Adelphoe (I Fratelli)

Materie:Scheda libro
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Data:16.01.2007
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Testo

Atti
Scene
Prima entrata dei personaggi
Presenza dei personaggi scena per scena
Monologhi
Pagine
Primo
I
Micione
Micione
Micione
2

II
Demea
Demea e Micione
Micione
3
Secondo
I
Sannione, Parmenone, Bacchide ed Eschino
Sannione, Eschino, Parmenone e Bacchide
Sannione
4

II
Siro
Siro e Sannione
2

III
Ctesifone
Siro e Ctesifone
1/2

IV

Eschino, Sannione, Siro e Ctesifone
2
Terzo
I
Sostrata e Cantara
Sostrata e Cantara
1/2

II
Geta
Geta, Sostrata e Cantara
3

III

Demea e Siro
Demea
4

IV
Egione e Panfile
Egione, Panfile, Geta e Demea
3

V

Egione
Egione
1/2
Quarto
I

Ctesifone e Siro
2

II

Ctesifone, Siro e Demea
3

III

Micione ed Egione
1

IV

Eschino
Eschino
1

V

Micione ed Eschino
Eschino
4

VI

Demea
Demea
1/2

VII

Micione e Demea
1
Quinto
I

Siro e Demea
1

II
Dromone
Dromone, Siro e Demea
1

III

Micione e Demea
2

IV

Demea
Demea
1

V

Siro e Demea
1/2

VI

Geta e Demea
1/2

VII

Eschino, Demea, Siro e Geta
1

VIII

Micione, Demea ed Eschino
3

IX

Siro, Demea, Micione ed Eschino
3

STRUTTURA

Fabula e intreccio

Fabula e intreccio non coincidono perché possiamo vedere i primi due atti come una sorta di antefatto, in assenza di un prologo informativo.

Cambi di scena

Nel primo atto vi sono due cambi di cena, si passa dal monologo di Micione alla presenza di Micione affiancato da Demea; nel secondo atto sono presenti tre cambio di scena, passando dal monologo di Sannione all’entrata in scena di gran parte dei personaggi. Nel terzo atto con quattro cambi di scena vengono presentati i rimanenti personaggi e vengono eseguiti i monologhi di Demea ed Egione; nel quarto atto sei cambi di scena alternano i colloqui ai due monologhi di Eschino e a quello di Demea. Nel quinto e ultimo atto viene presentato l’ultimo personaggio, Dromone e viene un monologo da parte di Demea.
La grande varietà dei cambi di scena rende frenetico lo svolgersi dell’azione.

Struttura narratologica

La struttura tipica è rispettata anche se non c’è un vero e proprio prologo nella parte iniziale, ma i primi due atti fungono da anticipazione e presentazione dell’opera. La protasi è rappresentata sempre dal secondo atto poiché in esso vengono presentati quasi tutti i personaggi; l’epitasi è rappresentata dalle dicerie ed è alimentata dalla continua confusione. La catastrofe, essendo una commedia, è vista positivamente, con la decisione di Demea di essere più accondiscendente; la conclusione coincide con la “conversione” di Demea.

Prologo

Il prologo, espresso all’inizio dell’opera da un cantore, è in realtà la risposta di Terenzio stesso alle accuse di contaminatio che gli erano state rivolte, dunque ha funzione polemica.

PERSONAGGI

Micione: è il padre adottivo di Eschino; ha un sistema educativo tollerante e accondiscendente, basato sull’affetto, al contrario di Demea.
Demea: è il padre naturale di Eschino e Ctesifone; al contrario di Micione ha un sistema educativo rigido e punitivo.
Egione: parente di Panfila.
Eschino: figlio di Demea, adottato però da Micione; grazie ai metodi educativi comprensivi del padre adottivo, gode di una grande libertà.
Ctesifone: figlio di Demea, perciò fratello di Eschino ma, al contrario del fratello, è sottomesso ad una educazione più rigida e severa.
Sannione: un lenone la cui figura è contrapposta, in tutti gli aspetti, a quella di Egione.
Geta: servo di Sostrata.
Parmenone: servo di Micione.
Siro: servo di Micione.
Dromone: servo di Micione.
Sostrata: è una povera vedova, madre di Panfila.
Panfila: giovane amata da Eschino.
Cantara: nutrice di Panfila.
Bacchide: cortigiana.

Esempio