Lettere a Lucilio (Seneca ) Libro II, Lettera 3

Materie:Appunti
Categoria:Latino
Download:158
Data:04.06.2001
Numero di pagine:4
Formato di file:.txt (File di testo)
Download   Anteprima
lettere-lucilio-seneca-libro-ii-lettera-3_2.zip (Dimensione: 3.08 Kb)
trucheck.it_lettere-a-lucilio-(seneca-)-libro-ii,-lettera-3.txt     6.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

LETTERA V

SI DEVE CERCARE LA SAPIENZA PRIMA DI OGNI ALTRO BENE

Se sei saggio, anzi per essere saggio, tu devi gettar via tutto ciт che и inferiore, devi tendere sollecito tutte le tue forze a forrnarti una mente valida e buona; e se c'и qualche impedimento che ti tiene fermo cerca di sciogliertene oppure stroncalo. "Mi trattiene" tu mi dirai, " l'amministrazione del patrimonio famigliare che io vorrei disporre in modo che possa bastarmi, senza bisogno di lavorare e che non ci sia quindi pericolo che la povertа pesi sopra di me oppure io pesi sopra altri. " Ma se tu mi dici questo, mostri di non conoscere abbastanza il valore e l'efficacia di quel bene che pure fai oggetto del tuo pensiero; tu mostri cioи di vedere solo in generale quanto giovi la filosofia, ma non di discernere con sufficiente sottigliezza i particolari in cui tale giovamento si manifesta, mostri di non sapere ancora quale aiuto la filosofia possa darci in ogni momento, come, per ricordare le parole di Cicerone, ci "occorra nelle circostanze piщ gravi e come anche discenda ad aiutarci nelle piccole cose. Credi a me, e chiamala a consigliarti; e vedrai che il suo consiglio sarа di non perdere tempo a fare il computo dei tuoi beni. Mi rendo Conto che rimandando la totale devozione alla filosofia, tu vuoi raggiungere il fine al quale miri di non aver piщ da temere la povertа: ma che mi dirai se invece ci risulta che la povertа и da cercarsi?
Per molti la ricchezza и stata un ostacolo alla filosofia: la povertа invece и libera da impedimenti e da preoccupazioni. Quando squilla la tromba di guerra che chiama alla adunata, il povero sa che il richiamo non и per lui: se viene dato l'allarme per un'inondazione egli pensa semplicemente ad andarsene in tempo senza la preoccupazione della roba da mettere in salvo: se deve intraprendere un viaggio di mare non per questo mette a rumore i porti e crea confusione nei lidi con una folla di gente che debba accompagnare la sua persona: non gli sta intorno una turba di schiavi per il cui alimento debba desiderare la fertilitа delle terre d'oltremare. t facile pascere pochi ventri avvezzi alla temperanza che desiderano solamente non restare vuoti. Col poco c'и la fame, col molto il fastidio. La povertа ha questo merito che si accontenta di soddisfare i desideri urgenti: perchй dovresti tu dunque ricusare una compagna, della quale anche il ricco, se ha la mente sana, imita le abitudini? Se vuoi essere libero di dedicarli alla cura dell'anima, и necessario che tu sia povero o faccia la tua vita simile a quella del povero. Non и possibile una vita di studio veramente salutare senza abitudine di frugalitа; e la frugalitа si puт ben dire una povertа volontaria. Metti dunque da parte queste vane scuse: " non ho ancora quanto mi basta e se giungerт a metterlo insieme allora mi darт tutto alla filosofia. Non vi sono cose che convenga procurare prima di questa, che tu invece differisci e che pensi di procurarti solo dopo le altre: bisogna cominciare proprio da questa. Tu mi dici: "Voglio prepararmi quel tanto che lui assicuri la vita. " Impara insieme a preparare te stesso: se qualche cosa t'impedisce di vivere bene, non t'impedisce di ben morire. Non c'и ragione che la povertа ed anche la miseria ci allontani dalla filosofia. Chi sente la fretta di raggiungerla deve saper sopportare anche la fame. Molti hanno sopportato la fame negli assedi, e non avevano altro premio da sperare per la loro sopportazione che quello di non cadere nelle mani del vincitore. Quanto piщ grande и il premio che promette la filosofia: promette la libertа per sempre senza timore alcuno nй dell'uomo nй di Dio.
Anche chi sperimenta la fame devi giungere a riconoscere questi beni. Vi sono stati eserciti che hanno patito la mancanza di tutto, che sono vissuti di erbe e di radici ed hanno placato la fame con cose che danno un senso di schifo anche a parlarne. Hanno sopportato tutto questo per difendere un regno e, ciт che piщ fa meraviglia, per difendere un regno altrui. Si potrа dunque esitare a sopportare la povertа per liberare la propria anima dalle folli passioni? Non c'и alcun bisogno di fare acquisti preventivi: si arriva benissimo alla filosofia senza provvigioni da viaggio. Ma come? Solo quando tu abbia tutte le altre cose vorrai tu allora avere anche la sapienza? E allora vuol dire che la si considera come un ultimo strumento di vita, come un' "inutile appendice ".
Senti, se tu possiedi giа qualche cosa volgiti senz'altro alla filosofia, perchй solo da essa puoi sapere se per caso tu non possieda giа anche troppo: e se non possiedi nulla, cerca questa prima di ogni altra cosa. "Ma mi mancherа il necessario ", mi si puт rispondere. Ed alla mia volta io rispondo anzitutto che non potrа mancare perchй la natura chiede pochissimo ed il sapiente sa adattarsi alla natura. Se egli sarа oppresso dalle necessitа estreme molto semplicemente abbandonerа la vita, e cesserа cosм di essere molesto a se stesso. Se invece avrа mezzi scarsi con cui tirare innanzi a stento la vita, farа ad essi buon viso e senza preoccupazioni ed ansie non necessarie; darа al ventre di che nutrirsi e al corpo di che vestirsi, sereno e lieto riderа di tutte le faticose occupazioni dei ricchi e cosм pure delle corse affannose di coloro che inseguono la ricchezza, e dirа: "perchй tu stesso rimandi lontano il compimento della meta? vuoi tu aspettare i lucri dell'usura o i guadagni del commercio, o il testamento di qualche vecchio possidente. mentre puoi diventare ricco immediatamente? La sapienza porta con sй tesori che dona a coloro che considerano i tesori come superflui. " Queste perт sono cose che non riguardano te: tu sei piщ vicino ai ricchi. Coll'andare del tempo tu puoi anche aver troppo: ma quello che basta и identico in ogni tempo.
Potrei a questo punto chiudere la lettera se non ti avessi abituato male. Non si possono salutare i re dei Parti senza un dono: cosм io non posso dirti addio senza un pagamento. Che cosa darт questa volta? Prenderт a prestito da Epicuro. "Per molti aver acquistato ricchezze non ha rappresentato il termine ma solo, un cambiamento delle loro miserie." E non mi meraviglio di questo perchй l'origine del male che soffriamo non и nelle cose ma nell'animo stesso. Quello che ci aveva resa penosa la povertа ci rende penosa anche la ricchezza. Non importa proprio nulla se tu poni un malato in un letto dileguo o d'oro, perchй dovunque tu lo trasporti, egli trasporterа con sй la sua malattia: e nello stesso modo nulla importa se un animo ammalato sia posto in mezzo alle ricchezze o alla povertа: il suo male lo seguirа nell'uno e nell'altro caso. Addio.

Esempio