La Pharsalia, di Lucano

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Latina

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Testo

LUCANO

• Ci resta solo un’opera di Lucano, incompiuta. Si intitola: Bellum Civile o Pharsalia. A noi ci rimangono dieci libri, dovevano essere dodici.
• Prende come modello Virgilio, non da imitare ma da rovesciare e confutare. Confuta e quasi rovescia personaggi, scene e addirittura singole espressioni del modello virgiliano.
• E’ un poema epico di argomento storico recente (guerra civile fra Cesare e Pompeo). Lucano sceglie il momento più nefando, cruento della storia di Roma e lo presenta come tale, diventa la denuncia della guerra fratricida (Pompeo e Cesare erano partenti: Pompeo aveva sposato la figlia di Cesare, Giulia), del sovvertimento di tutti i valori, dell’avvento di un’era di ingiustizia. A differenza dell’epica tradizionale che tende a presentare dei modelli di riferimento, che era un monumentum, celebrazione solenne delle glorie dello stato e dei suoi eserciti.
• È probabile che il pessimismo di Lucano sia andato maturando progressivamente nel corso della stesura del poema: in una fase iniziale, Lucano condivideva le speranze di palingenesi politico-sociale suscitate dall’avvento al potere di Nerone; nel seguito del poema il pessimismo di Lucano è molto più radicale e approda ad una concezione coerentemente priva di luci. Tuttavia non bisogna marcare una cesura troppo netta fra un primo e secondo Lucano.
• La Pharsalia non ha un vero e proprio eroe; ruota soprattutto intorno alle personalità di Cesare, Pompeo e di Catone.
Presenta soprattutto personaggi di modello negativo soprattutto con Cesare e Pompeo.
Il più negativo è Cesare (presentato come il tiranno, cioè come l’incarnazione di tutto ciò che è negativo), Cesare è spesso guidato dall’ispirazione momentanea, o addirittura dalla temerarietà, egli assurge a incarnazione del furor, dell’ira, dell’impatientia. Lucano spoglia Cesare del suo attributo principale: la clemenza verso i vinti.
Alla frenetica energia di Cesare si contrappone una relativa passività di Pompeo: un personaggio in declino. Pompeo è quello che sta dalla parte della costituzione, perciò è dalla parte del giusto, però fondamentalmente è un debole, non sa mettere in pratica ciò che dovrebbe (anche Cicerone, pur essendo dalla sua parte, lo descrive nelle sue lettere come un debole).
Lucano pone solo un personaggio come modello positivo: Catone. Egli, essendo sapiente stoico è il solo positivo, è un personaggio esemplare. Incarna il sapiens stoico mosso da moventi alti, puri; non ricopre dunque la figura del sapiens che sta in disparte, ma entra in campo lui stesso dalla parte di Pompeo per, una volta vinto, poterlo indirizzare, per poter essere la sua coscienza. Il saggio non si sottomette più alla volontà del destino e non può nemmeno più mantenere la propria tradizionale imperturbabilità: Catone si impegna nella guerra civile con piena consapevolezza della sconfitta alla quale va incontro. Catone è un vincitore sconfitto. È un mondo in cui c’è poco posto per gli Dei e la Fortuna.
Un altro personaggio positivo è Cornelia, moglie di Pompeo. Viene presentata come moglie ideale: fedele e leale, il modello di sposa.
• Il giudizio del poeta è evidente e insistente. Interviene continuamente esprimendo fortissima partecipazione, l’io del poeta è praticamente onnipresente per giudicare e spesso per condannare in tono indignato.
• Lucano usa un incalzante ritmo narrativo dei periodi, che si susseguono senza freno con un continuo uso di enjambement e la sintassi delle parole aspira ad uscire dai vincoli dello schema esametrico.
• Nella parte destinata ad essere la centrale, ovvero nel sesto libro, la scena che si pone in parallelo, sempre in forma antitetica, con l’ Eneide. Nell’Eneide, Enea scendeva nell’Ade dove il padre Anchise gli profetizzava la futura gloria di Roma. Nella Pharsalia di Lucano è l’Ade che torna sulla Terra: il soldato richiamato in vita dalla maga tessala racconta di aver visto le anime degli eroi di Roma deplorare l’infelice sorte che attende la città. (questa profezia si chiama Negromanzia). Sono frequenti gli interventi non-umani come sogni e profezie in Lucano.

Esempio



  


  1. caterina

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  2. lorena avaltroni

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