Marziale

Materie:Appunti
Categoria:Latino

Voto:

1.5 (2)
Download:169
Data:18.04.2001
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
marziale_2.zip (Dimensione: 6.63 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_marziale.doc     35.5 Kb


Testo



LA VITA
Nacque nel 39 o 40 d.C. a Biblis in Spagna dove studiò grammatica e retorica e nel 64 d.C. si trasferì a Roma dove i suoi amici, vedendolo squattrinato lo incitarono ad esercitare l’avvocatura.
Egli però preferì vivere da cliente donando compagnia, omaggi e amicizia a i potenti in cambio della sportula (cestino) cioè un donativo in cibo o denaro.
Nel 80 d.C. compose il “Liber de spectaculis” dedicato al principe in occasione dell’inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio (oggi Colosseo), composto da 33 epigrammi nella maggior parte dei quali descriveva i giochi organizzati. Con la pubblicazione di questo libro Tito gli concesse lo ius trium liberorum, di solito concesso ai padri di tre figli e permetteva di godere di qualche privilegio.
Nell’ 84 d.C. in occasione dei Saturanli pubblicò nuovi epigrammi poiché in occasione di questa solennità vigeva l’abitudine di invitare parenti e amici ad un banchetto e a coloro che non potevano parteciparvi venivano inviati doni accompagnati da un bigliettino (xenia).
Contemporaneamente pubblicò una raccolta di apophoreta cioè dediche che accompagnavano i doni che l’ospite estraeva a sorte per i convitati al momento del commiato.
Con il successo riscontrato con questi epigrammi di occasione ne scrisse altri di contenuto ben diverso e l’invidia suscitata dal suo successo non generava in lui dispiacere, piuttosto non gli garantiva il benessere economico. Riuscì ad ottenere un poveretto sul Quirinale ma si trattava comunque di cose modeste.
Nell’87 d.C. abbandonò Roma per trasferirsi a Imola per poi tornare a Roma e vivere nuovamente da cliente.
Dopo la morte di Domiziano, Nerva e poi Traiano furono sordi ai suoi elogi per la troppo evidente adulazione dell’imperatore precedente e perché i temi trattati erano poco in sintonia con il clima di restaurazione morale.
Tornò a Biblis dove rimpianse Roma ma godette del conforto della campagna e della tranquillità dell’ozio; vi rimase fino alla morte (104 d.C).

EPIGRAMMI
Marziale rappresenta un aspetto del conformismo della cultura pur esprimendosi con un nuovo genere: gli epigrammi, già utilizzati da Catullo, ma che egli tratta con minor interiorità.
La raccolta è caratterizzata da una varietà di temi e metri: esametri, distici elegiaci, trimetri giambici…
I libri I, II, VII, IX, XII recano prefazioni in versi o in prosa nelle quali l’autore esprime il proprio stato d’animo o elogia il Pirincipe.
Confronto con i poeti epici: i poeti epici univano una forma assai accurata alla solennità o al peso della materia storica o mitologica, mentre la poesia di Marziale risulta ben rifinita stilisticamente ma con contenuti più leggeri ed espressioni più vivaci.
Temi molteplici e diversi: politico adulatori, scherza sulla professione del poeta ritenendola poco remunerativa, intraprende una polemica letteraria che contrappone la leggerezza dei suoi versi al turgore della poesia mitologica, si commuove per la morte di una bimba (Erotion), dipinge un quadretto di vita agreste.
Molti sono caratterizzati da una vena satirica e umoristica nei quali fa uso di ogni mezzo per suscitare il riso, in particolare della battuta a sorpresa finale. Sa creare con realismo una galleria di personaggi che desume dalla realtà, alterandone la precisa fisiononomia o con tratto caricaturale o con l’uso di pseudonimi. Rappresenta un autentico mondo di uomini nel quale ci è permesso di sprofondarci e ci permette di “vivere” nell’età falvia. Con queste rappresentazioni il poeta tende a scomparire, per coagulare l’attenzione sull’uomo o sul vizio di cui è macchiato.
Critiche: alcuni critici lo ritengono
- grande creatore che sa far rivivere negli epigrammi la vita della sua età
- abile verseggiatore ma lo ha impietosamente stroncato
- riconosce abilità, acutezza ma non ne tace i difetti intellettualistici

Esempio