Ad familiares (raccomandazioni alla moglie e figli)

Materie:Appunti
Categoria:Latino
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Data:31.07.2001
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Testo

Io consegno lettere per voi meno spesso di quanto potrei, per il fatto che ogni momento della giornata è per me penoso allora quando o scrivo a voi o leggo le vostre lettere soffro di crisi di pianto impossibili da trattenere. E volesse il cielo che fossi meno desideroso di vivere! Certamente nulla o non molto di male avrei visto nella vita. Che se la sorte mi ha riservato qualche speranza di riappropriarmi un giorno di un po’ di serenità, ho sbagliato di meno; se queste sventure sono durevoli, io desidero veramente vedere te, vita mia, il prima possibile e morire tra le tue braccia poiché né gli, che tu hai onorato con grandissima devozione, né gli uomini, che io ho sempre servito, ci hanno ricompensati. Sono rimasto a Brindisi per tredici giorni presso M. Lenio Flacco, uomo eccezionale, che non ha tenuto in alcun conto il pericolo ( di perdere) i suoi beni e la sua stessa vita pur di salvarmi né si è lasciato distogliere dalla pena di un’ingiustissima legge dal compiere i doveri sacri dell’ospitalità e dell’amicizia. Voglia il cielo che a costui possa un giorno ricambiare la gratitudine! Ad ogni modo lo terrò sempre presente. Sono partito da Brindisi il 30 aprile; attraverso la macedonia sono diretto a Cizico. O me distrutto o me avvilito! Come potrei ora chiederti di venire, malata e sfinita nel corpo e nell’animo? Non dovrei chiedertelo? Dovrei dunque rimanere senza di te? Farò così credo. Se c’è la speranza di un nostro incontro rinsaldala e agevolane l’attuazione; se come credo tutto è finito in qualunque modo tu possa fai di venire da me.

Esempio