William Shakespeare

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura
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Biografia di William Shakespeare
William Shakespeare nasce a Stratford-on-Avon, una cittadina poco a Sud di Coventry, nell'aprile del 1564 da famiglia benestante: il padre John è un agiato commerciante appartenente alla corporazione dei pellai e guantai, e la madre, Mary Arden, cattolica, discende da un'antica famiglia di possidenti. Il piccolo William viene battezzato nella chiesa di Stratford il 26 aprile, ma, secondo la tradizione, la sua nascita risale a 3 giorni prima, il 23, festa di San Giorgio patrono della nazione. Nel 1568 la carriera del padre raggiunge il suo apice quando viene nominato balivo (sindaco) sotto la reggenza di Elisabetta I: a causa di alcune liti giudiziarie e di errate operazioni commerciali, la sua fortuna va però presto declinando, almeno fino al 1596, quando i successi del figlio gli permetteranno di fregiarsi di uno stemma e del titolo di gentleman. Nel frattempo William, forse già dai cinque anni, frequenta la King's New School di Stratford, una grammar school molto valida condotta da laureati di Oxford, e qui impara un po' di latino e di greco. La sua famiglia è costretta a ritirarsi per un certo periodo dalla vita pubblica, in quanto ormai le fortune del padre si sono di molto ridotte, e ritroviamo tracce sicure della vita di William nel 1582, quando, all'età di 18 anni, sposa Anne Hathaway, di otto anni più anziana di lui, che gli darà tre figli: nel maggio del 1583 Susanna, che avrebbe ricevuto il grosso dell'eredità paterna, e due anni più tardi i due gemelli Hamnet, morto a soli 11 anni, e Judith, che avrebbe poi dato alla luce Elizabeth, l'ultima discendente di casa Shakespeare. Negli anni che vanno dal 1585 al 1592 (chiamati dai biografi gli "anni perduti"), al di là degli aneddoti che lo vorrebbero maestro di scuola in campagna o addirittura bracconiere a Charlecoat, è probabile che William venga ingaggiato da una delle compagnie londinesi che passarono per Stratford. Lo ritroviamo infatti nel 1592 attore e drammaturgo di successo a Londra. Nel biennio successivo i teatri vengono chiusi a causa della peste, e William si dedica alla poesia, pubblicando i due poemetti "Venere e Adone" e "Il ratto di Lucrezia". Sul finire del 1594 entra a far parte dei Lord Chamberlain's Men, una compagnia teatrale che vantava tra le sue fila due dei maggiori attori dell'epoca: William Kempe e Richard Burbage. Quattro anni più tardi diventa azionista del nuovo teatro The Globe. Dopo la morte della regina Elisabetta I, il suo successore Giacomo I autorizza la compagnia a prendere il nome di The King's Men; William è al tempo stesso attore, autore e amministratore. Dal 1608 i King's Men iniziano a recitare al teatro dei Blackfriars. In questi anni di piena attività William accumula cospicui guadagni che investe quasi interamente in terreni, case e altre speculazioni a Stratford (a Londra si limita all'acquisto di una casa). Probabilmente nel 1609 ritorna al suo paese natale e da quel momento si ritira a vita privata. Le ultime notizie che si hanno di lui risalgono al 1615-16, e si riferiscono al suo testamento, scritto prima "in perfetto stato di salute e memoria" e rivisto poi ad un mese dalla sua morte con mano tremante. Il 23 aprile del 1616 (giorno del suo cinquantaduesimo compleanno) muore a Stratford-on-Avon. Due giorni più tardi viene seppellito nel coro della chiesa dell'Holy Trinity: la lapide maledice chiunque osi rimuovere le sue ossa, scongiurando così il destino comune alle tombe di allora, descritto nella scena del cimitero di "Amleto" ("... Quel cranio aveva dentro una lingua, una volta, e sapeva cantare. E guarda come il birbante lo scaraventa a terra ... Costarono così poco a crescerle queste ossa, che ora ci si gioca ai birilli? ..." atto V, scena prima).

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