Ad esempio la nota n° 26 spiega che cos’era un “filippo”, moneta in uso a quei tempi oppure la nota n° 20 spiega il termine “malnato” che significa nel linguaggio moderno screanzato.
2 – Trovare tutti gli “a parte” ed i monologhi di Mirandolina e verificarne la funzione; riflettere anche se il linguaggio qui usato da Mirandolina differisce da
Letteratura
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Erminia fuggì per tuta la notte, e per tutto il giorno, vagò senza un’indicazione e senza una meta, non vedendo alcunché intorno, attraverso le lacrime ed il pianto. Ma nell’ora in cui il carro del sole scioglie i suoi cavalli e scompare sul mare, Erminia giunse alle limpide acque del bel Giordano, quindi discese in riva al fiume dove si coricò.
Erm
PARAFRASI CANTO XXIII
1^ seq. Lo strano percorso, non segnato da alcun sentiero, che fece il cavallo di Mandricardo per il bosco, fece in modo che Orlando vagò per due giorni, senza trovare la giusta via e senza averne indizi.
• Sequenza di raccordo con le precedenti. Si riassume la situazione di Orlando.
2^ seq. Giunse ad un fiume che semb
(……
Come il Meandro fra rive oblique e incerte
Scherza e con uno strano corso ora cala ed ora monta,
e rivolge le sue acque ora verso la fonte ora verso il mare,
mentre le acque avanzano, incontrano quelle che sembrano tornare indietro a causa di una avvolgimento sinuoso
così e più inestricabilmente intrecciate
sono le vie del gi
Ci sono metafore significative? Di che tipo? E cosa stanno a significare?
Nel testo vi sono molte metafore significative, la più evidente è la figura del gelsomino notturno, infatti questo fiore viene paragonato al rito di fecondazione proprio per la sua caratteristica di schiudersi la notte e di esalare il suo profumo penetrante ed inebri
Nel secondo verso ci sono due antitesi, una nel primo emistichio e una nel secondo, che si possono collegare in un chiasmo.
Temo Spero
Ardo Ghiaccio
Poiché la paura (temo) riempie l’animo di freddezza (ghiaccio), e la speranza (spero) di ardore, calore (ardo).
L’espressione “Tal” che il poeta usa per chiamare Laura è banali
1340-41, in seguito al fallimento della Banca dei Bardi, è costretto a tornare a Firenze. La sua vita non è più gioiosa, ma mesta, triste e aggravata dalla precaria situazione finanziaria. Si intensifica negli anni seguenti la sua attività letteraria: la Commedia delle Ninfe (1342), l’Elegia di madonna Fiammetta (1343-44). A Firenze non riesce a trov
Proposte di lavoro su “La Mandragola”.
1. Analizzare le tecniche espressive della commedia: si usa la prosa o la rima? Il linguaggio è aulico e/o quotidiano? C’è uso del vernacolo fiorentino, dei proverbi popolari? Quale uso viene fatto del latino da parte dei vari personaggi? La lingua usata è comprensibile ad un pubblico contemporaneo medio-colto?
“Arietta” è un testo poetico, cioè fa parte di quel genere letterario che descrive “l’io” del poeta ed ha quindi come temi i sentimenti, le sensazioni e le emozioni di colui che scrive. Sicuramente il testo non è improvvisato, scritto a caso, ma è il risultato conseguito da un lavoro di selezione e continuo raffinamento del lessico, della struttura e de