Lettera ad un amico

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche

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Testo

SCRIVI UNA LETTERA DOVE TI SOFFERMI PARTICOLARMENTE SU UN ARGOMENTO DI TUA SCELTA.

Cara Raffaella,
probabilmente questa sarà una delle lettere più tristi che ho scritto , di ciò mi scuso in anticipo, ma ho bisogno di qualcuno con cui sfogarmi e tu sei certamente la persona più adatta.
Qualche giorno fa , un mio amico, poco più grande di me è morto. E' morto di overdose, eroina . Abitavamo vicino, siamo cresciuti praticamente insieme e ora….Quando sono entrata nella sua camera ho trovato una siringa e mi sono fermata a guardarla. Ho visto nascere, crescere e morire un ragazzo della mia età. Ho visto le sue gioie, le sue paure, le sue delusioni, l'ho visto ridere mentre fumava una sigaretta, l'ho visto piangere mentre cercava di resistere...e poi non l'ho visto più .Ho buttato la siringa dalla finestra. Ho una rabbia addosso indescrivibile.
L'ho pregato: "Enrico non lo fare, guarda che ti rovini…"ma lui non ha voluto darmi ascolto.Non l'ha mai fatto in vita sua, non ha mai dato ascolto a nessuno. "Io ho la mia testa" diceva," E guarda dove ti ha portato la tua testa" rispondevo io.
Come molti giovani d'oggi ha cominciato con lo spinello "tanto non fa niente,smetto quando voglio".Si, come no…!?Dicono tutti così, poveri stupidi, e poi non riescono a capire che posono morire.Vogliono fare i duri, ma in fondo sono solo dei bambini.
Secondo me lo spinello è il primo passo verso la droga "pesante".
Enrico era un bravo ragazzo e nessuno perciò sospettava di niente.Si ,è vero ,si era distaccato un po’ dalla mia comitiva e aveva cominciato a frequentare altri ragazzi, ma lui non era il tipo da lasciarsi influenzare tanto facilmente.Ne tantomeno aveva particolari problemi , l'unica cosa che lo rendeva infelice era la morte del padre a cui era legato in modo particolare. Tra loro c'era un rapporto stupendo , un affetto reciproco indescrivibile , facevano tutto insieme, SI COMPLETAVANO A VICENDA!.
E' stato un evento davvero traumatico per Enrico ,e penso che sia stata questa la causa della sua caduta nel tunnel della droga. Ha pianto talmente tanto che ho pensato che non avesse più lacrime. Ogni volta che lo vedevo era sempre più strano ,e veniva a trovarmi più raramente. Io so il perché: si vergognava perché anche i miei genitori avevano capito ciò che stava facendo e avevano a parlargli di comunità e di pensare a che cosa sarebbe potuto succedere. Parole inutili. La droga li porta a non capire più niente e a commettere atti che una persona come Enrico non avrebbe mai fatto. Ha smesso di lavorare e non aveva una lira in tasca, di conseguenza li rubava alla madre oppure andava a trovare la nonna e gli spillava un bel po’ di soldi. Poi veniva da me e piangeva.A volte non riuscivo ad avere pietà di lui. Come fai? Se l'andava a cercare .Diceva di volerne uscire , che non ce l'ha faceva più e voleva tornare a vivere .Questo è quello che mi ha detto una settimana fa .
Fuori piove .Una goccia è caduta sulla siringa , forse è solo una lacrima di Enrico che chiede a quel buco della morte di restituirgli i suoi diciannove anni….
Celeste

Esempio



  


  1. antimo

    una lettera in inglese per scriverla algi esami