Lucrezio

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Testo

Lucrezio

1. Biografia
Originario di Napoli o Pompei nacque nel 94 a.C. e morм nel 50 a.C., secondo quanto indicato nella "Cronaca" di Girolamo.
Il poema di Lucrezio non contiene riferimenti autobiografici ma solo vaghi accenni alla condizione socio-politica del tempo. Fu tuttavia uno dei piщ autorevoli divulgatori dell'epicureismo a Roma. Rimase estraneo alle vicende politiche coerentemente alla dottrina epicurea: l'interesse dell'epicureo и volto al destino di tutta l'umanitа e non a quello dei concittadini e dei contemporanei.
2. Epicureismo a Roma
La cultura greca si era ormai fusa con quella romana, divenendone uno dei capisaldi e vincendo i contrasti esasperati. Le travagliate vicende politiche e il bisogno di una meditata riflessione costituiscono le condizioni necessarie alla diffusione della filosofia greca a Roma. Si diffondono il pitagorismo, l'orfismo, lo stoicismo e l'ultimo accademismo: tali dottrine filosofiche si sostituiscono talvolta al culto religioso (pitagorismo)
* Epicureismo
Epicureo pone l'accento sulla rivalutazione dell'uomo (l'epicureismo affianca cosм l'ideale di humanitas romano)
* L'uomo puт giungere alla felicitа e al piacere attraverso la filosofia: in questa prospettiva anche la morte non va temuta. Allo stesso modo non vanno temuti gli dei poichй privi di passioni.
* Condizione necessaria per giungere alla felicitа e al piacere и la liberazione dall'ignoranza e dalla stoltezza, che impedisce all'uomo di guardare correttamente la realtа: la natura come aggregazione di atomi (visione meccanicistica)
* Epicuro afferma l'uguaglianza fra gli uomini e l'immotivazione della superioritа di una classe rispetto ad un'altra
3. De rerum natura
Opera organica composta di 6 libri in esametri dedicata a Gaio Memmio pretore di Bitinia
Scopo didascalico e propagandistico e d'insegnamento anche scientifico
* Scansione del poema
3 diadi di 2 libri ciascuna I-II libro Teoria degli atomi
III-IV libro L'anima e la conoscenza
V-Vi libro Dottrina del mondo
Teoria degli atomi
* Proemio con inno a Venere: figura di prosopopea, personificazione di una dimensione astratta (la Natura, forza vitale di tutto l'universo)
* Elogio di Epicuro: Epicuro ha liberato la mente degli uomini da pregiudizi e superstizioni, che la tenevano schiava, potenziando la ratio (tutte le cose accadono non per volere divino ma per precise leggi naturali) che si oppone alla religio (superstizione) (do ut des). Visione meccanicistica: processo di aggregazione e disgregazione degli atomi
* Esortazione a liberarsi dal timore della morte e ammissione della povertа della lingua latina in relazione alla complessitа delle dottrine greche
L'anima e la conoscenza
* Distinzione fra animus (anima razionale) e anima (anima vegetativa): entrambi di natura corporea ma composti di atomi piщ leggeri
* Infondatezza della paura della morte: dopo la disgregazione degli atomi non si puт avere esperienza sensibile della sofferenza.
* La conoscenza и fondata su basi sensistiche: dai corpi si distaccano i simulacra rerum che colpendo il nostro occhio producono sensazioni
La dottrina del mondo
* Intermundia: sedi beate delle divinitа, completamente distaccate dagli uomini
* Storia dell'umanitа = cammino dallo stato di natura verso forme piщ evolute di civiltа
* Elogio di Epicuro: nella storia non vi и l'intervento divino ma vi sono leggi meccaniche
4. Rapporto fra Epicuro e Lucrezio
* Visione pessimista e cupa della conclusione del De rerum natura distanzia e addirittura contrappone Epicuro e Lucrezio: non vi и in L. l'ottimismo determinato della liberazione ma un cupo senso del dolore e della morte. Il poema и una profonda sconfitta di L. di fronte all'impossibilitа di liberare l'uomo dalle angosce e dalla superstizione
* I 4 elogi di E. e il profondo dogmatismo verso la dottrina di E. suggeriscono una profonda fedeltа di L. nei confronti del maestro. Maestro dal quale si distacca tuttavia sia sul piano filosofico che artistico, cosм come testimoniamo i richiami alla filosofia di Empedocle.
5. Filosofia e poesia
Filosofia e poesia sono elementi del tutto inscindibili. Lucrezio distingue sottilmente tra forma e contenuto, fine didattico-morale e filosofico.
Uso della poesia volto ad avvicinare al contenuto del rerum natura, cosм innovativo per la cultura romana, il pubblico di Roma. Si rifiuta cosм la concezione della poesia intesa come lusus: i passi altamente lirici rinvigoriscono anzi la forza persuasiva del poema, conferendo calore umano e sentimentale all'arida materia filosofica.
Il ricorso ai versi risolve in parte l'inadeguatezza della lingua latina ad esprimere contenuti tanto nuovi ed inconsueti come quelli della filosofia epicurea.
* L'utilizzo di nessi di collegamento e locuzioni subordinanti giustifica ampiamente il fine didascalico dell'opera
* L'utilizzo di arcaicismi trova la sua motivazione nella grande stima che L. ha di Ennio, punto di riferimento spirituale e letterario insostituibile
* L'utilizzo di volgarismi e popolarismi risponde all'esigenza di rivelare la veritа agli uomini, mostrandola loro nella sua cruda evidenza

