La scienza: utile o dannosa?

Materie:Altro
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Testo

SAGGIO BREVE SULLA SCIENZA

TITOLO: la scienza: utile o dannosa?
DESTINAZIONE: giornale divulgativo

La scienza ci da gli strumenti necessari per conoscere la natura. Sebbene sia una cosa positiva, c’è da dire che queste conoscenze si sono basate su paure e sospetti. Infatti la scoperta scientifica pur producendo effetti sociali positivi, può comportare conseguenze catastrofiche e imprevedibili.
“Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano. È ben debole se non giunge a riconoscerlo”. Con questo bellissimo passo di Blaise Pascal si potrebbe risolvere qualsiasi tipo di dubbio o paura dello scienziato: le scoperte non sono proprie dello scienziato, ma di tutta l’umanità, e gli uomini devono essere in grado di utilizzarle nel migliore dei modi. A questo proposito Rita Levi Montalcini afferma “gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni politiche”. Pascal e Einstein, invece, riconoscono i loro limiti e sanno di essere solo uno “strumento” per il mondo e che le loro scoperte devono essere usate per il bene della collettività. Al giorno d’oggi purtroppo le ricerche sono orientate perlopiù su attività rischiose, che potrebbero comportare effetti negativi; un esempio è la clonazione, tecnica di modificazione genetica delle cellule staminali destinati per fini curativi. Non possiamo essere sicuri che gli scopi siano solamente terapeutici, ma si potrebbe arrivare ad una vera e propria clonazione di un essere umano, dimenticando così che gli uomini non si creano in laboratorio, con cause disastrose. Quindi si può affermare che il compito dello scienziato è delicato e genera molte paure, perché l’uomo non può pretendere di dominare la natura.

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