La concezione del doppio dagli ultimi anni dell'800 alla prima metà del '900.

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Testo

Chiara Cetorelli VCl
Anno scolastico 1999-2000
LA CONCEZIONE DEL DOPPIO DAGLI ULTIMI ANNI DELL’800 ALLA PRIMA META’ DEL 900
Il tema del doppio, della scissione e della moltiplicazione dell’io trova larga diffusione negli ultimi anni dell’800 e nei primi del 900: i gemelli, l’ombra, il riflesso, lo specchio, sono alcune delle espressioni di questo “altro di sé” che mantiene col soggetto un legame forte, spesso rappresentandone il contrario o il lato oscuro e inespresso.
Questo tema ha antecedenti nella letteratura latina del II sec. d.C. con “Le metamorfosi” di Apuleio, nella letteratura fantastica dell’800 con “ Il dottor Jekyll e Mr. Hyde” di Stevenson e nella narrativa europea della prima metà del 900, con l’approfondirsi della crisi d’identità dell’artista e la scoperta psicanalitica della contraddittoria complessità della psiche.
Sigmund Freud :
La “ rivoluzione psicoanalitica”, sorta all’inizio come metodo di cura di alcune malattie mentali, ha finito poi per influenzare tutta la cultura del nostro secolo.
Oscar Wilde :
La frammentazione della coscienza in una molteplicità di io ( “Il ritratto di Dorian Gray” 1891)
Franz Kafka :
Tema della metamorfosi e sue implicazioni ( “Le metamorfosi” 1915)
Italo Calvino :
La scissione come mezzo per acquisire una più profonda conoscenza della realtà ( “Il visconte dimezzato” 1952)

Esempio



  


  1. fabiola

    metamorfosi kafka