Crisi economica

Materie:Appunti
Categoria:Scienze Delle Finanze

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Testo

MAGGIORE REGOLAMENTAZIONE

Willem Buiter, classe 1949, professore di economia politica alla London School of Economics, ex membro del comitato monetario della Banca d’Inghilterra, risponde con estrema franchezza sul suo blog “The end of american capitalism as we know it”.
Teme infatti una crescente socializzazione dei costi dovuta agli attuali salvataggi bancari e, per quanto la ritenga necessaria, vuole che la medicina sia il più possibile amara per le banche “colpevoli”, perché evitino in futuro di prendere nuovamente rischi spropositati.
La prospettiva che il governo americano crei una gigantesca istituzione pubblica entro cui confluiranno i “rifiuti tossici” delle banche ha eccitato i mercati, segno che la decisione è stata vista in modo positivo.
La decisione formale deve essere ancora presa e dovrà passare un lungo percorso, legale e politico.
Questa “banca delle tossine”, dove finiranno tutte le scorie finanziarie indesiderate che saranno rivendute con calma e senza l’assillo di fare liquidità, in se non è una decisione da condannare.
Per dire se sarà buona o cattiva, dovremo vedere che prezzo saranno chiamati a pagare i contribuenti americani.
Dato che nessuno sa esattamente quanto valgano questi asset, è fondamentale che il Governo si doti di buoni consiglieri che riescano a fare una valutazione e poi tirino al massimo sul prezzo, poiché le banche cercheranno di disfarsene incassando il più possibile.
Comunque, una volta fuori i rifiuti, crescono fortemente le possibilità che le banche riassumano il normale ciclo di prestiti, ridando fiato alla liquidità del sistema.
Questa crisi ha rimesso radicalmente in questione il mondo della finanza degli ultimi vent’anni.
Bisognerà ripensare completamente il modo di regolamentare il sistema finanziario.
E ciò specialmente negli Usa e nel Regno Unito, dove la finanza era diventata disfunzionale, costituendo una minaccia troppo grave per il benessere di milioni di persone.
occorrerà rafforzare significativamente il meccanismo regolamentare perché non dovrà mai più realizzarsi un mercato dei Cds1 da 60 mila miliardi di dollari non regolamentato.
Ma un fatto è certo: la famosa autoregolamentazione è morta ed è evidente che c’è un limite alla mano invisibile di Adam Smith.
Le grandi banche di investimento che hanno fatto da padrone e adesso sembrano essere prese di mira da tutti che fine faranno?
Quello che hanno fatto è applicare in misura estrema ciò che ogni banca applicava in varia misura e l’eccesso ha portato a operazioni sempre più ai margini e illiquide.
Willem Buiter vede la stessa vulnerabilità sia per Citigroup che per Morgan Stanley.
Peraltro per dare liquidità al sistema aveva proposto una soluzione: se una banca non presta più a un’altra, tanto vale passare per la Banca centrale che potrebbe diventare, in caso di assenza di liquidità, un sostituto al mercato interbancario, una sorta di camera di compensazione.
1 Credit Default Swap: uno swap è una polizza su un baratto, dove la parte A ha comprato l’obbligazione emessa da C, ma A vuole esser sicuro che C rimborsi il capitale alla scadenza. Per esempio se il calore dei titoli acquistati è di 100 mila euro (facciali), e il Cds è di 120 punti base, vuol dire che A deve pagare ogni anno 1200 euro per essere sicuro del rimborso. Questi Cds sono quotati in mercati over the counter, e se il costo dovesse balzare, ad esempio, a 800 punti base, vuol dire che il mercato teme che il debitore C avrà difficoltà a far fronte ai propri impegni.
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Esempio



  


  1. COR

    TESINA MULTIDISCIPLINARE SULLA SECONDA GUERRA MONDIALE