Brecht: il teatro e la poesia

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Testo

Bertolt Brecht: il teatro e la poesia
Bertolt Brecht e il teatro
Brecht è il principale drammaturgo tedesco del Novecento. Nato nel 1898 ad Augsburg (Baviera) scoprì presto il suo amore per il teatro. Il suo esordio in teatro era fortemente influenzato dall'Espressionismo, ma presto aderisce allo schieramento marxista e sviluppò la teoria del "teatro epico" secondo cui lo spettatore non doveva immedesimarsi, ma era invitato a tenere una distanza critica per riflettere su quello che si vedeva in scena. Canzoni, elementi parodistici e una sceneggiatura molto ben studiata dovevano creare un effetto di straniamento, un distacco critico. Lo spettatore doveva imparare qualcosa. Il suo teatro offriva una grande varietà di storie e casi umani, oppure rivisitazioni di drammi storici che sapevano incantare il pubblico per la loro arguzia, modernità e impostazione scenica. Per le sue idee marxiste doveva, nel 1933, emigrare in America, raggiunta via Danimarca e Mosca (dove si guardò bene di restare). Quando tornò in Germania, nel 1949, fondò a Berlino Est un proprio teatro, il "Berliner Ensemble", dove cercò di realizzare le sue idee, portando questo teatro a una delle più affermate compagnie teatrali. Nonostante le sue convinzioni marxiste era spesso in contrasto con le autorità della Germania dell'est. Morì nel 1956 a Berlino.
Le opere teatrali più importanti di Bertold Brecht:
• 1928: L'opera da tre soldi
• 1940: L'anima buona di Sezuan
• 1941: Madre Coraggio
• 1943: Vita di Galileo
• 1945: Il cerchio di gesso nel Caucaso
L'opera da tre soldi
La prima di questa opera nel 1928 fu il più grande successo teatrale degli anni venti. Il pubblico era entusiasta, l'opera rimase in scena per un intero anno. Che opera però! I personaggi principali sono il re dei mendicanti che organizza il "lavoro" dei mendicanti come un affare qualsiasi (e si arricchisce parecchio), il criminale senza scrupoli Mackie Messer che in fondo è un esempio di rispettabilità borghese, il capo di polizia che è corrotto fino al osso. Una sceneggiatura spettacolare, colpi di scena, canzoni e ballate (tra queste molte delle più più famose della sua intera produzione) scritte dal compositore Kurt Weill (1900-1950), assicuravano il divertimento del pubblico. Questo spettacolo "multimediale" era un gran successo e allo stesso tempo uno scandalo: la differenza tra criminali e persone rispettabili sparisce del tutto in questa opera, i soldi rendono tutti uguali, cioè corrotti. Tutto si concentra nella esclamazione di uno dei protagonisti: "la pappatoria viene prima, la morale dopo!" E persino il borghese rideva vedendo questa "Opera da tre soldi", anche se, molto probabilmente, alla fine gli rimaneva l'amaro in bocca.
Vita di Galileo
Galilei scopre che la terra non è al centro dell'universo, ma solo un pianeta tra molti altri che girano intorno al sole. Non è il primo a dirlo ma, con l'aiuto del telescopio, è il primo a poterlo provare. Con questo si mette però contro la Chiesa che non vuole tollerare le nuove idee. Davanti alla scelta, o ritrattare o subire le torture e il rogo della Santa Inquisizione, ritratta. Ma con il suo libro che scrive di segreto e con i suoi allievi che vanno all'estero sopravvivono le sue idee. Nel momento in cui Galileo smentisce le proprie idee per paura delle torture, un suo allievo deluso esclama: "Disgraziato il paese che non ha eroi!", mentre Galileo risponde: "Felice il paese, che non ha bisogno di eroi!". Brecht non ama l'eroismo, preferisce la furbizia. Galileo è consapevole del fatto di avere una sola vita e vuole godersela, ma allo stesso tempo non vuole, a nessun costo, rinunciare alla verità. "Meglio avere le mani sporche che non le mani vuote" dice Galileo in un altro momento a uno dei protagonisti dell'opera. È un opera coinvolgente e convincente, un'opera sulla responsabilità e sul destino della scienza che anche oggi non ha perso niente in attualità.
