Le principli forme di prelievo fiscale

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Testo

I PRINCIPI E LE FORME DEL PRELIEVO FISCALE

L’IMPOSTA è un prelevamento coattivo di ricchezza effettuato dallo Stato o da altro ente pubblico per far fronte a fini di interesse generale.
Oggi il parametro non può essere altro che quello della CAPACITA’ CONTRIBUTIVA, ossia della possibilità economica di sostenere il peso dei tributi. L’imposta diventa così, uno strumento coattivo di solidarietà sociale, in quanto l’onere della spesa per i servizi che giovano a tutta la collettività ricade in misura maggiore su chi dispone di una maggiore ricchezza.
Il principio secondo cui nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge e sancito nel nostro ordinamento dall’art. 23 Cost. infatti ogni prelievo della ricchezza dei cittadini può essere stabilito solo dal Parlamento, organo liberamente eletto dai cittadini stessi.
Agli organi amministrativi spetta il potere di applicare in concreto i tributi previsti dalla legge; essi possono esercitare tale potere solo nei casi, nei modi e entro i limiti stabiliti dal legislatore. Il rapporto del cittadino con l’ente impositore viene a configurarsi, così, come un rapporto giuridico (OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA).

Il PRESUPPOSTO DELL’IMPOSTA è l’atto o il fatto al verificarsi del quale la legge ricollega l’applicabilità del prelievo ad esempio il presupposto dell’Irpef è il possesso di redditi.

Gli ELEMENTI dell’obbligazione tributaria sono:
• SOGGETTO ATTIVO;
• SOGGETTO PASSIVO;
• L’OGGETTO;
• L’ALIQUOTA.

Il SOGGETTO ATTIVO è la Pubblica amministrazione cui per legge compete il potere di applicare in concreto l’imposta. Ad esempio, soggetto attivo dell’Irpef è l’Amministrazione finanziaria.

Il SOGGETTO PASSIVO è la persona fisica o l’ente su cui grava l’obbligo di pagare il tributo. Ad esempio, il soggetto passivo per l’Irpef è il possessore di redditi.
Per rendere più agevole e sicura l’applicazione dell’imposta, il dovere di adempiere l’obbligazione tributaria può essere posto a carico di una persona diversa dal contribuente (detta SOSTITUTO D’IMPOSTA), la quale è obbligata a pagare il tributo e a rivalersi nei confronti del contribuente stesso.

L’OGGETTO dell’imposta è la ricchezza su cui si applica il prelievo. Ad esempio, oggetto dell’Irpef è il reddito. L’oggetto dell’imposta, espresso in moneta, si dice BASE IMPONIBILE.

L’ALIQUOTA è il rapporto fra l’ammontare dell’imposta e l’ammontare della base imponibile; si esprime in percentuale.

La ricchezza alla quale il contribuente attinge per far fronte al pagamento del tributo e detta FONTE DELL’IMPOSTA.

Il prelievo fiscale può assumere forme e caratteri differenti:
• IMPOSTE DIRETTE;
• IMPOSTE INDIRETTE;
• IMPOSTE .REALI;
• IMPOSTE PERSONALI;
• IMPOSTE GENERALI;
• IMPOSTE SPECIALI;
• IMPOSTE PROPORZIONALI;
• IMPOSTE PROGRESSIVE;
• IMPOSTE REGRESSIVE.

Sono IMPOSTE DIRETTE quelle che colpiscono le manifestazione immediate della capacità contributiva, cioè il reddito conseguito o il patrimonio posseduto dal contribuente.
Le imposte dirette sul reddito hanno ad oggetto il flusso di ricchezza che si rende disponibile in un dato periodo di tempo, dedotte le spese sostenute per il suo conseguimento. Ne sono esempi l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e l’imposta sul reddito della società (Ires).
Sono IMPOSTE INDIRETTE quelle che colpiscono la ricchezza in quanto viene consumata o trasferita. Le imposte indirette sui consumi colpiscono il reddito quando viene speso e nella misura in cui viene speso.
Le imposte indirette sui trasferimenti colpiscono il patrimonio nel momento in cui esso viene trasmesso da un soggetto a un altro.

Le IMPOSTE REALI colpiscono determinati beni o attività economiche tenendo conto solo della loro entità e natura.
Le IMPOSTE PERSONALI colpiscono la ricchezza complessiva del contribuente tenendo conto delle condizioni personali.

L’imposta è GENERALE quando colpisce tutti gli elementi.
L’imposta è SPECIALE quando colpisce solo determinate categorie di redditi con aliquote differenziate.

L’imposta è PROPORZIONALE quando il suo ammontare aumenta in proporzione all’aumentare dell’imponibile.
L’imposta è PROGRESSIVA quando il suo ammontare aumenta in misura più che proporzionale rispetto all’aumentare dell’imponibile.
L’imposta è REGRESSIVA quando il suo ammontare aumenta in misura meno che proporzionale rispetto all’aumentare dell’imponibile.

Le modalità per attuare la progressività dell’imposta sono principalmente tre:
• LA PROGRESSIONE CONTINUA;
• LA PROGRESSIONE PER CLASSI E PER SCAGLIONI;
• LA PROGRESSIONE PER DEDUZIONE.

La PROGRESSIONE CONTINUA si ha quando l’aliquota aumenta in funzione continua ad ogni minimo aumento dell’imponibile, secondo una determinata formula matematica.

LA PROGRESSIONE PER CLASSI si ha quando le basi imponibili sono classificate secondo il loro ammontare e l’aliquota aumenta a scatti nel passaggio da una classe all’altra.
La progressione per classi presenta l’inconveniente del “salto”, che si trova, con il proprio imponibile, poco al di sopra del limite fra una classe e l’altra, una volta pagata l’imposta viene a trovarsi una condizione economica peggiore di chi si trova a quel limite o poco sotto: il che, ovviamente, è ingiusto.
Un correttivo a questo inconveniente consiste nello stabilire che l’aliquota della classe superiore non si applichi a tutto l’imponibile, ma solo a quella parte di esso che eccede il limite della classe inferiore. L’imposto è allora PROGRESSIVA PER SCAGLIONI.

LA PROGRESSIONE PER DEDUZIONE si ha quando l’aliquota dell’imposta è nominalmente costante, ma si commisura, anziché all’intero reddito, all’ammontare su di esso diminuito di una somma fissa.

Qualunque sistema tributario dovrebbe corrispondere ad alcuni principi fondamentali, la loro prima formulazione si deve a Adam Smith, il quale li compendiò nelle seguenti quattro regole:

I sudditi di ogni Stato devono contribuire a mantenere il Governo in proporzione alle loro rispettive capacità (PRINCIPIO DI EQUITA’).

L’imposta che ogni individuo è tenuto a pagare deve essere certa e non arbitraria. Il tempo del pagamento, il modo di pagare, la somma dovuta, dovrebbero essere tutti chiari e semplici per il contribuente e per ogni altra persona (PRINCIPIO DLLA SEMPLICITA’ E CHIAREZZA).

Ogni imposta deve essere riscossa nel tempo e nel modo in cui e più probabile che sia comodo pagarla per il contribuente (PRINCIPIO DI COMODITA’).

Ogni imposta dovrebbe essere congeniata in modo tale da sottrarre e tenere fuori dalle tasche del popolo il meno possibile (PRINCIPIO DI ECONOMICITA’).

Esempio