Catullo

1. Biografia
Nacque a Verona nell'84 a.C. e morм nel 54 a.C. Trasferitosi a Roma frequentт il gruppo dei neтteroi, senza mai prendere parte alla vita politica, e totalmente disimpegnato dal negotium
2. Poeti novi
* Poetae novi: gruppo d'avanguardia lontani dal negotium e dai profondi valori della res publica
* Desiderio di rinnovamento e di distacco dalla tradizione
* Temi autobiografici e di complessa analisi interiore dei moti dell'animo
* Rifiuto dei temi letterari e codificati e introduzione di argomenti quotidiani
* Nuove forme espressive:
* Varietа di metri
* Lessico quotidiano
* Due gruppi
* Faceva capo a Valerio Catone (poemi alessandrineggianti)
* Faceva capo a Catullo
3. Liber
* I carmi di Catullo ci sono giunti in un liber che ne raccoglie 16 suddivisi in tre gruppi a seconda del metro
* Primo gruppo: componimenti brevi in metri vari (trimetri giambici, endecasillabi faleci, strofe saffiche)
* Secondo gruppo: componimenti piщ lunghi e complessi (epilli, epitalami, elegie): carmina docta
* Terzo gruppo: carmini brevi, epigrammi in distici elegiaci (nugae)
* Carmi brevi: spontaneitа di sentimento e legati al quotidiano
* Carmina docta: di difficile interpretazione, accuratezza formale, legati alla doctrina del poeta
* Cultura legata alla personalitа del poeta -> tradizione poetica di stampo alessandrino (carattere dotto del liber) fusione fra esperienza reale e doctrina
* Viene ripresa la poetica di Ennio
* Poesia come lusus

4. Nugae e epigrammi
* Amicizia letteraria: la poesia era di circolo e dunque l'amicizia va intesa come rapporto di scambio di poesia
* E' diffuso nel Liber un tono ironico che spesso degenera in una vera e propria invettiva contro gli avversari, di cui critica un vizio, un'anomalia fisica, un atteggiamento. Vanno cioи dalla polemica letteraria alla rivalitа in amore.
* L'amore: partecipazione totale dei sensi e dell'anima, un sentimento che fa ragione di vita, и talvolta passione e talvolta dolcezza
* Amore inteso come foedus, cioи come patto di reciproca stima e attaccamento incondizionato
* Intima agitazione del cuore che porta a un'insicurezza sentimentale di Catullo (odi et amo): da una parte brucia dal desiderio, da un'altra si commuove (morte del passero)
5. Carmina docta
* Risultato dell'intreccio di temi occasionali e motivi mitologici: C. spesso inserisce nei suoi temi digressioni mitologiche di stampo ellenistico (иkphrasis) di cui riprende anche lo stile e le suggestioni alessandrine
* Temi: il tema del matrimonio e della verginitа in cui si inseriscono digressioni mitologiche e in cui si avverte la fusione fra ispirazione alessandrina e vena originale del poeta
* Struttura ampia con elementi autobiografici e trasfigurazioni mitologiche: primo esempio di elegia
6. La poesia di Catullo come fusione fra esperienza divina e doctrina
7. Fides e sanctitas sono i 2 valori a cui si ispira C.: riguardano l'amicizia, l'assoluta disponibilitа dell'attivitа letteraria, gli affetti famigliari, capacitа introspettiva e analisi dei moti dell'animo. La doctrina non и tuttavia solo cultura ma capacitа di elaborare moduli e forme poetiche aderenti agli ideali teoretici
8. La novitа della poesia sta nella rottura con gli schemi del passato. Rottura che consiste non in nuovo manifesto politico o in un programma d'arte ben meditato: la novitа prende vita dalle stesse occasioni dei carmi. I richiami mitologici servono solo a creare delle suggestioni
9. La lingua
* Simile a quella delle atellane ma che al tempo stesso и caratterizzata anche da registri piщ alti, tipici della tragedia: elementi comuni affiancati ad altri piщ colti e solenni
* Grande varietа di metri
10. Pubblico
* E' costituito da tutti i possibili fruitori del poema
* Pubblico ristretto composto di amici legati da omogeneitа di gusto e comuni abitudini di vita: poesia nel circolo e per il circolo. Solo i componenti del circolo potevano comprendere appieno gli episodi narrati, destinati a restare enigmatici per tutti i lettori che non conoscessero le vicende personali di C.

Esempio