L'ue tra passato presente e futuro

Materie:Tema
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TEMA N°2: L’UNIONE EUROPEA TRA PASSATO,PRESENTE E FUTURO
L'Unione europea ha iniziato la sua storia negli anni cinquanta sotto il nome di "Comunità europee".Storicamente, le radici dell'Unione europea risalgono alla seconda guerra mondiale. L'idea dell'integrazione europea è nata per far sì che non si verificassero mai più massacri e distruzioni. Il primo a proporlo nel discorso del 9 maggio 1950 è stato il ministro degli Affari esteri francesi Robert Schuman. Tale data, che può essere considerata il "compleanno" dell'attuale UE, viene festeggiata ogni anno come la Festa dell'Europa. Inizialmente l’UE era composta da sei Stati membri: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. A questi si aggiunsero la Danimarca, l'Irlanda e il Regno Unito nel 1973, la Grecia nel 1981, la Spagna e il Portogallo nel 1986. La riunificazione della Germania nel 1990 ha determinato anche l'ingresso dei Länder della Germania orientale.
Nel 1992, un nuovo trattato ha conferito nuovi poteri e responsabilità alle istituzioni comunitarie e ha introdotto nuove forme di cooperazione tra i governi degli Stati membri, creando così l'Unione europea in quanto tale. L'UE si è ampliata nel 1995 per includere l'Austria, la Finlandia e la Svezia. L'allargamento del 2004 ha visto l'ingresso di Cipro, dell'Estonia, della Lettonia, della Lituania, di Malta, della Polonia, della Slovacchia, della Slovenia, della Repubblica ceca e dell'Ungheria. L'adesione di Bulgaria e Romania è attesa per il 2007. Anche la Turchia è un candidato.
Prima che un paese candidato possa aderire all'UE però, deve avere un sistema di governo stabile e democratico, oltre ad istituzioni che garantiscano lo stato di diritto e il rispetto dei diritti dell'uomo. Esso deve ugualmente avere un'economia di mercato funzionante e competitiva.
L'Unione europea (UE) è una famiglia di paesi europei democratici che si sono impegnati a lavorare insieme per la pace e la prosperità. Non è uno Stato che si propone di sostituire gli Stati esistenti, ma è qualcosa di più rispetto alle altre organizzazioni internazionali. L'UE è infatti qualcosa di unico. I suoi Stati membri hanno creato una serie di istituzioni comuni a cui delegano una parte della loro sovranità in modo che le decisioni su questioni specifiche di interesse comune possano essere prese democraticamente a livello europeo. Tale unione delle sovranità viene chiamata anche "integrazione europea". Sebbene notevolmente diversi, i paesi che costituiscono l'UE (i cosiddetti "Stati membri") si impegnano tutti in favore degli stessi valori fondamentali: la pace, la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani. Essi cercano di promuovere questi valori,di costruire e condividere la prosperità e di esercitare la loro influenza collettiva sulla scena mondiale attraverso un'azione comune.
Nei primi anni, la maggior parte della cooperazione tra i paesi dell'UE ha riguardato il commercio e l'economia; uno dei principali obiettivi dell'UE, infatti, è il progresso economico. Negli ultimi cinquant'anni, e specialmente a partire dagli anni ottanta, molto lavoro è stato compiuto per infrangere le barriere tra le economie nazionali dell'UE e creare un mercato unico, nel quale le merci, le persone, i capitali e i servizi potessero circolare liberamente. Il commercio tra i paesi dell'UE è notevolmente aumentato e, allo stesso tempo, l'UE è diventata un'importante potenza commerciale sulla scena mondiale. L'UE si occupa di molte altre questioni di primaria importanza per la nostra vita quotidiana come i diritti dei cittadini, la libertà, la sicurezza e la giustizia, la creazione di posti di lavoro, infatti l'occupazione è un'assoluta priorità per l'UE. Il suo scopo è quello di diventare, entro il 2010, l'economia più competitiva e più dinamica del mondo basata sulla conoscenza. Ciò significa creare sempre più posti di lavoro per i cittadini dell'UE e assicurare pari opportunità, cosicché chiunque voglia lavorare possa farlo.
Inoltre si occupa dello sviluppo regionale, della tutela dell’ambiente, di una globalizzazione al servizio di tutti. Per diventare più competitiva, pur restando una società equa e attenta ai bisogni dei suoi cittadini, infatti, occorre che l'UE offra a più persone nuovi e migliori posti di lavoro, insieme a nuove abilità. Il futuro promette bene, infatti, Con gli allargamenti del 2004-2007, l'Unione europea sta cogliendo un'opportunità veramente storica, riunificando un continente una volta diviso e creando un'Europa pacifica, stabile e democratica. Tali allargamenti daranno vita anche ad un mercato unico di circa mezzo miliardo di consumatori, con un eccellente potenziale per la crescita economica e un sempre maggiore sviluppo.
Ma la pace, la democrazia, la stabilità e lo sviluppo non devono fermarsi alle nuove frontiere dell'Unione. Ecco perché l'UE continuerà a costruire legami più stretti con i suoi vicini - Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova, Caucaso e regioni balcaniche, Medio Oriente e Nord Africa. Lavorando in maniera costruttiva con tutti questi paesi su questioni sia politiche che economiche e dando loro un facile accesso al mercato unico allargato, l'UE mira a diffondere prosperità, stabilità e progresso democratico in tutto il suo vicinato.
Riassumendo l'Unione europea ha assicurato mezzo secolo di stabilità, pace e prosperità. Nell'arco di cinquant'anni, l'Unione ha elevato il tenore di vita dei propri cittadini, portandolo a livelli mai raggiunti. Ha creato un mercato unico senza frontiere e una moneta unica, l'euro. È un'importante potenza economica, oltre che leader mondiale negli aiuti allo sviluppo. Il numero dei suoi Stati membri è aumentato, passando da 6 a 15; inoltre, si sono verificate nuove adesioni. L'Unione allargata a ventisette paesi avrà una popolazione di circa mezzo miliardo di persone.

Monica Biblioteca

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