Tema sul volontariato

Materie:Tema
Categoria:Italiano
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Testo

Quest’estate è stata molto bella e piena di momenti indimenticabili che resteranno dentro di me trasformandosi in tanti ricordi, alcuni testimoni di momenti di divertimento e di gioia altri come momenti di sacrificio diventati per me lezioni di vita.
La mia parrocchia ogni estate organizza dei soggiorni in montagna nella nostra casa parrocchiale; quest’anno abbiamo impostato quella settimana sul tema del servizio verso gli altri e del volontariato.
Ogni giorno andavamo in centri che avevano bisogno di aiuto come le case di riposo e le case diurne di assistenza ai disabili.
Inizialmente non ero molto entusiasta all’idea di fare volontariato in questo modo perché non mi sentivo adatta a svolgere questo incarico, ma poi mi sono accorta che non era un sacrificio, ma un’occasione di cui dovevo approfittare per mettermi al servizio di persone più sfortunate di me a cui anche un sorriso può rendere migliore e rasserenare la loro vita, a volte vuota.
Nella casa di riposo abbiamo imparato a relazionarci con gli anziani in un modo molto semplice, abbiamo capito che hanno solamente bisogno di sentire che qualcuno si interessa a loro, di vedere persone attive e gioiose pronte ad ascoltare i loro ricordi di una vita ormai passata.
Ci sono stati momenti molto difficili perché vedere chiaramente la sofferenza di queste persone molto malate rende difficile mantenere un atteggiamento sereno e spensierato, quello necessario per donare un po’ di gioia.
Ascoltarli, stargli vicino, cantare con loro, fargli compagnia o semplicemente fare sentire la nostra presenza rendeva queste persone diverse, migliori e mi ha fatto capire che c’è tanta gente sfortunata che vive in una vita di dolore e sofferenza e comprendere che con poco potevo farli sentire importanti e amati. La gioia più grande per me era vedere come mi dimostravano la loro gratitudine per avergli fatto compagnia, a volte semplicemente con un gesto affettuoso altre con oggetti fatti da loro.
Nel centro di assistenza diurno per disabili è stato più difficile ambientarsi perché ci si trovava a rapportarsi con adulti di cinquanta o sessant’anni che ragionavano come bambini.
Queste persone sono molto difficili da trattare perché hanno talmente bisogno d’affetto che a volte non ti lascerebbero staccarsi da loro neanche per un attimo. In queste occasioni ho trovato molta difficoltà a tenere un atteggiamento sereno perché mi sentivo toccata dentro e molto commossa.
Al termine della settimana siamo andati nei vari centri per salutare tutte le persone con cui avevamo trascorso quei giorni e iniziato a instaurare un rapporto d’affetto; è stato difficile vedere come reagivano al nostro saluto sembrava si sentissero abbandonati e non volevano più lasciarci andare.
Questa esperienza mi è stata veramente molto utile, anche se di certo non posso dire sia stata facile da affrontare, con tutti i momenti in cui non sapevo come comportarmi e come affrontare le situazioni che mi si presentavano.
Nonostante tutto da quei giorni ho capito tante cose e sono maturata, ho capito i veri valori della vita e che non bisogna mai dare niente per scontato e aiutare sempre il nostro prossimo ricavandone, com’è successo a me, pura gioia e serenità.

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