Lucrezio

Materie:Appunti
Categoria:Latino

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Testo

LUCREZIO

Le date di nascita e di morte di Lucrezio sono incerte, ma secondo alcune fonti (san Gerolamo, Svetonio e Cicerone) vive tra il 98 e il 55 a.C. San Gerolamo basandosi su una leggenda cristiana, scrive della follia e del suicidio di Lucrezio.

Lucrezio scrive il De Rerum Natura, un poema epico-didascalico in esametri dedicato a Memmio. E' suddiviso in 6 libri e ha come oggetto l'esposizione della filosofia epicurea.
Il titolo è anche il titolo di numerose opere di filosofi greci e dell'opera più importante di Epicuro con l'unica differenza che quest'ultima non è un poema ma è trattata in prosa.
La scelta della poesia da parte di Lucrezio può sembrare contraddittoria con la sua adesione all'epicureismo. Egli ribatte che vuole esporre in versi la dottrina così come un medico, dovendo somministrare a un bambino un'amara medicina, cosparge di miele l'orlo della tazza.

Struttura dell'opera: 3 gruppi di 2 libri che trattano argomenti fisici (I e II), antropologici (III e IV), cosmologici (V e VI).

Proemio: inno a Venere, dea dell'amore, del piacere e della fecondità, simbolo della forza generatrice della natura e della felicità che deriva all'uomo dalla conoscenza e l'accettazione delle leggi naturali. Dedica a Memmio.
Elogio di Epicuro: l'eroe che ha salvato l'umanità sconfiggendo la religio (la superstizione). Sacrificio di Ifigenia: figlia di Agamennone, immolata col consenso del padre per propiziare la partenza della flotta greca per la guerra di Troia - la religione è causa di fatti empi e scellerati, polemica antireligiosa.
Libro I: dottrina degli atomi (particelle elementari di cui è composta tutta la realtà). Atomi = invisibili, innumerevoli, indistruttibili; si aggregano e formano i corpi, si disgregano e dissolvono i corpi. Nulla si aggrega e nulla si distrugge, non esiste alcuna realtà all'infuori della materia costituita dagli atomi.
Libro II: il clinamen e l'atarassia.
Libro III: la natura mortale dell'anima, il poeta deve liberare gli uomini dalla paura della morte. Anima = principio vitale diffuso in tutto il corpo, Animus = la mente, sede delle facoltà razionali; essi sono composti di atomi, quindi destinati a perire al momento della morte. L'anima non può sussistere senza il corpo: nel momento della morte cessa la sensibilità, quindi per l'individuo cessa la sofferenza.
Libro IV: teoria delle sensazioni, provocate da aggregazioni di atomi sottilissimi (simulacra) che si staccano dai corpi e colpiscono i sensi.
Libro V: l'universo non è eterno, ma ha un principio e una fine. Non è stato creato dagli dei ma è formato dall'aggregazione casuale degli atomi.
Libro VI: fenomeni metereologici e terrestri che provocano il timore superstizioso degli dei. Peste di Atene nel 430 a.C.

Ogni libro ha un proemio e un finale che tratta di temi specifici. I finali: libro III (paura della morte), libro IV (sesso e amore), libro V (storia dell'umanità), libro VI (peste di Atene).
Forse il poema è incompiuto perché l'ultimo libro sembra non essere stato rifinito, ecc...

ATARASSIA: piacere = assenza del dolore; felicità = atarassia (assenza di turbamenti), è resa possibile da eliminazione di paure irrazionali e passioni perturbatrici.
"VIVI NASCOSTO": condanna dell'ambizione politica, della lotta per il potere e della guerra. Bisogna vivere appartati. Condanna della passione amorosa, ostacolo per l'atarassia.
GLI DEI: vivono beati nelle loro sedi fuori dal nostro mondo e non si curano degli uomini.
INNOVAZIONI LESSICALI: traduzione di termini greci scientifici e filosofici che per la prima volta sono espressi in latino, calchi = termini già presenti in latino ma con nuove accezioni tecnico-filosofiche.

Esempio