Carmi di Catullo

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Testo

IL PASSERO DI LESBIA
O passero ,delizia della mia ragazza,
con cui è solita giocare, che è solita tenere in grembo,
a cui è solita dare la punta del dita a lui che si avventa
e incitarlo a pungenti beccate
quando al fulgente mio desiderio
piace giocare con qualche cosa di caro
e di piccolo conforto x il suo dolore,
credo,affinchè allora troci riposo la profonda passione:
O se potessi giocare con te come lei
e alleviare i tristi affanni dall'animo

LA MORTE DEL PASSERO
(endecasillabu faleci)
Piangete, O veneri e amorini,
e quanto v è di uomini + nobile
è morto il passero della mia ragazza
il passero,delizia della mia ragazza
che lei amava + dei suoi occhi
Infatti era dolce come il miele e conosceva
la sua padrona tanto bene quanto una fanciulla sua madre
e non si muoveva dal suo grembo
ma saltellando intorno ora qua e ora la
cinguettava sempre solo verso la sua padrona
PARTE + RIFLESSIVA
Eppure egli ora se ne va ora x una cammino tenebroso
la , di dove dicono che non torni nessuno,
ma siate maledette ,cattive tenebre
dell'orco , che divora ogni cosa bella:
mi avete portanto via un passero così carino,
O disgrazia! O passeri poverino!
ora per causa tua per il pianto occhietti gonfi della
ragazza si fanno rossi
VITA E AMORE
(endecasillabi faleci)
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e tutte le chiacchier dei vecchi troppo severi
consideriamoli di un soldo solo
i soli possano tramontare e sorgere
noi una volta che la breve luce è tramontata
dormendo una sola perpetua notte
dammi mille baci,poi cento,
poi altri mille, poi una seconda volta cento
poi ancora altri mille, poi cento:
poi quando ne avremo contati molte migliaia
ne confonderemo la somme , x non saper
o affinchè qualche cattivo non possa farci il malocchio
sapendo ke i baci sono tanti
Endecasillabi faleci
Puellae:termine vezzeggiativo x indicare la donna amata
Quicum:arcaismo di quocum
acris;:acres
nescioquid:aliquid
solacium:diminutivo
possem .cong.ottativo
epicedio(lamento funebre)
Stile preso da quello Alessandrino
poesia profondamente sentita
Malinconia profonda
Tema: la morte e il tempo portano via tutte le cose belle
Veneres cupidinesque. plur. xkè C. invita al compianto tutte le divinità dell'amore
Venustiorum.comp.assoluto
Ripreso dalla 2° carmo
norat.forma sincopata d noverat
pipiabat: voce onomatopeica
i-t-r:alliterazione rendono il cammino verso le tenebre
qui:nesso relativo
Orci: sede dei morti
Nota di malinconia molto profonda;invito a godere la vita ma C.sempre convinto che tutto vada verso la distruzione
Vivamus/amemus. cong esortativo
quindi nulla
soles:giorni
nox:sinonimo d morte perpetua:eterna
mille. numero indefinito
usque.rafforza il ritmo della enumerazione
malus:sostantivo
sciat:cong. basiorum:cong. partitivo
TANTI BACI,QUANTE LE ARENE DEL DESERTO E LE STELLE DEL CIELO
(endecasillabi faleci)
Mi chiedi quanti baci
tuoi, o Lesbia, siano sufficienti e d'avanzo
un numero grande quanto i granelli di sabbia
Libica che giacciono a Cirene ricca di laserpizio
tra l'oracolo di Giove l'infuocato
e il sacro sepolcro dell'antico Batto
o quante le molte stelle ,quando tace la notte
vedono gli amori furtivi degli uomini:
é sufficente e d'avanzo per il folle Catullo
che tu gli dia tanti baci
che nè i curiosi possano contare
ne il cattivo gettare il malocchio
IL SOGNO INFRANTO
(Coliambi(trimetri giambici scanzonti))
Povero Catullo, smettila di impazzire,
e ciò che vedi perduto,consideralo perduto
risplendettero un tempo x te giorni splendidi
quando andavi sempre dove ti conduceva la ragazza
amata da noi quanto nessuna sarà amerà mai
li allora avvenivano quei giochi d'amore
che tu volevi e che la ragazza non negava
risplendettero veramente x te candidi giorni
ma ora lei non ti vuole. anche tu,folle,non volere
e non continuare ad andare dietro a colei che fugge,ne vivi infelicemente
ma con mente ostinata sopporta,resisti
addio,ragazza,ora Catullo resiste
e non ti ricercherà ne ti implorerà contro tua volontà
ma tu soffrirai,quando non sarai richiesta da nessuna
disgraziata,guai a te! che vita t rimane!
Chi verrà ora da te?A chi sembrerai bella?
Chi ora amerai?di chi si dirà che tu sei?
Chi bacerai?a chi morderai le labbra?
Ma tu Catullo, ostinato resisti
VERANIO E' TORNATO!
(endecasillabi faleci)
O veranio, che precedi tutti tra
i miei 300 mila amici
sei arrivato a casa dai tuoi Penati
e dai tuoi concordi fratelli e dalla vecchia madre?
Sei venuto, o che notizia bella x me!
Ti rivedròsano e salvo e ti ascolterò raccontare
il luoghi,i fatti,i popoli della spagna,
come sei solito fare e stringendoti le braccia al collo
ti bacerò il volto giocondo e gli occhi
o Che cosa c'è di + lieto e di + felice di me tra tutti gli uomini
Tema:amore x Lesbia,follia x questo amore insaziabile
tuae:enjambemon
inter:in anastrofe aestosi.ipallage riferita a iovis invece che ad oraculum
infinitiva
consecutiva
desinas:cong.esortativo
C.parla all'alter ego

