Catilinae coniuratio, Sallustio

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SALLUSTIO.
CATILINAE CONIURATIO
Proemio [ da 1.1 a 1.7 ]
1. [1] A tutti gli uomini, che si sforzano di essere superiori a tutti gli altri animali, conviene adoperarsi con ogni mezzo, affinchè non passino la vita in silenzio come pecore, che la natura plasmò chine a terra e obbedienti al ventre. [2] Mentre tutte le nostre capacità di agire sono poste nell’anima e nel corpo: ci serviamo della facoltà di comandare dell’anima, maggiormente dell’obbedire del corpo; l’uno ci accomuna agli dei, l’altro con le bestie. [3] Perciò mi sembra più giusto cercare la gloria con l’aiuto dell’ingegno che con l’aiuto delle forze e, poiché la vita stessa di cui disponiamo è breve, cercare di lasciare il ricordo di noi quanto più a lungo possibile. [4] Infatti la gloria della ricchezza è effimera e fragile, la virtù è considerata illustre ed eterna.[5] Ma ci fu a lungo tra gli uomini una grande disputa, se la guerra tragga maggior vantaggio dalla forza del corpo o del valore dell’anima. [6] Infatti bisogna e meditare prima di iniziare e dopo aver meditato agire rapidamente. [7]Così entrambi hanno bisogno l’uno dell’aiuto dell’altro essendo insufficienti per se stessi.