L'uomo che curava con i fiori

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Data:14.10.2008
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Testo

L’UOMO CHE CURAVA CON I FIORI
DI FEDERICO AUDISIO DI SOMMA

“L’uomo che curava con i fiori” è la prima opera scritta da Federico Audisio di Somma (Piemme editore). L’autore nasce il 14 marzo 1955 a Torino, e qui, dopo il liceo classico, si laurea in medicina e chirurgia e si specializza. Sin dall’inizio alterna l’attività presso l’ospedale di Torino a quella di medico omeopata, che esercita tuttora. Nel 1997 decide di lasciare la carriera ospedaliera per dedicarsi alla scrittura.
“Da bambino, per mano a mia madre, incontrai in città una mendicante carica di fardelli. La donna sorrideva felice, porgendo ai passanti un giglio. Da allora ho ininterrottamente desiderato scoprire il prezioso segreto che racchiudono i fiori.” Questa frase è tratta da una delle pagine del diario del dottor Cesare Fenoglio, un medico che, nel dopoguerra, curava con i fiori, appunto. L’originalità del libro sta nel fatto che tutto è raccontato dal punto di vista di tre amici, un medico molto impegnato tra le visite, gli studi e la sua numerosa famiglia; un docente di storia dall’arte sempre attratto da tutte le novità; e un assicuratore un po’ playboy, scettico e molto pieno di sé. Questi tre amici intraprendono una ricerca quanto mai bizzarra, che li porterà sulle tracce del dottor Cesare Fenoglio. Quest’ultimo è un medico chirurgo che dopo aver intrapreso una brillante carriera come medico condotto, rinuncia a tutto per dedicarsi allo studio dei fiori e delle piante officinali nella cura delle malattie. Molti colleghi lo deridono per le sue scelte giudicate inopportune e l’Ordine dei Medici gli intima di sospendere le sue ricerche, ma Fenoglio, prosegue dritto per la sua strada.
All’interno del romanzo la vita di questo medico è presentata attraverso le testimonianze dei personaggi che lo hanno incontrato, che si susseguono una dopo l’altra e s’intrecciano con le storie private dei tre protagonisti.
Lo scrittore è molto descrittivo, sia per quanto riguarda i personaggi, sia per i luoghi con un talento inconsueto per un uomo di medicina. N’è un esempio questo stralcio: “Lo studio consiste di tre camere a piano rialzato in anonimo edificio che svetta quattro piani in mezzo a due bassi fabbricati industriali, di fronte ai binari che s’aprono a ventaglio per entrare in stazione, in quella zona di periferia del centro che tanto ricorda i quadri di Mario Sironi”. E per quanto riguarda i personaggi: “Eccentrico, il dottor Fagiolino indossa giacca a un sol petto di morbida vigogna color senape, dal gonfio taschino appare lo sbuffo d’un grazioso fazzoletto di seta a motivi kashmir su campo turchino, al collo gli è stretto un foulard rosso mattone che s’infila dentro la camicia blu elettrico, compresa in un rubicondo panciotto giallo canarino a quadri fucsia e cobalto.” Vi sono in ogni caso molti termini medici, botanici e biologici, alternati a parti scritte in stile colloquiale; a volte descrive azioni quotidiane o personaggi maldestri con termini scientifici, rendendole divertenti. Molti anche i riferimenti cinematografici, per esempio quando l’autore scrive: “Resto soprappensiero, in pausa tra il fogliame, nell’ovatta della musica regolata sui bassi prevalenti, cullato dal sax baritono e pigro di Jerry Mulligan.” E poche pagine più avanti: “Dall’impianto stereofonico sguscia Ornithology: il Passero s’angoscia e prende il volo, autentico Charlie Parker del 1949.”
In conclusione questo romanzo è molto piacevole da leggere perché l’autore ci presenta il mondo come qualcosa di favoloso da decifrare: un’esperienza che vale la pena di essere intrapresa. Il suo modo poetico di descrivere luoghi e persone, coinvolge il lettore a tal punto da non staccarsi dal libro fino alla conclusione dell’episodio. Il romanzo, inoltre, è reso interessante anche da citazioni di libri, dischi e film che immergono chi legge in un’atmosfera calma e rilassante.
Semplificando questo romanzo è perfetto per rilassarsi dopo cena o in una giornata piovosa, ampliando, in modo piacevole, le proprie conoscenze per quanto riguarda i fiori di Bach e la medicina in generale.

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