Gustave Flaubert

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

Gustave Flaubert
Gustave Flaubert nasce a Rouen nel 1821 e cresce nell’ambiente malinconico dell’ospedale di cui il padre è primario chirurgo; il precoce contatto con la sofferenza e la morte viene però temperato dalla dolcezza di una famiglia molto affezionata e unita. Dal 1832 al 1839 frequenta il liceo cittadino dimostrandosi un allievo dotato ma indisciplinato, già palpitante di una segreta e insoddisfatta passione per Elisa Schéisinger, moglie di un editore di musica incontrata nel 1836 a Trouville, che nel Flaubert maturo diventerà adorazione discreta e quasi mistica: le scriverà la prima lettera d’amore solo 35 anni più tardi, ma i suoi turbamenti sono fedelmente descritti ne L’educazione sentimentale (1845). Dal 1842 al 1844 Flaubert segue a Parigi gli studi di diritto e si appassiona di letteratura; accolto nella cerchia romantica, si lega profondamente a Hugo.
Colpito da una malattia nervosa che lo costringe ad abbandonare gradualmente gli studi, si ritira presso la madre nella proprietà di Criosset, dove vive solitario. Mantiene tuttavia un assiduo contatto epistolare con gli amici più cari: questa Corrispondenza, poi raccolta in quattro volumi, è forse il suo capolavoro. Alla Croisset Flaubert si dedica soprattutto alla stesura dei suoi grandi romanzi, che oscillano tra la tentazione romantica e il realismo documentaristico. Ogni tanto si concede delle pause e viaggia, soprattutto in Oriente. Al ritorno da un soggiorno in Egitto, passa 53 mesi a scrivere Madame Bovary, il romanzo che gli costa un processo per immoralità conclusosi con l’assoluzione (1857) e che lo rende celebre; il viaggio in Tunisia del 1858 gli serve per la documentazione di Salambò (1862). Infine riprende il progetto de L’educazione sentimentale (1869): vuole farvi rivivere il tempo della sua giovinezza, le speranze e le delusioni della generazione che aveva fatto la rivoluzione del ’48, ma l’insuccesso dell’opera (a cui si somma quello de La tentazione di sant’Antonio), la ripresa delle crisi nervose e la morte della madre adombrano gli ultimi anni della sua vita, anche se i suoi Tre racconti (1877) riscuotono grande successo. Il nuovo romanzo, Buovard et Pécuchet rimarrà incompiuto, ma prima di morire a Parigi nel 1880, Flaubert ha la consolazione di assistere al trionfo del suo discepolo Guy de Maupassant e di vedersi circondato dall’affetto deferente della generazione del naturalismo, raggruppata attorno a Zola.
Opere principali
L’educazione sentimentale (1845 e 1869); Salambò (1862); La tentazione di sant’Antonio (1874); Tre racconti (Un cuore semplice; La leggenda di Saint-Julien l’Hospitalier; Erodiade; 1877); Corrispondenza (postumo, 1887-93).
Madame Bovary
I coniugi Bovary sono stati invitati a un ricevimento presso il marchese di Vaubyessard. Con emozione Emma penetra finalmente nel “gran mondo” che finora ha conosciuto solo attraverso i romanzi e non perde un solo dettaglio dello “spettacolo”. Le cose sono viste attraverso gli occhi della protagonista che svela così anche i propri sentimenti.
(Parte I, cap. 8)
«Quando Emma, tenuta per le punta delle dita dal suo cavaliere, andò a mettersi in fila in attesa del colpo d’archetto per prendere le mosse, il cuore le batté un po’. Ma ben presto l’agitazione disparve: e dondolandosi secondo il ritmo dell’orchestra, scivolava in avanti, con lievi movimenti del collo. [...].
L’atmosfera del ballo era pesante; le lampade impallidivano. Gli invitati si riversavano nella sala del biliardo. Un domestico salì sopra una sedia e ruppe due vetri; al rumore delle schegge, la signora Bovary voltò il capo e scorse nel giardino, contro le finestre, le facce dei contadini che guardavano. Allora ella rivide la fattoria, lo stagno fangoso, suo padre in camiciotto sotto i meli, e rivide se stessa come un tempo, mentre scremava col dito le terrine del latte nella latteria. Ma di fronte ai fulgori dell’ora presente, la sua vita passata, sì nitida allora, spariva del tutto, ed essa dubitava di averla vissuta. Era là; fuori del ballo vi era solo ombra distesa su tutto. Mangiava un gelato al maraschino, che teneva con la sinistra in una conchiglia d’argento dorato, e, col cucchiaio fra i denti, socchiudeva gli occhi.»
Madame Bovary
Charles Bovary, medico di provincia, sposa in seconde nozze Emma Rouault, figlia di un proprietario terriero. Emma, nutrita nell’adolescenza di letture romantiche, è presto delusa della vita piatta che il marito le offre in Normandia e incomincia a intristire. Preoccupato del suo stato, Charles si trasferisce allora a Yonville dove Emma è corteggiata da Léon, praticante notaio. Incapace di dichiararsi, Léon parte per Parigi ed Emma cade tra le braccia di Rodolphe Boulanger, un banale dongiovanni di provincia che l’abbandona quando la donna gli propone di fuggire insieme. Sconvolta, Emma incoraggia la passione di Léon, ritrovato a Rouen, ma stanca anche lui con i suoi eccessi. Comincia così la sua degradazione: s’indebita con un usuraio e per pagarlo chiede inutilmente aiuto ai vecchi amanti, poi, disperata, si uccide. Charles Bovary, ossessionato dal ricordo della moglie alla quale ha perdonato i tradimenti, si lascia lentamente morire.

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