Handicap

Materie:	Appunti
Categoria:	Scienze Sociali
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Data:	23.08.2007
Numero di pagine:	2
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HANDICAP
L’OMS definisce il DANNO un evento a livello:
-anatomico(uomo senza gambe) : quando riguarda la struttura degli organi
-fisiologico (gli occhi ci sono ma non funzionano) : quando riguarda il funzionamento degli organi
-psicologico(shock)
Esso può essere congenito(dalla nascita) o acquisito.
La DISABILITA’ è una conseguenza funzionale del danno e si verifica quando il soggetto possiede funzioni inferiori rispetto a quelle dei normodotati. Se la disabilità viene compensata con strumenti, il soggetto non è considerato handicappato.
L’HANDICAP è lo svantaggio sociale che deriva dalla disabilità in quanto il soggetto è costretto a dipendere da altri. Se lo svantaggio viene compensato, allora non si può più parlare di handicap.
HANDICAP vs. SVANTAGGIO
Ogni handicap è uno svantaggio, ma non tutti gli svantaggi sono handicap: l’handicap è una forma di svantaggio, ma gli svantaggi possono derivare da altri motivi (es. economici, sociali, linguistici ecc). E’ la società che stabilisce la norma: secondo il principio della curva di Gauss “normale” è ciò che riesce a fare il 70% della popolazione e tutti gli altri sono ipodotati o iperdotati. Ma questo non significa che se la maggior parte delle persone sono alte chi è basso non è normale: la norma può anche essere messa in discussione.
RIABILITAZIONE
Può essere: -medica(ma se non basta la disabilità permane)
-sociale = non isolare il disabile, ma integrarlo nella società
La riabilitazione sociale si divide a sua volta in:
-inserimento: abolisce le classi differenziali con la legge 517/1977: il disabile ha diritto ad essere inserito insieme agli altri
-integrazione = rapporto reciproco tra resto della classe e allievo disabile : anche lui fornisce qualche insegnamento perché costringe i compagni a maturare = non solo mera socializzazione in presenza
La LEGGE 517 aveva l’obiettivo di inserire i disabili nelle classi ma era un semplice inserimento. La legge 102/1992 propone la collaborazione tra la ASl, gli enti locali e la scuola per integrare il diversamente abile. A questo scopo esiste la DIAGNOSI FUNZIONALE = mette in evidenza non solo i deficit, ma anche le potenzialità del ragazzo.
Anche la famiglia deve stare attenta: non deve essere iperprotettiva ma neanche abbandonare il ragazzo.
L’insegnante di sostegno è una risorsa della classe che si inserisce nel consiglio di classe per una piena integrazione del disabile. Esso deve avere delle competenze:
-conoscenze psicologiche, sociologiche e metodologiche
-competenze di ricerca, osservazione e uso delle tecnologie educative
-capacità relazionali