La produzione agricola del 1300

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LA PRODUZIONE AGRICOLA DEL 1300

Agli inizi del '300 un fattore che condizionт la prosperitа agricola fu la peste nera,che causт un impoverimento generale, un calo demografico che portт alla mancanza di manodopera ,cosм si assistette ad una notevole riduzione della produttivitа.Questo calo di produttivitа portт ad un aumento dei prezzi che provocт un generale abbandono delle campagne;cosм la foresta,il bosco ripresero ad avanzare,e lo scenario caratteristico delle campagne europee fu quello dei villaggi deserti e diroccati.
Questo fenomeno dura fino alla metа del '300,quando si verifica una ripresa, perт una ripresa differenziata per zone e per mezzi;nel senso che non in tutte le regioni europee assistiamo ad una ripresa e assieme a questa ci fu una riorganizzazione dei metodi di conduzine delle aziende agricole ,ma cosa piщ innovativa cambiarono i rapporti sociali fra i contadini ed i propietari terrieri.
La signoria fondiaria che prima della carestia aveva in mano tutti i terreni subisce un forte indebolimento, infatti le necessitа commerciali che ogni stato aveva portava i monarchi ad interessarsi di chi amministrava i fondi agricoli(da notare che questo avviene in contemporanea all'affermazione delle monarchie in europa) quindi ci fu un sostanziale cambiamento nella gestione e nell'amministrazione delle aziende agricole.
A gestirle furono sempre i nobili ,ma essi si trasformarono da diretti interessati della produttivitа fondiaria,in quanto gestori della pars dominica,a degli esattori delle rendite fondiarie delle loro aziende date in gestione ai contadini.
In questo secolo, anche se fatti questi cambiamenti, l'aristocrazia ha un lento decadimento.
Questo cambiamento dei propietari terrerieri ,ebbe ripercussioni sui cittadini che investirono i loro capitali in terre:in una situazione precaria come quella che vi era,un appezzamento di terra piщ o meno grande era una sicurezza,sia per il cibo che offriva sia per la possibilitа di commerciare i prodotti in eccesso;il fatto di commerciare era un'importante fonte di reddito in quel periodo visto che i prezzi erano alti!
Per i contadini tutto questo significт un inasprimento della vita,visto che per coltivare un appezzamento di terra dovevano stipulare dei contratti a breve termine con i propietari terrieri.
I n Italia settentrionale,specialmente in Emilia ed in Toscana, il contratto che si usava di solito fu la mezzadria:che era l'associazione fra il propietario terriero e il contadino per la coltivazione di un podere e la divisione degli utili;al contadino non spettava solo il terreno,ma anche la casa e gli attrezzi.
Parallelamente alla mezzadria si sviluppт la soccida,che era il contratto riguardante l'allevamento del bestiame,anche qui si doveva dividere a metа i prodotti ottenuti.
La mezzadria si sviluppт maggiormente tra il XIV e il XV secolo.
Le condizioni di vita dei contadini non migliorт, gli obblighi verso il propietario del fondo erano maggiori e sanciti precisamente dal contratto,poi si dovevano pagare periodicamente gli affitti in prodotti o in denaro e inoltre essendo il contratto annuale ,
si era vincolati al padrone.
I campi da coltivare erano molto estesi ,e per raccogliere i frutti necessari per vivere e per pagare il canone d'affitto occorreva molta manodopera,cosм anche la composizione di ogni famiglia mutт:in genere si procheava di piщ e si tendeva a tenere i figli anche sposati a casa, in modo da avere le persone necessarie a coltivare tutti i campi.
La diffusione della mezzadria provocт dei cambiamenti anche sul territorio:si sviluppт il fenomeno dell'appoderamento;le grandi aziende agricole venivano divise in poderi ,ognuno dei quali aveva una casa per i contadini ,visto che ogni unitа di gestinoe era affidata ad una famiglia.Cosм in campagna si ebbe un'insediamento sparso di famiglie.

Maicol mercuriali III DST.

Note bibliografiche:"Geografie della storia 1 "
Autori:Aruffo,Adagio,Marri,Ostoni,Pirola,Urso.
Pagine214,215,216,233.

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