Mandami a dire - Roveredo

Materie:Scheda libro
Categoria:Lettere

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Data:20.08.2007
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Testo


Osti Jessica
Classe 4A

SCHEDATURA DEL CAPITOLO “FAMIGLIA STRANEZZA”

1. Nome dell'autore: Pino Roveredo.
2. Titolo del libro: Mandami a dire.
3. Casa editrice: Bompiani.
4. Anno di pubblicazione: prima pubblicazione marzo 2005.
5. Genere del libro: il libro è strutturato in quattordici racconti brevi, alcuni fortemente biografici, il capitolo scelto da me invece è semplicemente la narrazione di una vicenda.
6. Ambiente: Il luogo che viene citato in questo capitolo è una palazzina dove abitano i due coniugi ma viene descritto solamente in piccola parte nel finale del racconto quando la polizia perquisisce l'appartamento.
7. Tempo: Non viene specificato chiaramente ma si può capire che è ambientato ai giorni nostri solo per il fatto che quando l'autore parla del lavoro di Clemente, uno dei coniugi, menziona l'Euro.
8. Sintesi del racconto: Clemente e Maria Pia erano due coniugi che abitavano in una palazzina, erano conosciuti da tutti i coinquilini come persone discrete ed educate. Clemente faceva il macellaio e Maria Pia la casalinga, avevano entrambi cinquant'anni e non avevano figli. L'uomo però amava una fioraia e la donna lo spazzino che lavorava sotto casa, anche se i destinatari non lo sapevano. Si pensava fosse una famiglia normale fino a che, per un certo numero di giorni, i due non si fecero più vedere. Gli inquilini cominciarono dunque a spettegolare sul loro conto dicendo di aver visto l'uomo assieme alla fioraia o addirittura di averlo visto buttare un sacco d'immondizia sporco di sangue. Da questa notizia tutti pensarono che avesse ucciso la moglie ed infatti un'inquilina coraggiosa chiamò la polizia che subito accorse nell'appartamento di questi. Dal momento non pareva ci fosse nulla fino a che un agente non aprì il frigo e vi trovò degli intestini umani, in realtà di animale. La scoperta arrivò subito alle orecchie di un giornalista che ne fece subito un articolo per l'edizione della mattina. Ma cos'era davvero successo ai due? In realtà si trovavano ricoverati in ospedale a causa di un'intossicazione dovuta ad un pollo avariato mangiato come di loro solito il sabato, ed appena seppero della notizia ne furono sconvolti. Fortunatamente poi si venne a sapere la giusta versione dei fatti, al giornalista fu affidata un'altra sezione di quel giornale e dei due agenti di polizia che c'erano quel giorno, uno tornò a lavorare in campagna e l'altro fu trasferito.
I coniugi cambiarono casa e dopo poco nel loro appartamento andò ad abitare un altra famiglia ritenuta pure questa discreta ed educata dagli inquilini.
9. Personaggi: I personaggi sono Clemente e Maria Pia, entrambi sono cinquantenni e sono considerati dai loro vicini d'appartamento persone rispettabilissime.
10. Biografia dell'autore:Pino Roveredo è nato nel 1957 a Trieste, città in cui vive e lavora. Di professione operatore di strada, si occupa di teatro e collabora ad una rubrica del quotidiano “Il piccolo”. Ha esordito con “Capriole in salita” ed altre suo opere sono: “La città dei cancelli”, “Schizzi di vino in brodo”, “Ballando con Cecilia”.
Questo è un'autore sconosciuto ai più e non può nemmeno fregiarsi di prestigiosi titoli accademici ne può vantarsi di una carriera ricca di soddisfazioni letterarie. La sua vita è sempre stata piena di sofferenze e dolori; trascorse mesi in carcere, in manicomio e in ospedale a causa della sua dipendenza all'alcool. Ha sempre amato scrivere però, aiutato forse da una sensibilità donatagli dai genitori entrambi sordomuti.
11. Mondo ideale dello scrittore: Secondo me tutti i racconti hanno di simile i protagonisti, che son sempre gli ultimi, le persone disagiate un po' come lo è stato lui ed infatti non può dimenticare che è arrivato al successo solo grazie all'aiuto di altri.
12. Lo stile: quest'autore scrive in un modo molto semplice e realistico, in alcuni tratti sa essere anche spiritoso.
13. Note personali: Devo dire la verità, questo libro non mi è piaciuto granché.
Tanti capitoli sono noiosi e sembra persino l'autore si auto commiseri, che tutto vada sempre storto e che capiti solo a lui, un po' pessimista insomma, sarà soprattutto, credo, dovuto alla sua infanzia difficile ma purtroppo questi generi di testi non li ammiro molto.

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