La sovrappopolazione

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- IL PROBLEMA DEMOGRAFICO -

La popolazione mondiale sta attualmente crescendo in un numero maggiore di 90 milioni di persone l’anno, e si prevede che continuerà così per un periodo di 30 anni, portando così la popolazione globale nel 2030 ad un numero maggiore di 8,5 miliardi. Sia l’indice di crescita che il totale delle persone viventi sul pianeta sono un fatto senza precedenti nella storia dell’umanità. Tutto ciò sta seriamente compromettendo l’ambiente in cui viviamo e la qualità della nostra vita in maniera inimmaginabile.
Senza dimenticare il pessimo influsso delle attività economiche dei paesi più sviluppati per quanto riguarda il nostro ambiente, notiamo anche che, paradossalmente, proprio i paesi meno sviluppati, dove non si trova una briciola di pane o una goccia d’acqua, sono anche quelli che maggiormente continuano ad elevare il numero di abitanti del pianeta.
La crescita demografica non è sempre stata lineare. Guerre e malattie decimarono spesso i popoli. Infatti, con l’aumento demografico, in certe aree, emersero i problemi ella sovrappopolazione e del sovrasfruttamento della natura. Le civiltà si sviluppano grazie alla disponibilità di risorse: se si dispone di suoli fertili, acqua, foreste per le costruzioni e il riscaldamento.
Quando la domanda degli esseri umani superò l’offerta che la natura concedeva loro, e le risorse non furono più sufficienti a soddisfare la popolazione, si verificarono problemi di collasso economico e sociale, fame, migrazione, e guerra.
Soprattutto dopo la seconda guerra mondiale ci furono molti provvedimenti sanitari pubblici per le regioni meno sviluppate del mondo. Diminuiti gli ostacoli della Fame e delle malattie, la crescita della popolazione in quelle regioni è stata enorme.

Dal 1949, data in cui nasce la Cina popolare, il popolo cinese s’incammina verso un incremento demografico che con gli anni assume un ritmo impressionante. Dagli anni 60 è in atto la pianificazione familiare, che prevede un contenimento delle nascite, tramite diversi metodi: la distribuzione di contraccettivi gratuita, sterilizzazione maschile e femminile, aborto legale gratuito.

La pianificazione familiare, è “volontaria”, forse però questo termine, sebbene indicato in molti testi non è il più indicato. Difatti nonostante molti decidessero di avere un figlio solo, come era fortemente consigliato, altri decidevano di avere più figli. Questi ultimi, oltre alla perdita di sussidi, come la precedenza nell’assegnazione degli alloggi, andavano incontro a molti altri problemi. Tramite affermazioni di AMNESTY INTERNATIONAL e altre testimonianze di cui tutti si possono avvalere, si viene a conoscenza di realtà che forse nemmeno s’immaginano.
Quante donne rinuncerebbero a un figlio solo perché secondo in un mondo come il nostro? Ma in Cina le cose sono diverse: donne incinte “fuoriquota” sono costrette ad abortire, e vengono sterilizzate, minacciate, arrestate, perseguitate.

Nonostante i ritmi di crescita siano relativamente diminuiti ultimamente, l’aumento della popolazione continuerà nei prossimi anni: perfino se metteremo al mondo in media un minor numero di bambini, ci sarà comunque un così elevato numero di persone a metterli al mondo che la crescita demografica continuerà comunque. E saranno principalmente le regioni meno sviluppate del pianeta a dover affrontare questo “destino”: la crescita incontrollata della popolazione è responsabile di un ristagno dell’umanità, perché è difficile programmare adeguate organizzazioni sociali o più avanzati strumenti tecnologici nel breve tempo concesso da un popolo che raddoppia nel giro di pochi decenni.

Stiamo già vivendo (e soprattutto il nostro pianeta sta vivendo) i cattivi effetti delle rovine ambientali dovute a uno spreco eccessivo e un’iperattività di una piccola parte della popolazione mondiale. Ma questo non è nulla in confronto a ciò che avverrebbe se l’intera popolazione raggiungesse un livello di vita anche appena dignitoso. E’ risaputo ormai che a causare inquinamento e degrado ambientale non sono particolari tecnologie, quanto l’uso massiccio che si fa di esse, tanto che anche le tecnologie e le sostanze più sane in mano a molti, a troppi, diventano automaticamente insane e dannose.
I problemi legati a questa marcata crescita demografica sono ancora irrisolti. Praticamente non si è fatto nulla (di buono, e che non vada contro ai diritti umani) per migliorare la situazione e far sì da limitare e nascite che sono destinate a precoci morti per fame, malattie o guerre, o comunque ad “appesantire” un pianeta già troppo carico.
Andrebbe spiegato bene e a tutti che una prole numerosa oggi non significa maggior ricchezza, come poteva accadere cento anni fa, ma certamente maggiore povertà. Cosa questa che non fa distinzione tra i popoli, sviluppati o meno, ci accomuna tutti sul pianeta: far continuare a crescere la popolazione oggi, senza fare niente per cercare di stabilizzarla, non significa affatto dare sviluppo all’umanità, ma anzi deteriorarla, forse definitivamente.

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