Madre Coraggio e i suoi figli
Il sottotitolo dice: "Una cronaca dalla Guerra dei Trent'anni", ma a nessuno possono sfuggire i riferimenti alle guerre moderni, Brecht scrisse il dramma nel 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale! Una vivandiera, cercando di addattarsi ai tempi brutti della guerra, segue gli eserciti, cerca ingenuamente di trarne profitto e di guadagnare qualcosa in guerra, che invece le fa perdere tutti i tre figli. "La guerra è solo la continuazione degli affari con altri mezzi, ma i grandi affari non li fa la povera gente, e nella guerra tutte le virtù umane diventano mortali", questa è, secondo Brecht, la morale del dramma. Lo spettatore non doveva sentire compassione per la povera vivandiera, bensì capire, perché doveva necessariamente finire in questo modo. È uno dei più efficaci drammi di Brecht contro la guerra e uno dei pezzi più rappresentati e più popolari della sua produzione.
Bertolt Brecht e la poesia
Nel 1951, osservando un leoncino cinese ritagliato dalle radici della pianta del té, Brecht, che era un entusiasta dell'arte cinese, scrive una breve poesia che è una specie di programma della sua poesia:
I cattivi temono le tue unghie
I buoni si rallegrano della tua grazia
Una cosa così
Mi piacerebbe sentire
Dai miei versi.
Brecht è autore di numerose poesie, tra le più toccanti della lirica tedesca novecentesca. La sua scrittura poetica è diretta, con il tono della semplice annotazione immediata, della confessione di un intellettuale in un età di atroci crudeltà. Vuole essere utile, non vi porta in nessun mondo fantastico o enigmatico. Eppure ha un fascino, una bellezza a cui è difficile sottrarsi. Le sue poesie non hanno la rima, hanno però un ritmo molto ben studiato.
Dauerten wir unendlich
Se durassimo in eterno
Dauerten wir unendlich
So wandelte sich alles
Da wir aber endlich sind
Bleibt vieles beim Alten.
Se durassimo in eterno
Tutto cambierebbe
Dato che siamo mortali
Molto rimane come prima.
Der Radwechsel
Il cambio della ruota
Ich sitze am Straßenhang.
Der Fahrer wechselt das Rad.
Ich bin nicht gern, wo ich herkomme.
Ich bin nicht gern, wo ich hinfahre.
Warum sehe ich den Radwechsel
Mit Ungeduld?
Sto seduto ai margini della strada.
L'autista cambia la ruota.
Non sono volentieri lì da dove vengo.
Non sono volentieri lì dove vado.
Perché vedo il cambio della ruota
Con impazienza?
Ich benötige keinen Grabstein
Non ho bisogno di una lapide
Ich benötige keinen Grabstein, aber
Wenn ihr einen für mich benötigt
Wünschte ich, es stünde darauf:
Er hat Vorschläge gemacht. Wir
Haben sie angenommen.
Durch eine solche Inschrift wären
Wir alle geehrt.
Non ho bisogno di una lapide, ma
Se voi avete bisogno di una per me
Vorrei che ci fosse scritto:
Ha fatto delle proposte. Noi
Le abbiamo accettate.
Con una tale incisione saremmo
Onorati tutti quanti.
Der Rauch
Il fumo
Das kleine Haus unter Bäumen am See.
La piccola casa sotto gli alberi sul lago.
Vom Dach steigt Rauch.
Fehlte er
Wie trostlos wären dann
Haus, Bäume und See!
Dal tetto sale il fumo. Se mancasse Quanto sarebbero desolati La casa, gli alberi, il lago!
Schlechte Zeit für Lyrik
Tempi brutti per la poesia
Ich weiß doch: nur der Glückliche
Sì, lo so: solo il felice
Ist beliebt. Seine Stimme
È amato. La sua voce
Hört man gern. Sein Gesicht ist schön.
È ascoltata con piacere. La sua faccia è bella.
