Lucilio

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Testo

LUCILIO

Le notizie su di lui sono scarse e non sempre attendibili.
È considerato dagli antiki l’inventore della satura.
Nacse a Suessa Aurunca città sul confine tra Campania e Lazio.
La data è incerta, va collocata nel 148 secondo san Gerolamo.

L’ambiente a cui Lucilio si sente più vicino è quello scipionico dove ebbe come amico L’emiliano e Lelio. Non è un rapporto da cliente a patrono ma grazie alle ricchezze e alla famiglia può mantenere indipendenza di giudizio e pensiero.

Abitò a Roma nel lussuoso palazzo edificato per ospitare il figlio di Antioco 3° di Siria.
Nel 105 si trasferì a Napoli e alla sua morte nel 102 gli furono decretate le pubbliche esequie a conferma del prestigio di cui aveva goduto in vita.

La sua opera comprende 30 libri di satire, un migliaio di frammenti x un totale di circa 1370 versi anke se il frammento + lungo è composto da soli 13 versi.
Non sappiamo quale fosse il vero titolo della raccolta. Quello tradizionale era: Saturae o Saturarum libri.
Non usa mai il termine satura ma utilizza:
- schedia (termine greco) = improvvisazione
- poemata = carmi
- ludus ac sermones = chiacchere giocose (Sermones = il titolo delle satire di Orazio ke definisce il carattere discorsivo e familiare di questo genere. Ludus = una letteratur di derivazione ellenistica leggera nel tono e nel linguaggio)

I libri cronologicamente + antiki non sono i primi ma gli ultimi cioè il gruppo 26/30 sono stati composti dopo il 134.
C’è un criterio metrico x dividerli :
- dal 26/30 sono formati da settenari trocaici,senari giambici ed esametri
- dal 1/21 sono esametri
- dal 23/25 sono distici elegiaci

Aveva imitato la natura varia e composita delle satire di Ennio e Pacuvio con una preferenza per i metri della commedia (giambi e trokei);
In seguito, ubbidendo a 1 esigenza di razionalizzazione e di disciplina formale che era stata già di Terenzio e in genere della cerkia scipionika,aveva optato x l’esametro.
Dopo la morte di Lucilio,l’esametro divenne il metro unico della satura latina:
- usata x la poesia didascalica e moraleggiante
- usata x la poesia epica xmetteva di raggiungere comicità e parodia.

LA POETICA
Il 26° libro delle satire apre il gruppo dei 5 libri + antiki,fu pubblicato intorno al 123 e svolge una funzione di proemio all’intera opera imitando i poeti ellenistici ed esponendo la sua poetica e la concezione del mondo.
La poesia è una scelta di vita,un valore morale ed intellettuale ke va professato e chiarito.
L’affermazione di sé e l’esaltazione dei temi individuali e soggettivi,erano state una conquista etica dell’ambiente scipionico e lui rivendica questa nuova cultura rinunciando volontariamente al cursus onoruum x essere un poeta e questa scelta fu portata avanti con orgoglio.

In questo libro porta avanti il fatto ke è ha voluto essere 1 poeta i cui ideali sono: L’immediatezza., la sincerità, la spontaneità, la coerenza interiore: i suoi versi nascono dall’intimo del suo animo.

Bisogna evitare di attribuirgli un significato moderno,la soggettività romantica è estranea al mondo classico.
La sua poesia ha un tono + concreto e realistico,la gente è vera,in carne ed ossa. Lucilio vuole creare una poesia a misura d’uomo,capace di accogliere i quadretti di vita quotidiana.
La cultura di Lucilio è una cultura razionalistica,fondata sui concetti di misura e di convenienza,basata sullo scetticismo della scuola ateniese definendo tutte le tabule dei poeti.
La filosofia umana ha preso il posto degli dei e la morale politica ha sostituito le veteres fabulae.

