L’ideologia del letterato~eroe – A. detestava la sua origine piemontese per l’arretratezza culturale e sociale della regione; ma mancando egli di ogni fondamento nella reale società civile del suo paese, il suo desiderio di rottura resta astratto e irrealizzabile. Critica l’Ancient Régime e difende i propri privilegi da intellettuale; infatti
Letteratura
Ordina per: Data ↑ Nome ↑ Download Voto Dimensione ↑
Scrisse così la sua prima tragedia, Cleopatra, e subito dopo il Filippo e il Polinice. Da questo momento la sua vita sarà interamente dedicata alla poesia. Solo adesso Alfieri si dedica davvero allo studio, con quel furore, che lo induce persino a farsi legare alla sedia dal suo servo.
Morì a Firenze nel 1803 e su sepolto in Santa Croce.
Nato e cresciuto ai margini geografici della cultura italiana, in un Piemonte più vicino alla lingua francese che alle radici toscane della lingua letteraria, l’atteggiamento dell’Alfieri andò subito delineandosi nella ricerca e nella riappropriazione di quella tradizione, prima con il gesto eclatante, ma anche velato di demagogia, del rifiuto di ogni o
Da quel momento l’Amore si impadronisce completamente dell’anima dell’autore, portandolo ad andare in giro per la sua città nella speranza di vedere Beatrice, definita come essere angelico, quindi donna-angelo.
Viene qui affermata l’identità fra Amore e Ragione, contrastando così il pensiero cavalcantiano: Dante afferma che la visione dell’amata cos
Il visconte dimezzato
Quando scrive l’opera Calvino vede svanire, nel trapasso dall’entusiasmo della resistenza al clima della guerra fredda, il sogno di creare una letteratura che attinga la propria linfa vitale dall’epos popolare. L’autore proietta dunque i propri dubbi morali e ideologici sul protagonista, il visconte Medardo, diviso fra due
Nel 1831 pubblicò Nostra Signora di Parigi, romanzo storico ambientato nella Parigi quattrocentesca; in quello stesso periodo affrontò il problema del sistema penale francese nel romanzo Claude Gueux (1834) e scrisse numerose liriche che confluirono nelle raccolte Le orientali (1829), Foglie d'autunno (1831), I canti del crepuscolo (1835), Le voci inter
La visione del mondo e la poetica.
Alla base della poetica pirandelliana vi è una concezione vitalistica: tutta la realtà è vita, eterno divenire, flusso continuo. Tutto ciò che si stacca da questo flusso comincia a morire. Così avviene dell’identità personale dell’uomo. Noi siamo una parte dell’universale ed eterno fluire della vita, ma tendiamo a
MYRICAE: (arbusta iuvant arbora milesque myricae (Virgilio) = piacciono gli arbusti e le basse tamerici.).
Composta inizialmente da 22 liriche, arriva a 156 nell’ultima edizione. Il clima è campestre: sintassi elementare, lessico preciso, rispondenze fonetiche, simbolismo elaborato.
Temi: morte, frustrazione dei sensi, pessimismo cosmico e trag
l'infanzia (1469-1498)
Niccolò Machiavelli nasce a Firenze il 3 maggio 1469 da Bernardo e Bartolomea Nelli. La famiglia paterna, appartenente all'antica piccola nobiltà fiorentina, che aveva dominato in Val di Pesa e in Val di Greve e per qualche tempo su Montespertoli prima di cadere sotto l'egemonia del comune di Firenze, nel quale si allearono co