Michele Strogoff

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

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Data:24.04.2007
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Testo

Michele Strogoff è senza dubbio il più bel romanzo di Giulio Verne, almeno il più conosciuto, il più celebre e probabilmente il più famoso.
Con grandi voli letterari di cui ha il segreto, l'autore ci conduce nella Russia zarista e da vita immediatamente a un personaggio pieno di colore, dipingendo, evitando le caricature tradizionali, una personalità forte e rappresentativa di una nazione che lo è altrettanto.
Michele Strogoff è la corporatura atletica e la forza tranquilla non sprovvista d'intelligenza né di sentimenti, un essere fatto di corpo e di cuore, ma giudicate piuttosto dalla descrizione che segue:
"Personaggio e riassunto di Michele Strogoff "

Russo, 30 anni.Ufficiale
Strogoff è un superbo esemplare di razza caucasica:… di taglia alta, vigoroso,spalle larghe, largo di petto (…) bello e solido ragazzo, ben piazzato…", dall'andatura disinvolta,, fornito di una perfetta sicurezza di movimenti. Una testa grande, larga di fronte con un'abbondante capigliatura crespa, occhi blu scuro,"…con uno sguardo dritto, franco, impassibile…", i muscoli delle sopracciglia leggermente contratti. Il naso è potente, largo di narici e sovrasta una bocca simmetrica con le labbra leggermente sporgenti. Grande resistenza e senso di un'estrema finezza.

Uomo di temperamento determinato, pronto alla decisione, possiede " quel coraggio senza collera degli eroi" e una fiducia di sé incrollabile. La sua intelligenza, la sua tenacia nel compimento d'una missione fanno di lui un esecutore di ordini ideale. Sobrio di gesti e di parole, egli sa unire con gioia audacia, sangue freddo e prudenza. Dinanzi al pericolo la sua presenza di spirito poco comune fa scattare riflessi fulminei.

Nato a Omsk, in Siberia, Michele fu allevato con durezza: all'età di 11 anni accompagnava suo padre nella caccia e a 14 anni ucciderà, e spellerà, il suo primo orso. Così egli diventa un uomo di ferro, capace di sopportare le privazioni e di sopravvivere in un ambiente particolarmente ostile.
Entrato in seguito nel corpo dei corrieri dello zar, il giovane si distinse al seguito di missioni delicate e accesse al grado di capitano. Si comprende allora perché il sovrano in persona gli assegna il compito di trasmettere un messaggio al granduca, in guarnigione a Irkouts a cinquemilacinquecento chilometri da Mosca.

L'ufficiale organizza metodicamente la sua spedizione: viaggia sotto l'identità di un mercante per ingannare gli invasori tartari e, soprattutto, il rinnegato Ivan Ogareff, passato al nemico. Durante la prima parte del tragitto Michele si interessa di Nadia Fédor,una giovane fanciulla che fa il suo medesimo percorso e, al fine di permetterle di attraversare le regioni interdette, la fa passare per sua sorella. In circostanze drammatiche egli viene pure in aiuto di due giornalisti:Blount et Jovilet.

Malgrado la sua abilità il corriere dello zar finisce per cadere nelle mani dei Tartari; non identificato da Ogareff e disperso in mezzo a centinaia di prigionieri passerebbe inosservato se sua madre Marta non facesse parte del convoglio. Colto da un'idea diabolica Ogareff ordina di infliggere il supplizio del..(knout) alla vecchia donna. Avendo la meglio l'amor filiale per un breve istante sul senso del dovere, Strogoff si tradisce con un gesto inconsiderato e il messaggio destinato al granduca gli è tolto. Poco dopo il khan ordina a al suo attendente di passare davanti agli occhi del prigioniero una spada infuocata.

Libero, ma cieco, l'infelice pertanto decide di continuare la sua strada. Guidato da Nadia cammina attraverso la steppa sostenuta da un unico pensiero: tentare di arrivare a Irkoutsk prima di Ogareff e denunciare al granduca il complotto che deve consegnare la città alle orde asiatiche.
Vi perviene dopo aver superato mille difficoltà , ma il traditore, che si fa passare per lui, è già nella piazza. L'ufficiale si trova faccia a faccia con Ogareff e, cosa incredibile, lo affronta in combattimento da solo e lo uccide, poi svela al granduca la macchinazione del rinnegato.

Il seguito degli avvenimenti rivelerà che Michele non era mai diventato cieco perché " lo strato di vapore formato dalle sue lacrime, interponendosi tra la spada ardente e le sue pupille, era stato sufficiente ad annullare l'azione del calore" Ad eccezione di sua madre, messa al corrente della cosa, egli aveva preferito conservare il silenzio al fine di scoprire le eventuali spie.

Dopo i fatti dei Tartari il capitano Strogoff sposerà Nadia Fèdor.Per ricompensa della sua devozione lo zar lo legherà in modo speciale alla sua persona e gli consegnerà la Croce di San Giorgio.
F i n e

CaravElisa, le parole in corsivo non sono riuscito a tradurle, ma se ne intuisce il significato.Ciao!Spero di aver fatto discretamente i compiti.

Esempio