Al centro di questo nuovo universo c’è la riflessione etica.
Il frammento + lungo è un elogio della virus ke è :
- TEORESI = saper distinguere il bene dal male
- PRASSI = comporta un raffinamento morale interiore ma anke un intervento nelle cose dello stato.

Lucilio mette:
1° gli interessi della patria
2° gli interessi della famiglia
3° i propri interessi
C’è, quindi, un equilibrio tra i valori dell’individuo e quelli della res publica e il virtus
Questo spiega xk le satire diano un grande spazio poetico ke comprende i piaceri privati e i doveri pubblici.

Nella letteratura politica, dove fa uso degli attakki ad personam, sceglie la satira xk è + adatta ad esprimere l’impegno civile xk è un genere + libero e aperto.

Il pubblico è nuovo, Lucilio non vuole ne lettori dotti, ne ignoranti ma persone di media cultura, inseriti in una struttura civile ke desiderano una letteratura moralmente fondata ma anke piacevole.

I TEMI E LO STILE
I temi e i contenuti delle satire di Lucilio espongono 1 esigenza di libertà e di varietà e sono un genere antiletterario,antagonistico rispetto ai generi illustri.
C’è 1 varietà di dialoghi,bozze,apologhi,viaggi,memorie, utilizzate in modo spregiudicato fino all’eccesso.
Il concilium deorum è il testo + famoso di Lucilio, è 1 narrazione fantastica del primo libro delle saturae.
Gli dei sono riuniti a concilio x discutere in ke modo salvare Roma dalla corruzione e dai suoi costumi,alla fine si deciderà di eliminare Lupo ke viene condannato dagli dei a morire di indigestione.

Il registro dominante è quello parodistico ke si sviluppa s 2 linee:
- la parodia letteraria dell’epos (il topos degli dei a concilio)
- la parodia di 1 seduta del senato romano (ricalcando i tic linguistici dei senatori)

La situazione realistica potrebbe sembrare 1 semplice gioco letterario ke si trasforma in 1 critica dei costumi .C’è 1 inventiva contro Lupo. Il tono Satirico è sostenuto dalla forza inventiva giocata sull’ambiguità del nome Lupus ke è sia nome di:
- pesce
- proprio

Ma anke sia Iuss ke è sia:
- brodetto
- legge

Anke gli dei del mito sono sottoposti a corrosione satirica e grottesca:
- APOLLO si lamenta ke tutto hanno 1 potere e lui è pulcher
- ROMOLO critica la grecomania ma poi usa parole greke
- NETTUNO si lamenta dicendo ke nemmeno 1 filosofo avrebbe rimediato se fosse uscito dagli inferi

Accanto alla vena satirica dedica anke 1 spazio di poesia all’ ispirazione autobiografica, alla poesia intima e privata.
Nel libro 16 erano contenute le lirike x Collira
Nel libro 20 viene descritto un banketto, ripreso da Orazio, e questo rientra nel filone gastronomico, 1 dei + rikki di Lucilio e parla del lusso a tavola e dell’insegnamento di cucina.
Il 3° libro parla dell’ iter Siculum,1 resoconto di 1 viaggio da Roma in Sicilia ed è un esempio di letteratura odeporica in lingua latina.
L’impianto delle saturae è stato ridefinito la Lucilio creare 1 struttura libera e aperta x introdurre la varietà di soggetti e di argomenti.
Affronta questioni di ortografia,retorica.
I suoi versi esprimono le nuove aspirazioni dellélite della cerkia degli scipionici: il gusto,la libertà,il diritto,l’ozio,gli studi filosofici e il piacere di osservare la vita degli altri uomini nei loro comportamenti e nei loro costumi.
Abbiamo 1 fondo della lingua media dove vengono inserite:
- conversazioni colte
- grecismi
- gerghi teorici-plebei

x cercare di riprodurre meglio uomini e ambienti. é capace di raggiungere il tono solenne x argomenti elevato come la vitrus.

Esempio