Batteri virus

Materie:Riassunto
Categoria:Scienze

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Testo

I VIRUS
• Definizione:
I virus sono parassiti introcellulari obbligati e sono organizzazioni biologiche subcellulari.
• Composizione:
I virus sono formati da due componenti:
a. capside virale: l’involucro protettivo;
b. genoma virale: materiale genetico, che può essere formato da:
→ DNA e si chiama deossiribovirus;
→ RNA e si chiama ribovirus;
c. certi hanno anche la pericapside che è una struttura molto simile alla membrana cellulare ma leggermente modificata spesso può esser anche il residuo della membrana dell’ospite.
• Moltiplicazione:
Le modalità di moltiplicazione sono:
a. il virus entra in contatto con la cellula ospite;
b. penetrazione nel virus nella cellula ospite ed esposizione degli acidi nucleici virali;
c. sintesi del DNA o RNA, delle proteine e delle macromolecole specifiche;
d. assemblaggio dei nuovi virus e fuoriuscita dalla cellula ospite;
IL VIRUS DELL’INFLUENZA
I virus influenzali sono 4: A, B, C e thogotovirus. Il più pericoloso è quello di tipo A, che è veicolato dagli uccelli ed è in grado di causare pandemie.
Il virus 8 segmenti separati di RNA che codificano geni per almeno 10 proteine, quindi se due virus diversi infettano la stessa cellula, originano numerosi discendenti diversi. C’è anche da dire che un virus a RNA come quello influenzale, non ha un “correttore di bozze”, come in quelle a DNA, cosicché gli errori di replicazione non vengono corretti e le mutazioni si instaurano velocemente.
I ceppi influenzali di tipo A sono caratterizzati dalle variazioni strutturali di due proteine:
a. l’emagglutinina HA, il cui compito è di permettere il legame del virus con i recettori presenti sulla superficie delle cellule umane (vedi moltiplicazione).
b. la neurasi NA, il cui compito è di permettere alla particelle virali neoformate di separarsi dalla cellula ospite e di muoversi liberamente da una cellula all’altra nelle vie respiratorie.
L’imprevedibilità dei virus dipende dalla loro capacità di alterare le proteine di superficie HA e NA e sfuggire così alla vigilanza del sistema immunitario.
Ogni 20-30 anni il virus influenzale A subisce un trasferimento antigenico e quando il sistema immunitario umano non riconosce il nuovo virus, si scatena una pandemia.
LA SARS
Studi hanno permesso di identificare come probabile agente della SARS un nuovo coronavirus, che non appartiene a nessun gruppo noto della famiglia.
Il menoma della SARS è formato da una sola molecola di RNA, quindi ha meccanismi deboli per la correzione degli “errori di copiatura” in fase replicativa quindi muta facilmente via via che si diffonde dando vita a numerosi sottotipi.
Oggi si conoscono 15 genomi completi del virus. Tuttavia il virus non muta così velocemente come altri ma ciononostante è molto resistente: può sopravvivere 48 ore fuori dal corpo umano. Per entrarne in contatto basta toccarne una superficie su cui si è depositato.
Il periodo di incubazione dura 2-10 giorni, durante i quali il portatore non è contagioso ma lo diventa con i primi sintomi: febbre a 38 gradi, brividi, affaticamento generalizzato, dolori muscolari. In seguito compaiono rantoli crepitanti all’inspirazione e all’espirazione. Le analisi del sangue mettono in evidenza una riduzione di globuli bianchi, linfociti e piastrine; e in alcuni pazienti anche livelli alti di fosfocreatina chinasi che serve alle cellule muscolari per sintetizzare molecole energetiche. Gli esami radiologici mostrano che gli alveoli polmonari e i bronchioli dei pazienti sono pieni di liquido quindi la morte sarebbe dovuta ad una reazione infiammatoria acutissima che crea edema e ostruzione polmonare dando origine ad una insufficienza respiratoria.
I BATTERI
• Composizione:
a. Non hanno un nucleo dotato di membrana, infatti il materiale genetico (DNA e un cromosoma circolare) è contenuto nel nucleoide, certi invece dispongono di plasmidi, ossia piccoli anelli di DNA che sono immuni agli antibiotici, ad esempio i plasmidi R servono conferiscono resistenza agli antibiotici.
b. Non vi sono organuli se non che i ribosomi che sono costituiti dall’acido nucleico RNA ribosomiale: rRNA e da proteine. Ciascuno è diviso in due subunità disuguali di forma tondeggiante, composte sia da rRNA che da proteine associate. Liberi nel citoplasma servono per la sintesi proteica. Sono la sede in cui a partire da singoli aminoacidi si ha formazione di una catena polipeptidica.
c. All’esterno vi è una parete cellulare che ha una struttura complessa e diversa a seconda dei tipi di batteri, il cui componente principale è il peptidoglicano. Nei gram positivi vi è un grosso strato di peptidoglicano in cui si inseriscono altre sostanze come lipidi e protreine. Nei gram negativi si ha primo strato di peptidoglicano sottile, legato ad alcune lipoproteine allungate la cui porzione esterna è ancorata a una seconda membrana esterna (II strato), simile a quella citoplasmatica che possiede un componente detto lipopolisaccaride batterico o endotossina. Tra la membrana plasmatici interna e quella esterna vi sono delle proteine e anche degli enzimi che degradano gli antibiotici rendendo più difficile l’eliminazione dei GRAM NEGATIVI, lo spazio è detto periplunnico.
d. Certi batteri hanno una seconda parete detta capsula che è un involucro gelatinoso formato da proteine e carboidrati capsulari; solitamente nei batteri patogeni ha due funzioni:
1. favorire l’adesione dei batteri sulle pareti dell’ospite;
2. Ostacolare l’azione dei meccanismi di difesa dell’ospite;
In base alla parete si dividono in :
1. GRAN POSITIVI;
2. GRAN NEGATIVI: più pericolosi perché sono dotati di membrana esterna e in alcuni casi l’antibiotico può trovare enzimi nemici nello spazio periplasmatico;
e. Molti di loro hanno i flagelli che sono formati da microtuboli,organizzati in 9 coppie aderenti una all’altra disposti ad anello attorno a due microtuboli centrali. Servono come mezzo di propulsione e recettori chimici sulla membrana;
f. I pili sono presenti nella stramaggioranza dei batteri questi favoriscono l’adesione alla cellula ospite o il trasporto del materiale genetico, ma di certe categorie non si sa la funzione;
g. I batteri hanno generalmente quattro forme:
1. COCCHI;
2. BACILLI;
3. SPIRILLI;
4. VIBRONI;
h. Le forme di aggregazione sono:
1. A GRUPPI DI DUE;
2. A GRAPPOLO (stafilococchi);
3. A CATENA (streptococchi, streptobacilli);
4. COLONIA;
• Formazione delle spore con cui sopravvivono più a lungo:
1. Il DNA si dispone in filamenti assiali;
2. Invaginazione della membrana citoplasmatica;
3. Formazione della prespora;
4. Prespora;
5. Formazione del cotex;
6. Spora libera;

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