Romanticismo europeo e italiano

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

Voto:

2 (2)
Download:1721
Data:14.12.2005
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
romanticismo-europeo-italiano_1.zip (Dimensione: 5.8 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_romanticismo-europeo-e-italiano.doc     31 Kb


Testo

Il Romanticismo tedesco
la Germania può essere definita la patria del romanticismo perché fu una delle prime a mettere a fuoco caratteri di cultura romantica. La data di inizio si ha con la nascita della rivista “Athenaeum” (inizi ‘800, Jena).
Questa rivista rappresentava uno dei centri propulsori delle nuove idee, e infatti intorno ad essa si stringe un gruppo di intellettuali detto “il gruppo di Jena”, il quale vede anche personaggi come Gothe e Schiller, non definibili veri romantici. Gli intellettuali del gruppo erano di idee politiche moderate ed erano influenzati molto dalla filosofia, che inquadravano anche il loro modo di percepire l’arte: la poesia possiede la caratteristica di far accettare la verità profonda delle cose.
Il più grande poeta del romanticismo tedesco è Novalis, il quale introduce il discorso dell’Assoluto Spirituale, contenuto in ogni cosa materiale e portatore di un messaggio, che il poeta ha il compito di decifrare. Il poeta quindi prende un ruolo magico all’intento del romanticismo tedesco, che lo vede ricercatore dell’infinito nel mondo materiale e la poesia porta con se il senso dell’aldilà delle cose.
Punti fondamentali sono la misticità, l’infinito e la ricerca dell’assoluto.
II fase del Romanticismo tedesco
Dopo i primi anni dell’800 si crea un nuovo e diverso gruppo di intellettuali che formarono la seconda fase del romanticismo tedesco.
Era detta “scuola di Heidelberg”, e andava contro il misticismo del gruppo di Jena che venne sostituito con un misticismo più vicino alla natura e all’uomo, con caratteristiche fantastiche che esplorano la natura e l’uomo senza quei caratteri spirituali che fondavano le idee degli jenesi.
Grande passo importante fu la divulgazione del concetto di letteratura e poesia come patrimonio collettivo e il poeta si incaricava di cercare la voce del popolo nei canti, nelle fiabe (fratelli Grimm), ecc…
Il Romanticismo inglese
I romantici inglesi vengono divisi in tre generazioni:
1. uniche fonti di ispirazione abbiamo la natura e l’io, il poeta non imita la natura ma la decifra facendola capire anche al lettore con immagini e visioni interiori; l’immaginazione è molto importante perché si esprime in un linguaggio semplice. Qui in poeta tende all’isolamento. (Coleridge, Wordsworth).
2. si tende alla chiusura del poeta e alla separazione con la società, ma questa forma si apre anche con un rifiuto. Il ribellismo e l’ironia caratterizzano le opere che hanno due facce, una d’impatto e l’altra riflessiva. (Shelley, Byron, Keats)
3. caratterizzata dal periodo della regina Vittoria, e la poesia è proprio all’interno di questo mondo vittoriale. (Tennyson, Eliot).
Il Romanticismo francese
Arriva tardi, infatti il romanticismo era al pieno del suo sviluppo, ma qui in Francia giunge con la Prefazione di Victor Hugo alla tragedia Cromwell (1827). E’ il romanticismo del sentimento quello francese, ma anche della realtà dato che il poeta non si limita ad esplorare la sua anima ma vuole osservare come il mondo produce effetti nel suo io.
(Madame de Stael, Constant).
Il Romanticismo italiano
La poesia risorgimentale in Italia è tutta romantica, con quale collegamento ai classici, ma di poco rilievo. Il romanticismo italiano è completamente diverso da quello europeo. Il poeta non è associale e titanico, ma è intellettuale in continuo confronto con il suo tempo, con la politica, con la società, e il suo scopo è quello di comunicare, farsi interpretare e portare dei miti in un’epoca cavalcata soprattutto dalla borghesia che poneva dei paletti di valori come la patria, la famiglia, ecc…
Il primo problema che si presentò fu quello del linguaggio, che occorreva che fosse rinnovato in senso moderno e popolare pur rimanendo dignitoso. I risultati si ebbero con l’unificazione romantica della lingua, la quale proiettata verso il basso produsse incongruenze tra parole popolari e dotte.
E’ comunque norma dividere il primo romanticismo dal secondo:
1. sviluppato tra il Congresso di Vienna e la fine della prima guerra d’indipendenza, e si vedono due generazioni di poeti: i “manzoniani” come Pellico, Grossi, Torti, ecc… gli altri sono i “patrioti”, Poerio, Mameli, Nievo, ecc…
2. sviluppato dal 1840 con esponenti Aleardi, Prati e Dall’Ongano.

Esempio