nec nolebat:litote
comando negativo
noli:imperativo
C. dedica una lode all'amico tornato dalla Spagna
Tema:amicizia
milibus trecentis:iperbole
accusativo d esclamazione
INVITO A PRANZO
(Endecasillabi faleci9
Farai un buon pranzo, mio Fabullo,presso s me
tra pochi giorni, se non t capiterà niente
se con te porterai una buona e grande
cena, con una splendida ragazza
e vino e sale e ogni sorta di allegria.
se porterai queste cose ,bello mio,
farai un buon pranzo: infatti il borsellino del tuo Catullo è pieno di ragnatele
ma riceverai da me un affetto sincero
O se qualche altra cosa v è di + soave e di + fine
infatti t darò un profumo che veneri e Amorini, donarono alla mia ragazza
quando tu annuserai ciò,chiederai agli dei che ti facciano ,O fabullo,tutto il naso
RITORNO A SIRMIONE
O sirmione,perla delle isole e delle penisole
tutte quelle che il duplice Nettuno bagna
nei limpidi lagni e nel vasto mare,
Quanto volentieri e quanto lieto torno a vederti
A stento vedendo a me stesso di aver lasciato Latinia
e i campi della Vitinia e d vederti al sicuro
O che cosa v è di + felice delle preoccupazioni lasciate
quando la mente depone il carico e stanchi x la fatica
dei viaggi veniamo al nostro focolare
e riposiamo nel letto desiderato?
questa è l'unica cosa che conta in cambio di tante fatiche
salve,O bella sirmione, e rallegrati x il padrone,
e rallegratevi anche vooi , o onde Etrusche del lago
ridete con tutti i sorrisi che avete in casa
FREMITO DI PRIMAVERA
(Endecasillabi faleci)
La primavera riporta i freschi tepori
ormai il furore del cielo all'equinozio
incomincia a placarsi x le piacevoli brezze dello Zefiro
Si lascino, O Catullo, i campi Frigi
e la campagna feconda della torrida Nicia
Voliamo verso le famose città dell'asia
Già la mente ansiosa desidera vagare
già i piedi felici x la voglia riprendono vigore
O dolci compagnie d amici addio, che partiti
da un posto lontano insieme dalla patria
diverse e varie strade ora c riportano a casa
SULLA TOMBA DEL FRATELLO
Trasportato attraverso molti popoli e molti mari
giungo ,fratello, a queste tristi onoranze funebri
per donarti l'estremo dono d morte
x parlare invano con la tua cenere muta
poikè la sorte mi ha portato via proprio te
O misero fratello ingiustamente strappate a me
ora tuttavia intanto accogli queste cose,che sono state tramandate secondo l'antica tradizione dei padri
come triste dono per le esequie
molto bagnate di pianto
e in eterno, fratello,addio
non sine.litote
omnibus cachinnis. suono onomatopeico
Metonimia:

silescit:valore incoativo-> indico l'inizio di una azione
Composta in onore del fratello morto;senso d smarrimento verso la morte,affetto fraterno
dono:acc della xsona e abl.della cosa
manantia/multum:alliterazione
tristi munere:abl. d modo
ave atque vale:formula di saluto

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