Der verkrüppelte Baum im Hof
L'albero deforme nel cortile
Zeigt auf den schlechten Boden, aber
È frutto del terreno cattivo, ma
Die Vorübergehenden schimpfen ihn einen Krüppel
Quelli che passano gli danno dello storpio
Doch mit Recht.
E hanno ragione.
Die grünen Boote und die lustigen Segel des Sundes
Le barche verdi e le vele allegre della baia
Sehe ich nicht.
Vor allem Io non le vedo. Soprattutto
Sehe ich nur der Fischer rissiges Garnnetz.
Vedo la rete strappata del pescatore.
Warum rede ich nur davon
Perché parlo solo del fatto
Daß die vierzigjährige Häuslerin gekrümmt geht?
Che la colona quarantenne cammina in modo curvo?
Die Brüste der Mädchen
I seni delle ragazze
Sind warm wie ehedem.
Sono caldi come sempre.
In meinem Lied ein Reim
Una rima in una mia canzone
Käme mir fast vor wie Übermut.
Mi sembrerebbe quasi una spavalderia.
In mir streiten sich
In me si combattono
Die Begeisterung über den blühenden Apfelbaum
L'entusiasmo per il melo in fiore
Und das Entsetzen über die Reden des Anstreichers.
E il terrore per i discorsi dell'imbianchino.
Aber nur das zweite
Ma solo il secondo
Drängt mich zum Schreibtisch.
Mi spinge alla scrivania.
(Mit "der Anstreicher" meint Brecht Hitler)
(Con "l'imbianchino" Brecht si riferisce a Hitler)
Ich habe gehört,
Ho sentito
ihr wollt nichts lernen
che non volete imparare niente
Ich habe gehört, ihr wollt nichts lernen.
Ho sentito che non volete imparare niente.
Daraus entnehme ich: ihr seid Millionäre.
Deduco: siete milionari.
Eure Zukunft ist gesichert - sie liegt
Il vostro futuro è assicurato - esso è
Vor euch im Licht. Eure Eltern
Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori
Haben dafür gesorgt, daß eure Füße
Hanno fatto sì che i vostri piedi
An keinen Stein stoßen. Da mußt du
Non urtino nessuna pietra. Allora non devi
Nichts lernen. So wie du bist
Imparare niente. Così come sei
Kannst du bleiben.
Puoi rimanere.
Sollte es dann doch Schwierigkeiten geben,
E se, nonostante tutto, ci sono delle difficoltà,
da doch die Zeiten
dato che i tempi,
Wie ich gehört habe, unsicher sind
Come ho sentito, sono insicuri
Hast du deine Führer, die dir genau sagen
Hai i tuoi capi che ti dicono esattamente
Was du zu machen hast, damit es euch gut geht.
Ciò che devi fare affinché stiate bene.
Sie haben nachgelesen bei denen
Essi hanno letto i libri di quelli
Welche die Wahrheiten wissen
Che sanno le verità
Die für alle Zeiten Gültigkeit haben
Che hanno validità in tutti i tempi
Und die Rezepte, die immer helfen.
E le ricette che aiutano sempre.
Wo so viele für dich sind
Dato che ci sono così tanti che pensano per te
Brauchst du keinen Finger zu rühren.
Non devi muovere un dito.
Freilich, wenn es anders wäre
Però, se non fosse così
Müßtest du lernen. Allora dovresti
studiare.
An die Nachgeborenen
A quelli nati dopo di noi
Wirklich, ich lebe in finsteren Zeiten!
Veramente, vivo in tempi bui!
Das arglose Wort ist töricht. Eine glatte Stirn
La parola disinvolta è folle. Una fronte liscia
Deutet auf Unempfindlichkeit hin. Der Lachende
Indica insensibilità. Colui che ride
Hat die furchtbare Nachricht
Probabilmente non ha ancora ricevuto
Nur noch nicht empfangen.
La terribile notizia.
Was sind das für Zeiten, wo
Che tempi sono questi in cui
Ein Gespräch über Bäume fast ein Verbrechen ist
Un discorso sugli alberi è quasi un reato
Weil es ein Schweigen über so viele Untaten
Perché comprende il tacere su così tanti
einschließt!
crimini!
