Cursus Honorum: che cos'è e come funzionava

Materie:Tesina
Categoria:Latino

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Testo

Il Cursus Honorum
A Roma, in età repubblicana (ed in seguito anche in età imperiale), ogni cittadino che voleva ricoprire cariche politiche doveva seguire un certo percorso, procedendo in ordine crescente di importanza (cursus honorum) e secondo vincoli di età determinati dalla lex Villia annalis (180 a.C.). Augusto ritoccò il cursus honorum e rese obbligatorio l’aver rivestito cariche nel vigintivirato (un collegio costituito da 20 membri con varie funzioni pubbliche).
In età imperiale, dunque, il cursus honorum si sviluppava solitamente secondo le seguenti tappe:
• Un anno di tribunato militare (a partire dai 17 anni); se si apparteneva all’ordine senatorio, si accedeva alla carica di tribunus militum laticlavius; se si apparteneva all’ordine equestre, si diveniva tribunus militum angusticlavii. La differenza tra i due tribuni stava nell’avere una banda purpurea sulla toga più larga per il tribuno senatorio, più stretta per il tribuno equestre.
• Copertura di almeno una carica nel vigintivirato, suddiviso in quattro gruppi:
Xviri stlitibus iudicandis: dieci coordinatori del pretore nelle cause civili;
IIIviri capitales: tre aiutanti del pretore nelle cause penali;
IVviri viarum curandarum: quattro addetti alla sovrintendenza dei lavori di manutenzione viaria nella città di Roma;
IIIviri monetale aere auro argento lando feriundo (AAAFF): tre addetti al funzionamento ed al controllo della zecca.
• Quaestor. Alla questura si poteva accedere non prima dei 27 anni. Vi erano diversi tipi di questori:
quaestor urbanus, una sorta di tesoriere statale;
quaestor propretore provinciae, questore incaricato dell’amministrazione finanziaria delle province senatorie, con poteri propretorii, cioè equivalenti a quelli del pretore;
quaestor principis, portavoce in Senato dell’imperatore;
quaestor consulis, portavoce in senato del console.
• Tribunus plebis / Aedilis. Le due magistrature erano considerate sullo stesso piano, percui per poter rivestire la carica successiva si poteva rivestire indifferentemente l’una o l’altra. Il tribunato della plebe era indispensabile per i plebei che volevano occupare altre cariche, mentre i patrizi potevano saltare il tribunato/edilità e passare direttamente al grado successivo del cursus honorum.
• Praetor. Alla pretura si poteva accedere al compimento dei 33 anni. Tra i vari tipi di questori, i più importanti erano:
Praetor urbanus, che amministrava cause giudiziarie tra cittadini romani;
Praetor peregrinus, che amministrava la giustizia in cause in cui almeno una delle due parti non aveva la cittadinanza romana:
Praetor aerarii, incaricato della sovrintendenza dell’aerarium.
Gli ex pretori spesso rivestivano cariche con competenze simili a quelle della pretura, ma non vincolate dalle norme dell’annualità e dell’intervallo di tempo che regolava l’accesso alle magistrature. Le principali cariche di rango pretorio erano:
Legatus legioni, comandante in capo di una legione;
Legatus Augusti pro praetore provinciae…, governatore di una delle province imperiali di minore importanza;
Proconsul, governatore di una delle province senatorie di minore importanza.
• Consul. Un console non poteva avere meno di 36 anni. In età imperiale i consoli potevano essere ordinari (entravano in carica il 1 gennaio ed erano eponimi, cioè avevano la funzione di dare il nome all’anno) o suffeti (entravano in carica nel corso dell’anno, sostituendo i consoli ordinari). I consoli venivano designati un anno prima della loro entrata in carica: durante questo periodo, colui che veniva eletto al consolato era detto consul designatus.
Come gli ex pretori, anche gli ex consoli potevano rivestire funzioni proprie del loro rango, quali:
Curator operum publicorum, cioè la funzione di curatore delle opere pubbliche;
Legatus Augusti pro pretore, governatore di una della più importanti province imperiali;
Proconsul, governatore di una delle più importanti province senatorie (quelle di Africa e di Asia)
Praefectus Urbi.
• Censor. Alla censura, in età repubblicana, accedevano solitamente ex consoli di grande prestigio. La carica veniva ricoperta ogni 5 anni e per 18 mesi. In età imperiale la censura divenne compito dell’imperatore e come carica scomparve con Domiziano.
La menzione del cursus honorum si trova spesso nelle iscrizioni sepolcrali, nelle epigrafi di opere pubbliche e nelle iscrizioni onorarie.
Nelle iscrizioni può apparire in ordine diretto (dalla carica più bassa a quella più alta), inverso (dalla carica più alta a quella più bassa) oppure secondo un ordine “personalizzato”, in cui si colloca in posizione preminente il consolato e le altre cariche vengono raggruppate secondo diversi criteri, ad esempio quello geografico.

Realizzato da:
Paola Fara
Classe V C
Liceo Ginnasio “D. A. Azuni” – Sassari
a.s. 2002 - 2003
FONTI:
www.telemaco.unibo.it/rombo/iscriz/onintro.htm
http://space.tin.it/scuola/cmiucci/romaantica/panemetcircenses/cursushonorum.html
www.uniroma2.it/eventi/monete/cusus.htm

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