La microcriminalità giovanile: logica dell'emarginazione o diseducazione, noia o mancanza di valori?

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Testo

TEMA DI COMPITO

La microcriminalità giovanile: logica dell’emarginazione o diseducazione, noia o mancanza di valori?

Oggigiorno assistiamo ad un enorme aumento della
microcriminalità giovanile talvolta difficile da spiegare:
emarginazione, diseducazione, noia o mancanza di valori?
Anche prendendo in considerazione i singoli casi, si
trova una serie di cause che collegate, portano i ragazzi
a scegliere strade sbagliate: come la crisi della conviven-
za familiare, l’insicurezza circa il futuro e la mancanza di
prospettive, la crisi antropologica legata alla distribuzione
di alcuni valori e alla mancanza di valori sostitutivi, l’attitu-
dine a risolvere farmacologicamente problemi e conflitti, la
perdita della funzione educativa delle famiglie, la crescen-
te povertà…
E’ impressionante il numero sempre più alto di giovani che
scelgono la via della criminalità (che comprende lo spaccio
di stupefacenti, il taccheggio, l’uso di droghe, rubare, ecc.),
i quali, nella società del progresso tecnologico, della liber-
tà incondizionata, della ricerca del consumo e del piacer
senza misura, manifestano la loro disaffezione alla vita, l’as-
senza di ideali, la paura di vivere; ma senza la prospettiva
di grandi valori la persona umana, specialmente nell’età
fragile della giovinezza, non può vivere e cerca la fuga
illusoria dal presente.
Quest’epoca dominata dal consumismo, dal materialismo,
dalla caccia al piacere, dalla lotta al nemico di classe, dal-
le rivendicazioni violente e dal disprezzo del sacrificio e
della vita ha portato ad un’eccessiva attenzione all’”io”, che
si è manifestata con un diffuso narcisismo, eliminando fra
i più giovani più fragili le pur carenti possibilità di vita rela-
zionale, di comunicazione umana, di rapporti fiduciosi e
amicali, sostegno necessario e insostituibile nel momento
della paura di perdere o di perdersi, nella sconfitta o nella
delusione, ma anche nella vita normale di ogni ragazzo.
Ci si sente soli, poveri, abbandonati, si ruba per guadagna-
re e spendere poi in fumo o droga, che a sua volta fa vive-
re piaceri effimeri e nocivi, si compiono violenze per prova-
re nuove emozioni, spinti dall’istinto forse naturale dell’uo-
mo, si perde il concetto di giusto o sbagliato, si perde se
stessi…
La mancanza di speranza, specialmente nel campo della
formazione umana dei giovani sereni e responsabili, sareb-
be una grave sconfitta anticipata, per una società orientata
verso un futuro migliore, come sembra a volte la nostra.

Esempio



  


  1. alessia

    sto cercando un tema sulla microcriminalità giovanile