Lettere a Lucilio (Seneca) - Libro IV - Lettera VII

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Testo

LETTERA VII
DIFENDERSI DAL PERICOLO DEGLI ADULATORI, LAVORARE
PER IL PROGRESSO MORALE ALTRUI, E PENSARE CHE NEL
MONDO NULLA PERISCE
Esorta l'animo tuo che sappia con superiore animo sprezzare quelli che lo rimproverano perchй egli ha cercato l'ombra ed il riposo, perchй ha abbandonata l'eminente posizione delle sue cariche e mentre poteva aspirare a gradi anche piщ alti ha preferito a tutto questo la sua pace: egli mostrerа loro giorno per giorno come egli abbia fatto il suo interesse. Questi che agiscono in maniera perfettamente opposta e quindi sono per solito oggetto d'invidia, coll'andar del tempo scompariranno sempre: alcuni saranno abbattuti, ed altri cadranno da sй. La buona fortuna non dа mai pace, anzitutto agita affannosamente se stessa e sconvolge il cervello in vari modi: accende gli animi ai piщ diversi amori, della potenza e del piacere, gonfia gli uni di orgoglio, rammollisce gli altri fra le dolcezze, ma infine snerva gli uni e gli altri fino ad esaurirli. " Ma c'и qualcuno che ha la capacitа di portarla bene." Sм, come c'и qualcuno che porta bene il vino. Pertanto non c'и ragione di lasciarti persuadere da costoro, che sia felice chi и assediato da molti. Costoro accorrono a lui come si accorre ad un'ampia fonte a cui attingono fino a vuotarla e intanto l'intorbidano. " Lo chiamano frivolo e infingardo." Ma tu sai che ci sono quelli che parlano sempre a rovescio e danno sempre alle parole un significato opposto. Lo chiamavano felice; ma era egli veramente quale lo chiamavano? E non m'importa che a qualcuno egli appaia anche di animo rozzo e aspro. Aristone diceva che egli preferiva un giovane melanconico piuttosto che ilare e caro alla folla: il vino, egli aggiungeva, che appena spremuto и un po' forte e pungente, poi diventa buono: quello che и piaciuto nel tino non sopporta il tempo e diventa cattivo. Lascia che dicano che quel giovane и triste e persino nemico del suo avvenire. Egli si presenterа sempre bene anche nella vecchiezza, se, pur triste e melanconico, egli saprа perseverare nella pratica della virtщ e degli studi liberali: non di quegli studi cioи di cui basta spruzzarsi, ma di questi studi nei quali bisogna immergere l'animo fino a dargli un suo nuovo colore.
Questo dunque и il tempo d'imparare. Tu mi domandi subito se vi sia un tempo in cui non si debba imparare, ed io ammetto che non c'и. Perт se и bello studiare a qualunque etа, invece non и bello rimandare ad una certa etа l'opera di spirituale formazione. Che un vecchio si trovi ad apprendere i primi elementi del sapere и cosa ripugnante e ridicola. Il giovane deve guadagnare ed il vecchio invece deve fare buon uso dei guadagni messi insieme. Tu farai dunque cosa utilissima a te stesso se renderai lui quanto migliore sia possibile: dicono che siffatti benefici vanno cercati per noi stessi e largiti agli altri specialmente quei benefici di un primo ordine che и altrettanto utile dare quanto ricevere. Ormai nulla gli resta della sua libertа, poichй egli si и giа impegnato colla promessa. Disonora meno mancare ad un creditore che ad una buona speranza di noi stessi. Per pagare quel debito il commerciante ha bisogno di un fortunato viaggio per mare, l'agricoltore ha bisogno che il suo campo col favore del cielo dia un abbondante prodotto: all'altro per pagare il suo debito basta la volontа. La fortuna non ha diritto sovrano sui costumi. Egli deve regolare i suoi costumi in modo che il suo animo possa con tutta la tranquillitа raggiungere la sua perfezione senza accorgersi che alcuna cosa gli venga tolta o data, tenendo sempre lo stesso atteggiamento spirituale comunque vadano i suoi materiali interessi. Ed allora se gli si accumulano i beni materiali cari al volgo egli sa starsene da padrone al di sopra delle cose sue, e se viceversa la sorte gli porta via una parte di quei beni o anche tutti, non ne resta diminuito. Se egli fosse nato fra i Parti, fin dall'infanzia tenderebbe l'arco, se fosse nato in Germania ancora fanciullo giа vibrerebbe una piccola asta; se fosse nato al tempo dei nostri avi, avrebbe presto imparato a ben cavalcare ed a colpire il nemico da vicino. La disciplina propria dei diversi popoli consiglia ed anzi impone ai cittadini questi diversi esercizi. Che cosa deve egli dunque meditare? Deve meditare ciт che ci fa bene e ci aiuta contro tutte le armi, contro i nemici di ogni genere: il disprezzo della morte. Senza dubbio essa ha in sй qualche cosa di terribile, qualche cosa che offende gli animi nostri disposti da natura all'amore di noi stessi. E non sarebbe necessario prepararci e stimolarci a cose verso le quali siamo portati da un volontario istinto, come la conservazione di noi stessi. Nessuno impara a starsene a riposare tranquillamente fra le rose, come se fosse cosa necessaria; ma si esercita a sopportare per apprendere a non sottomettere, quando sia necessario, la sua fede a nessun tormento, a restare, anche se ferito, sempre vigile alla difesa delle trincee, a non appoggiarsi nemmeno all'asta, perchй si sa che il sonno facilmente s'insinua quando ci si china su qualche sostegno.
La morte non porta alcun danno. Una cosa da cui derivi un danno deve anzitutto esistere. Se proprio hai tanta cupidigia di una piщ lunga etа, pensa che nulla perisce delle cose che scompaiono alla nostra vista; esse si nascondono nel profondo della natura donde erano uscite e donde emergeranno un'altra volta: tutte queste cose cessano ma non si distruggono, e la morte che noi tanto temiamo e cerchiamo di allontanare interrompe la vita ma non la toglie. Verrа ancora un giorno che ci riporterа nella luce; giorno che molti rifiuterebbero se non avessero dimenticato la vita anteriore. - In seguito dimostrerт piщ accuratamente che tutto ciт che sembra distruggersi invece cambia solamente. L'uomo и destinato a tornare al mondo e deve perciт uscirne con animo tranquillo. Osserva il giro per cui le cose ritornano tutte in se stesse: e vedrai che in questo mondo nessuna si estingue ma tutte discendono e risorgono in continua vicenda. L'estate va via ma l'anno seguente la riconduce ancora; и caduto l'inverno ma il corso di alcuni mesi lo riporterа; la notte nasconde il sole, ma il nuovo giorno la ricaccerа presto. Gli astri nel loro corso ritornano ad ogni punto che hanno oltrepassato, e continuamente mentre una parte di cielo sorge un'altra parte si affonda. Ed ora finisco, ma voglio aggiungere questa osservazione, che nй i bimbi nй i pazzi temono la morte, ed и cosa veramente vergognosa che la ragione non ci dia quella serenitа di spirito a cui porta la follia. Addio.

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