrannosaurus Rex era un
carnivoro dall’aspetto terrificante, lungo 12 metri, pesava 6 tonnellate. Camminava sulle zampe posteriori
tenendo la schiena e la coda in posizione orizzontale e la testa ben eretta sul collo flessibile.
. Aveva un’andatura da papera, le dita conformate come quelle di un piccione e dimenava la coda ad ogni passo. I denti erano lunghi 15 cm. , piatti, seghettati e taglienti come coltelli. Le zampe anteriori a due dita servivano a far rialzare l’animale steso al suolo, e fungevano da puntello, perché l’estensione degli arti inferiori avrebbe provocato lo slittamento del corpo sul terreno. Non era molto veloce ( 4 K/h ), e quindi si pensa si nutrisse di carogne o animali moribondi.
Tra i dinosauri , i predatori più attivi erano quelli dotati di grossi artigli. Erano animali che cacciavano in branco, aggredendo le vittime con uno speciale artiglio delle zampe posteriori, tagliente come una lama di falce.
La coda era rigida, con un’ossatura interna di 40 vertebre, e serviva all’animale per tenersi in equilibrio quando, reggendosi su una zampa sola, con l’altra sventrava la preda. Uno di questi era il Velociraptor.
Verso la fine del Cretaceo comparve un gruppo di carnivori privi di denti.
Erano dotati di zampe lunghe, di un collo che
mantenevano eretto e un capo di piccole dimensioni
che terminava con un becco largo molto simili agli struzzi.
Si cibavano di uova di altri dinosauri , ed erano in grado
di osservare un oggetto con entrambi gli occhi, così da avere una visione tridimensionale.

Durante il Cretaceo si verificò un aumento graduale del numero di uccelli a spese degli pterosauri, rispetto ai quali i primi avevano due vantaggi : quando erano a terra potevano ripiegare le ali e correre come dei piccoli dinosauri, mentre gli pterosauri riuscivano a malapena a camminare barcollando; poi,se il fitto sottobosco strappava una penna a un uccello, questa veniva presto rimpiazzata da una nuova; una lacerazione della membrana alare significava invece morte certa per gli pterosauri.
Uno dei primi ambienti colonizzati dagli uccelli fu quello delle spiagge, dove essi potevano correre sul bordo dell’acqua e nutrirsi di insetti, vermi, piante e bacche.
Gli uccelli del Cretaceo avevano perso la lunga coda ossea dei rettili, ma ne mantenevano però ancora i denti, ed erano l’anello di congiunzione fra Archaeopteryx, l’antico uccello del Giurassico, e gli uccelli moderni dotati di becco senza denti .
Quasi tutti gli pterosauri si estinsero prima dei dinosauri. Soltanto il gigantesco Quetzalcoatlus rimase a solcare i cieli volando sopra le acque degli oceani da cui prelevava i pesci. Aveva un’apertura alare di 10 metri, collo molto lungo e becco molto sottile. Il collo poteva muoversi solo in senso verticale essendosi specializzato nella cattura dei pesci.

La fine del Cretaceo vide la quasi totale estinzione di molti degli animali che avevano raggiunto larga diffusione nell’Era Mesozoica. Si estinsero dinosauri, pterosauri, ittiosauri, ammoniti e gran parte dei bivalvi e dei coralli, insomma furono eliminate il 50% di specie viventi. La più recente e accreditata teoria che spiega la ragione di quest’estinzione di massa, si pensa possa essere stata causata dall’impatto di un meteorite di 15 Km di diametro col nostro pianeta,immettendo nell’atmosfera una quantità di polveri, tale da ridurre in tutto il mondo l’afflusso di radiazioni solari e di conseguenza l’abbassamento della temperatura. A seguito di ciò si sarebbe interrotto il primo anello della catena alimentare ,lasciando senza cibo gli erbivori e di conseguenza anche i carnivori che degli erbivori si cibavano.
E’ la fine dell’Era Mesozoica, caratterizzata da un’ecatombe di tante specie animale e piante, che lasciò in vita le forme che più si adattarono a quelle condizioni ambientali, e soprattutto a quelle specie che avevano la potenzialità di evolversi verso altre specie, che esploderanno nel Terziario e che saranno protagoniste per oltre 60 milioni di anni, con l’apparizione e lo sviluppo degli Ominidi.

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