Riassunto del film "Il Codice Da Vinci"

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano
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Data:05.01.2007
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Testo

Una sera al Louvre di Parigi, il famoso curatore del museo, Jacques Saunière, venne aggredito da un monaco albino, disposto a tutto pur di farsi svelare il luogo in cui era custodita la “chiave di volta”; Saunière, che conosceva quel luogo meglio di chiunque altro, fece scattare l’allarme della sala staccando dalla parete un quadro per far sì che le grate di ferro poste sia all’entrata che all’uscita dell’atrio si abbassassero immediatamente, separandolo così dal suo inseguitore. Nonostante fosse minacciato con una pistola, il curatore riuscì ad imbrogliare l’albino rilevandogli una falsa ubicazione della chiave, già stabilita in precedenza con i suoi tre collaboratori. Dopo aver ottenuto l’informazione che desiderava, il monaco, Silas, gli sparò allo stomaco e se ne andò. Prima di morire però, Saunière lasciò delle scritte e dei numeri in codice e si mise nella posizione dell’uomo Vitruviano sul pavimento, nudo, e con una stella disegnata sul petto.
Nel frattempo, Robert Langdon, famoso studioso di simbologia e arte religiosa e professore all’università di Harvard, in America, stava dando a Parigi una conferenza riguardante la sua materia. Al termine venne avvicinato da un agente della polizia giudiziaria francese che gli mostrò una foto di Saunière morto e lo “invitò” a seguirlo; arrivati al museo del Louvre, Langdon incontrò Bezu Fache, capitano della polizia. Inizialmente lo studioso non riuscì a capire il motivo della sua convocazione sulla scena di un delitto, se non per interpretare i simboli che Saunière aveva lasciato intorno al suo corpo; ma con l’arrivo di Sophie Neveu, crittologa e nipote del curatore, capì di essere il principale sospettato per via della frase lasciata dalla vittima “ps trova Robert Langdon”. Con uno stratagemma Robert e Sophie riuscirono a scappare dal museo, ma questo solo dopo aver ritrovato la chiave di una cassetta di sicurezza lasciata dal nonno dietro un dipinto. Rintracciarono l’indirizzo della banca inciso sulla chiave ritrovata dove, anche grazie ai numeri scritti da Saunière in punto di morte (che all’apparenza sembravano senza logica ma in realtà indicavano la sequenza di Fibonacci messi in ordine sparso), riuscirono ad impossessarsi del contenuto della cassetta, ovvero un cryptex*, ricostruito dal curatore. Sia l’impugnatura della chiave a forma di giglio, sia la scatoletta di legno in cui era contenuto il cryptex, portarono Langdon a pensare al Priorato Di Sion (una setta il cui unico scopo era riuscire a proteggere un importantissimo segreto: il Santo Graal). Per avere più informazioni riguardanti il Priorato, Robert decise di rivolgersi ad un amico inglese abitante proprio lì a Parigi, e più precisamente a Chateau Villette: sir Leigh Teabing, uno studioso del Graal, il quale aiutò i due a capirne la vicenda, ma soprattutto che cosa era, o meglio, chi era. Spiegò quindi che il Graal altri non era che Maria Maddalena, moglie di Gesù, dalla quale ebbe anche una figlia; la discendenza di Cristo e Maddalena si sarebbe poi prolungata, in incognito, lungo la storia, attraverso la dinastia dei Merovingi. Disse anche che il Priorato Di Sion era costituito dal Gran Maestro e dai suoi tre collaboratori, che custodivano anche a scapito della vita il segreto del Graal; tra i suoi adepti figuravano personaggi del rango di Leonardo Da Vinci, Newton, Hugo, e per ultimo Jacques Saunière. Langdon intuì che la stessa Sophie era destinata a diventare un membro del Priorato, poiché il nonno l’aveva iniziata ad un particolare addestramento fin da bambina. Irruppe nella villa Silas, l’assassino del curatore del Louvre, che, dopo aver seguito invano