Articolo sulla finale egli Europei

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura
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Data:21.12.2001
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Testo

Argento… e lacrime, nella finale di Rotterdam.

Francia Italia 2-1 , si consuma così l’ultimo atto di Euro 2000, coi campioni del mondo che castigano un’Italia coraggiosa.

ROTTERDAM.(Olanda) - Sono bastati quattro minuti di recupero apparsi quanto meno inopportuni, per far sì che la grande armata Francese agguantasse un meritato pareggio e si avviasse a vincere il titolo Europeo grazie ad un “golden gol” di Trezeguet, neo acquisto juventino. Ma andiamo con ordine... Innanzi tutto ci sentiamo di muovere pesanti critiche a indirizzo della polizia Olandese: questa, ha pensato bene di malmenare alcuni colleghi dell’ANSA, Rai e TMC, colpevoli di aver documentato i maltrattamenti subiti da alcuni disabili “aiutati” ad occupare un posto in tribuna. Oggi la stampa di tutta Europa ha definito vergognoso il comportamento assunto dai poliziotti, e noi della Gazzetta ci uniamo alle proteste manifestando la nostra solidarietà nei confronti dei giornalisti che hanno abbandonato la stazione di polizia soltanto intorno alle 02:40 di stanotte. E’ comunque già stata presentata una denuncia a carico dell’organizzazione che si è occupata della “sicurezza” (usando un eufemismo).
Dopo quest’episodio increscioso, l’attenzione di 20 milioni di telespettatori (solo in Italia), e le urla di uno stadio gremito, hanno fatto da cornice agli Azzurri purtroppo battuti dai campioni del mondo: la formazione iniziale ha presentato Totti, determinando quindi l’esclusione di Del Piero, e l’introduzione di Delvecchio, a rimuovere un Inzaghi apparso sotto tono nelle ultime prestazioni. Un buon inizio della Nazionale sembrava porre i Blues del tecnico Lamerre in apprensione, e tutto il primo tempo è trascorso senza nitide occasioni da goal per entrambe le formazioni. I secondi 45’ sono iniziati in sordina senza particolari emozioni, fino al 52’ quando Zoff ha richiamato Fiore per dar spazio a un deludente numero 10 che ai bei tempi qualcuno amava chiamare addirittura “Pinturicchio”. Finalmente però, è arrivato il goal di Delvecchio grazie ad un cross di un buon Pessotto, a sua volta liberato da un delizioso tacco di Totti... ma la beffa è dietro l’angolo. L’Italia si chiude come sua consuetudine in difesa, e sembra poter essere pericolosa in contropiede offrendo ben due palle-goal malamente sciupate da Del Piero; l’ennesima prestazione esemplare di Nesta e Cannavaro sembra accompagnare la squadra si Zoff verso il titolo Europeo ma... un brivido lungo la schiena dei tifosi quando il quarto uomo annuncia il recupero: 4 minuti, e c’è da soffrire. Ormai è un assalto, e uno Zidane spaesato tenta di portare gli ultimi attacchi al catenaccio vestito di bianco per l’occasione: ma ecco che al 93’, Wiltord trova il guizzo che da alla Francia il pareggio, la speranza, e la forza necessaria per credere in un’immeritata vittoria. Per Toldo col naso sanguinante, e per gli azzurri ormai esausti si spalanca il baratro. E’ chiaro che psicologicamente i “galletti” sono rinati e forti di un giorno di riposo in più rispetto ai nostri s’avviano a un nuovo assalto: bastano 10 minuti al giovane Trezeguet, per freddare definitivamente un’Italia attonita e sconvolta.
E’ finita, Francia campione d’Europa, e Azzurri che vedono infrangersi il grande sogno; la fortuna ci ha abbandonato, (non possiamo certo lamentarci visto l’aiuto che la dea bendata ci aveva dato con l’Olanda), e tutti tentano invano una consolazione nella frase di rito “questo è il bello del calcio”.
Però credo che tutto sommato dobbiamo ritenerci soddisfatti dall’esito si questi Europei: eravamo partiti come una piccola squadra, impauriti dalla Turchia e tremolanti all’idea di incontrare il Belgio; abbiamo dimostrato di essere una buona squadra battendole entrambe e qualificandoci primi del girone; abbiamo battuto agevolmente una Romania inconsistente e abbiamo vinto anche con gli olandesi, seppur con un’irripetibile susseguirsi di episodi fortunati; a questo punto ci siamo illusi di non essere una buona squadra, ma bensì una “grande”...abbiamo perso. Concludendo seppur lievemente amareggiato, sono soddisfatto dell’Italia, gratificato da un buon piazzamento, e fiducioso nel fatto che le lacrime versate ieri sera dagli Azzurri, diverranno esperienza che permetterà alla buona Italia, di diventare “grande”.

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