Pilleum, versione 293 pag. 271

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Testo

“PILLEUM” PAG. 271 VERS. 293
Proprio loro sono soliti presentare nei trattati le decisioni degli dei immortali riguardo la morte, e in realtà non sono soliti accomodarle, ma a causa dell’ispirazione di Erodoto e per molti altri. Per prima cosa vengono esaltati i figli della sacerdotessa di Argo, Cleobi e Bitone. È una storia nota. Dunque, dato che vi era la legge che quella venisse trasportata su un carro al consueto e fisso sacrificio al tempio abbastanza lontano dalla città e dato che le giumente si attardavano, allora quei giovani che ho nominato poco fa, deposta la veste, si unsero il corpo d’olio, si attaccarono al giogo. Così si dice che la sacerdotessa portata al tempio, col carro tirato dai figli, abbia chiesto alla dea che desse loro in premio per la pietà la cosa più grande che ad un uomo possa essere data da un dio; dopo mangiato i ragazzi si addormentarono con la madre, il mattino furono trovati morti. Si dice che Trofonio ed Agamede usino una preghiera simile; questi, dopo aver costruito il tempio per Apollo a Delfi, pregando chiesero al dio una ricompensa non scarsa per il loro lavoro ed impegno: niente di preciso, ma la miglior cosa che ci fosse per l’uomo. A questi Apollo indicò che avrebbe dato ciò al terzo giorno da quello; questi come sorse il giorno, furono trovati morti; dicono che il dio abbia giudicato, e appunto quel dio a cui i restanti dei concessero che davanti agli altri divinasse.

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