l’indicazione datagli sul luogo in cui si sarebbe dovuta trovare la chiave di volta, era convinto che Robert e Sophie fossero a conoscenza del suo vero nascondiglio. Dopo uno scontro, i tre riuscirono ad imbavagliare e a legare Silas: scoprirono che portava il cilicio, uno strumento di auto-punizione e purificazione corporea utilizzata dall’Opus Dei (associazione di cattolici che avrebbe ricevuto storicamente il compito di difendere il potere del Papa). Silas agiva per conto di un misterioso “Maestro”, che lo spinse a commettere una serie di omicidi promettendo in cambio di aiutare la Chiesa contro la minaccia del segreto del Priorato Di Sion che se rivelato avrebbe distrutto le fondamenta stesse del cristianesimo. Sir Teabing si offrì di aiutare Langdon e Sophie portandoli a proseguire le loro ricerche fino in Inghilterra sul suo aereo privato con il suo maggiordomo Rémy e Silas. Durante il volo trovarono un ulteriore enigma da risolvere nascosto sotto un intarsio nella scatoletta di legno in cui era contenuto il cryptex, che li portò verso Temple Church. Mentre si trovavano nella chiesa, Teabing venne rapito da Rémy e Silas, diventati complici. Dovendo rinunciare all’aiuto dell’amico, Sophie e Langdon furono costretti a contare sulle proprie forze, e grazie ad una ricerca svolta con il cellulare di un ragazzo, capirono che si erano diretti verso il luogo sbagliato; cambiarono immediatamente destinazione per Westminster Abbey alla ricerca della tomba di Newton. Lì, li raggiunse il Maestro dell’Opus Dei: con immenso stupore di entrambi si ritrovarono davanti Teabing che, dopo aver ucciso Rémy, si diresse da loro al solo scopo di impossessarsi del criptex e di trovare il Graal. Con astuzia, Langdon, che nel frattempo era riuscito ad aprire il criptex nascondendo la pergamena ritrovata al suo interno, lo lanciò, così che Teabing si buttò per non lasciarlo cadere a terra, disarmandosi. Fu arrestato poco dopo dalla polizia, che, raggiunto anche Silas che si era rifugiato in una sede dell’Opus Dei, venne accidentalmente ucciso. Tuttavia il mistero del Santo Graal non era ancora stato svelato, così Langdon e Sophie si diressero verso il luogo indicato dal foglio lasciato da Saunière, ovvero presso la cattedrale Rosslyn. Scesi nei sotterranei, trovarono il luogo in cui avrebbe dovuto essere riposto il sarcofago di Maria Maddalena, recentemente spostato, ed una serie di documenti che dimostrarono la vera identità di Sophie Neveu. Lei altri non era che una lontana discendente della famiglia reale dei Merovingi, e quindi di Gesù Cristo; Jaques Saunière non era suo nonno, ma, come avevano scoperto, il Gran Maestro incaricato di proteggerla. Mentre i due esaminavano i documenti, nella cattedrale giunsero gli altri membri del Priorato e la nonna di Sophie, che successivamente riabbracciò.
Una sera Langdon, ritornato nella sua camera d’albergo a Parigi, ebbe un’illuminazione riguardo al luogo in cui poteva essere nascosta Maria Maddalena; camminando per la città, giunse sopra la piramide di vetro capovolta del Louvre, e rievocando l’ultimo indizio lasciato da Saunière, si inginocchiò capendo di trovarsi sopra il luogo esatto.
* Famoso progetto di Leonardo Da Vinci, è un cilindro formato da cinque dischi di marmo con incise le lettere dell'alfabeto di modo che, ruotandoli, si possano formare parole di cinque lettere. Il cryptex funziona come un lucchetto a combinazione: se i dischi formano la parola corretta, delle tacche interne ai dischi si allineano, permettendo al cilindro di aprirsi. All'interno del cilindro possono essere contenute informazioni segrete, scritte su una sottile pergamena avvolta attorno ad una fiala di aceto: se si tenta di aprire il cryptex con la forza, la fiala si rompe e l'aceto corrode la pergamena prima che possa essere letta.

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