Preludio, Emilio Praga

Materie:Altro
Categoria:Italiano

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Testo

Preludio

Parafrasi:

V1;4.
Noi siamo gli eredi della generazione che ci ha preceduto;
le aquile nel periodo della muta, volano senza meta, stupiti, affamati,
per il tormento della volontà divina.

V5;8.
L’arca dell’alleanza dove Mosè ripose le tavole della legge,
L’uomo sta tornando a adorare il vitello d’oro,
e invano viene atteso il ritorno di Mosè dalla cima del monte Sinai;

V8;12.
Viene atteso invano dalla civiltà cristiana, e invano la vergine spossata,
che per venti secoli si ispirò ai valori religiosi,
Continua a stare aggrappata al lenzuolo
in cui fu avvolto Cristo morto.

V13;16.
Manzoni che adora l’Italia,
autorevole e profondamente intento nei suoi religiosi pensieri,
può anche morire, così come Cristo è tornato a morire, è giunta l’ora degli avversari del cristianesimo.

V17;20.
O nemico lettore, io canto l’insoddisfazione,
Che è il prodotto della perdita di ogni fede e certezza,
che da essai è dominato e tormentato,
la noia è il tuo cielo e il tuo fango.

V21;24.
Canto le preghiere del martire ma anche le offese al sentimento religioso,
canto i sette peccati capitali che stanno inginocchiati nel cuore del poeta.

V25;28.
Canto le sensazioni intense dell’immergersi dell’immaginazione nel cielo,
le celesti esaltazioni dell’ideale e i loro miseri cedimenti…
Non disprezzarmi, fratello, se qualche volta con un suono indistinto piango.

V29;32.
Giacchè il mio tormento interiore mi trascina nella mia degradazione,
odio le finzioni che abbelliscono e falsificano il pensiero, anche se canto una misero componimento lirico, ma racconto cose vere.

Metro:strofe di 4 versi, i primi tre endecasillabi, l’ultimo alternatamene settenario o quinario. Rime:ABAb.

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