Der dort ruhig über die Straße geht la strada
Quello lì che sta tranquillamente attraversando
Ist wohl nicht mehr erreichbar für seine Freunde
Forse non è più raggiungibile per i suoi amici
Die in Not sind?
Che soffrono?
Es ist wahr: ich verdiene noch meinen Unterhalt
È vero: mi guadagno ancora da vivere
Aber glaubt mir: das ist nur ein Zufall. Nichts
Ma credetemi: è un puro caso. Niente
Von dem, was ich tue, berechtigt mich dazu,
Di ciò che faccio mi da il diritto
mich sattzuessen.
di saziarmi.
Zufällig bin ich verschont.
Per caso sono stato risparmiato.
(Wenn mein Glück aussetzt, bin ich verloren)
(Quando cessa la mia fortuna sono perso)
Man sagt mir: Iß und trink du! Sei froh,
Mi dicono: mangia e bevi! Accontentati
daß du hast!
perché hai!
Aber wie kann ich essen und trinken, wenn
Ma come posso mangiare e bere se
Ich es dem Hungernden entreiße, was ich esse, und
Ciò che mangio lo strappo a chi ha fame, e
Mein Glas Wasser einem Verdurstenden fehlt?
Il mio bicchiere di acqua manca a chi muore di sete?
Und doch esse und trinke ich.
Eppure mangio e bevo.
Ich wäre gern auch weise.
Mi piacerebbe anche essere saggio.
In den alten Büchern steht, was weise ist:
Nei vecchi libri scrivono cosa vuol dire saggio:
Sich aus dem Streit der Welt halten
Tenersi fuori dai guai del mondo e passare
und die kurze Zeit
Il breve periodo
Ohne Furcht verbringen.
senza paura.
Auch ohne Gewalt auskommen
Anche fare a meno della violenza
Böses mit Gutem vergelten
Ripagare il male con il bene
Seine Wünsche nicht erfüllen, sondern vergessen
Non esaudire i propri desideri, ma dimenticare
Gilt für weise.
Questo è ritenuto saggio.
Alles das kann ich nicht:
Tutto questo non mi riesce:
Wirklich, ich lebe in finsteren Zeiten!
Veramente, vivo in tempi bui!
..... .....
Ihr, die ihr auftauchen werdet aus der Flut
Voi, che emergerete dalla marea
In der wir untergegangen sind
Nella quale noi siamo annegati
Gedenkt Ricordate Wenn ihr von unseren Schwächen sprecht
Quando parlate delle nostre debolezze
Auch der finsteren Zeit
Anche i tempi bui
Der ihr entronnen seid.
Ai quali voi siete scampati.
Gingen wir doch, öfter als die Schuhe,
Infatti, caminavamo, cambiando più spesso i paesi
die Länder wechselnd *
delle scarpe, *
Durch die Kriege der Klassen, verzweifelt
Attraverso le guerre delle classi, disperati
Wenn da nur Unrecht war und keine Empörung.
Quando c'era solo ingiustizia e nessuna rivolta.
Dabei wissen wir doch:
Eppure sappiamo:
Auch der Haß gegen die Niedrigkeit
Anche l'odio verso la bassezza
Verzerrt die Züge.
Distorce i tratti del viso.
Auch der Zorn über das Unrecht
Anche l'ira per le ingiustizie
Macht die Stimme heiser. Ach wir
Rende la voce rauca. Ah, noi
Die wir den Boden bereiten wollten
Che volevamo preparare il
für Freundlichkeit
terreno per la gentilezza
Konnten selber nicht freundlich sein.
Noi non potevamo essere gentili.
Ihr aber, wenn es so weit sein wird
Ma voi, quando sarà venuto il momento
Daß der Mensch dem Menschen ein Helfer ist
In cui l'uomo è amico dell'uomo
Gedenkt unser
Ricordate noi
Mit Nachsicht.
Con indulgenza.
* Brecht bezieht sich auf sein Exil in verschiedenen Ländern
* Brecht si rifersce al suo esilio in vari paesi.

Esempio