"Il signore delle mosche"

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche

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Data:12.04.2001
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Testo

Scheda narrativa de Il signore delle mosche
Titolo:Il signore delle mosche

Autore: William Golding

Riassunto:
Un aereo con a bordo un gruppo di ragazzi inglesi di età compresa fra i cinque e i dodici anni si schianta su di un’isola deserta. Sopravvivono alcuni ragazzi che si mettono subito all’opera per organizzarsi una società civile: un oscuro male si insinua tra i ragazzi mietendo ben presto le sue vittime e sfasciando completamente ogni tentativo di organizzazione .
Il male oscuro, che mette in luce gli istinti peggiori dei ragazzi, rappresentato dal “Signore delle mosche”, porterà ben presto a una divisione del gruppo e sfocierà in una guerra furibonda fra i due gruppi, uno composto da quelli che vogliono tenere acceso un fuoco per fare segnalazioni ed essere salvati e l’altro composto da quei ragazzi che hanno ceduto alla loro violenza che danno sfogo ai propri desideri sanguinari.
Lo scontro fra i due poli della mente umana, la razionalità dell’uomo moderno e la brutalità e la bestialità degli istinti primordiali, è terribile e viene presentato dall’autore come una insormontabile barriera alla civiltà.

Personaggi:

il protagoniata del libro non è uno solo, bensì tutti i bambini sopravvissuti: possiamo comunque dire che ci sono personaggi che si distinguono, come Ralph, capogruppo dei razionali, “Piggy”, fedele amico di Ralph e Jack, capogruppo dei cacciatori.

Racconta un’episodio:

l’episodio che più mi ha colpito è stato quello del focolaio in cima alla montagna, perchè mi ha sorpreso il fatto che i bambini avessero dato fuoco al bosco: ma Golding, con la sua descrizione, sembra aver sottovalutato la vicenda e mi dà l’impressione che il fatto abbia avuto poca importanza, mentre io l’avrei giudicata un’esperienza estremamente pericolosa; questo sta a dimostrare lo sforzo dei ragazzi di ricreare una loro società, che non riusciranno mai a costruire a causa della “comparsa” del Signore delle mosche.

Commento:

Il libro è molto interessante ma lascia l’amaro in bocca. Quello che potrebbe sembrare un lieto fine è in realtà un evento tragico. La nave da guerra sbarca sull’isola, il capitano riesce a entrare in contatto con Ralph e a trarre in salvo lui e quelli che fino a un minuto prima erano stati selvaggi e violenti. Nonostante quindi tutto vada bene e i ragazzi tornino finalmente a casa, quello che ci fa pensare Golding è ben altro: un gruppo di civilissimi ragazzi britannici diventano, se lasciati liberi di agire, un manipolo di bestie assassine. Quali speranze può dunque avere la nostra società ? Davvero non è possibile piantare nell’uomo il germoglio del rispetto e della civiltà ? Davvero ogni uomo se lontano dalle istituzioni, appena libero di fare ciò che vuole può non sentire più alcun limite morale ? Davvero una maschera di creta può distruggere ciò che anni di istruzione hanno costruito ? A sentire Golding, pare proprio di sì. Ecco che, dunque, un gruppo di spensierati ragazzi inglesi superstiti di un disastro aereo, invece di pensare a salvarsi, continuano quello che i loro genitori hanno cominciato nel loro mondo: la guerra, la morte, il male, proprio perchè insito nell’uomo.
La voce di Piggy (che rappresentano la democrazia) viene da prima derisa e poi, in un atto di rabbia violenta, soffocata nel sangue. Quando i ragazzi verranno salvati comandante di marina, essi saranno solo consegnati a un posto più nuovo e più grande dove continuare a sfogare, represso, quell’istinto che si identifica nel “Signore delle mosche”.

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