promessi sposi I capitolo

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Italiana

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Testo

PRIMO CAPITOLO DESCRIZIONE PERSONAGGI,TEMPO E ANALOGIE CON IL ROMANZO DI SCOTT
Nel primo capitolo dei promessi sposi vengono presentati i primi due personaggi della vicenda, Don Abbondio e Perpetua oltre ai bravi ovviamente.Nell’analisi di questi personaggi è di rilevante importanza anche la descrizione dell’ambiente storico, che come abbiamo già visto è già importante per altri motivi: l’ambiente descritto ha due finalità una delle quali chiamata FUNZIONE CONOSCITIVA.Ogni richiamo paesaggistico è improntato su una ricostruzione oggettiva e non fantastica, l’ambiente sociale viene descritto accuratamente (i vestiti dei bravi ad esempio) e ciò non solo perchè altrimenti metterebbe in dubbio l’autenticità storica del romanzo, ma anche perchè appunto ha una FUNZIONE INTERPRETATIVA/CONOSCITIVA. Cioè ha la funzione di far comprendere al lettore il carattere e le azioni dei personaggi in relazione all’ambiente in cui vivono.Per esempio per quanto riguarda Don Abbondio, un parroco di sessant’anni passati, l’autore si serve della descrizione dell’epoca storica poichè alcuni suoi atteggiamenti sono condizionati dalla società in cui vive: si tratta infatti di un uomo di indole tranquilla ma tranquillo e soprattutto indifeso e non molto coraggioso lo è anche perchè vive in un tipo di società dominata da chi ha il potere e nella quale la forza della legge non poteva far niente per difendere gli uomini indifesi come lui. Don Abbondio anzi, come del resto molti altri ecclesiastici che non avevano possibilità economiche tali da potersi schierare contro questi padroni, si schieravano proprio con chi gli era più favorevole, ovvero con il più forte. Infatti era riuscito a vivere tranquillo fino a quel giorno, stando alla larga dai prepotenti e sottomettendosi, con atti di passiva obbedienza a chi era più forte e voleva imporsi.Una delle caratteristiche proprie di questo personaggio sono proprio la tranquillità e l’abitudinarietà, tali caratteristiche sono segnalate da un’ampia area semantica situata all’inizio del brano mentre viene descritta la passeggiata di Don Abbondio. La rappresentazione di questo personaggio appare prima in modo indiretto tramite anche i suoi gesti ed i suoi pensieri (quando scacciava i ciottoli dalla strada, può essere considerato come un modo per allontanare i pericoli dalla propria vita.), poi si ha una rappresentazione diretta dove appunto si motivano tramite la descrizione dell’ambiente storico, i suoi atteggiamenti di debolezza, gentilezza e disposizione all’obbedienza nel dialogo con i bravi.Per quanto riguarda il personaggio di Perpetua , la serva ultraquarantenne del parroco ancora celibe, viene introdotta direttamente dal narratore.Perpetua si presenta subito come una donna comprensiva e se vogliamo anche un po’ troppo curiosa ed impicciona, ma non nel senso negativo ma in quello positivo perchè infondo è preoccupata per il suo padrone. Per descrivere la sua condizione sociale e la sua estrazione sociale non si usano tecniche dirette, bensì tecniche indirett avvalendosi di elementi linguistici. Infatti che ella è di bassa estrazione sociale lo comprendiamo dai suoi discorsi, ricchi di proverbi, lessico più comune con riferimenti concreti alla vita quotidiana (non astratti o filosofici) ed inoltre una netta prevalenza della coordinazione rispetto ala subordinazione, ovvero l’uso di frasi semplici e non di periodi complessi.IL TEMPO DELLA STORIA è esplicitato fin dall’inizio nel 1628 (con tanto di data ad inizio capitolo) , ma si può comprendere da elementi indiretti come la descrizione dell’abbigliamento, l’excursus storico delle grida (citazione di fonti dirette). Il Manzoni scelse il 600 a differenza della tradizionale epoca medioevale scelta sempre dagli scrittori romantici, in particolar modo perchè era un’epoca che aveva a che fare con tante fonti storiche (e al Manzoni piaceva studiarle così come l’agiografia, cioè la vita dei morti) e poi perchè probabilmente lo avrebbero censurato se lo avesse ambientato nell’800.
IL TEMPO DELLA NARRAZIONE equivale ad un giorno preciso e nella macrosequenza che si ha nei primi 8 capitoli viene proprio chiamata SEZIONE BORGHIGIANA, perchè i fatti sono circonscritti nel luogo del borgo ed in tale sezione il tempo segue proprio l’andamento della vita del borgo (la mattina, il tramonto, la notte).Fin dalla scena iniziale del romanzo di Manzoni possono essere rilevate alcune analogie e differenza con il primo romanzo storico (Ivanhoe di Scott) al quale il nostro autore si è ispirato molto. ANALOGIE:
- Apertura del romanzo con una descrizione paesaggistica
- Uso degli stessi pronomi (quel) per indicare la lontananza dalla persona che descrive e il luogo reale
- Insieme alla descrizione troviamo riferimenti storici
- Si passa dalla descrizione al modo di agire umano
- Il tempo è lìora del tramonto
DIFFERENZE:
- L’ambiente nei promessi sposi è realistico ed oggettivo, in Ivanhoe la descrizione sfuma su aspetti fantastici
- Nel testo del Manzoni è come se si delineasse un ambiente famigliare e contemporaneo con l’uso di espressioni particolari, in Ivanhoe tutto sfuma sul senso della leggenda
- Il giudizio del Manzoni sulle milizie è sempre negativo in Ivanhoe vi è invece come un incitamento alla ribellione e alla battaglia
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