Domenicani e francescani

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Testo

L’ORDINE DEI MENDICANTI
L’ORDINE DOMENICANO E IL MOVIMENTO FRANCESCANO

Il compito della lotta anti – eretica spetta in particolare al movimento domenicano, fondato dallo spagnolo Domenico di Guzman: i domenicani sembrano un solido esercito feudale all’attacco delle cittadelle eretiche. Per convincere gli eretici, i francescani si avvalgono dell’esempio della loro radicale povertà e di una vita dedita all’amore e alla rinuncia di ogni piacere. Il domenicano utilizza altre armi: predica e convince adeguando volta in volta la scelta dei temi e del linguaggio al suo uditorio. Ai domenicani Innocenzo affida i tribunali dell’inquisizione.
Francesco d’Assisi si presenta ad Innocenzo III per ottenere l’autorizzazione a predicare e a prestare la propria opera in ospizi e lebbrosari. Francesco ottiene la desiderata autorizzazione, fondando così l’ordine francescano. Nelle prime comunità tutti i frati sono uguali, senza gerarchie, si spostano continuamente vestiti solo del saio, nutrendosi con poco, dormendo nelle grotte o sotto le stelle. Diffondono negli strati più poveri ed umili della società cristiana il loro messaggio di rassegnazione e di religiosa fiducia nella giustizia divina. Se i nuovi frati ottengono un enorme seguito popolare, la gerarchia ecclesiastica li guarda però con crescente diffidenza. La stessa radicale povertà francescana è un atto d’accusa contro una Chiesa che non si spoglia delle sue ricchezze né del suo potere. Ma Francesco non intende distruggere la Chiesa. Quando il pontefice interviene ripetutamente a frenare il movimento francescano, Francesco china il capo. Accetta di riscrivere più volte la sua Regola, per conformarla alle direttive papali.
Francesco vede, però, traditi i suoi ideali. Ma obbedisce. Abbandona amareggiato l’ordine che egli stesso aveva fondato e si ritira a morire (1226) nella solitudine, ormai lontano dall’ordine che egli aveva fondato.
L’opera dei Francescani insieme a quella dei Domenicani, risulterà decisiva per attuare una moderata riforma della Chiesa, per migliorare i suoi rapporti con la società comunale e per rafforzarla contro le eresie.

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