L'amico ritrovato - Fred Uhlman

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano
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Data:19.04.2007
Numero di pagine:2
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Testo

Scheda libro
Titolo: L’ amico ritrovato
Autore: Fred Uhlman
Anno d’edizione: 1990
Casa editrice: Feltrinelli
La storia è ambientata nel 1932. Hans, figlio di un medico ebreo, non possiede nessun vero amico nella sua classe. Un giorno arriva a scuola un nuovo alunno: Konradin Hohenfels, un conte.
Durante i giorni successivi il nuovo arrivato sembra non voler stringere amicizia con i compagni. Un giorno Hans decide che deve diventare suo amico, e cerca di farsi notare a scuola in tutti i modi.
Finchè un giorno di marzo Hans scopre che il conte è un ragazzo timido come lui, e i due diventano amici inseparabili. Nei mesi successivi si divertono ad esplorare la natura, ignorando i contrasti di quel periodo tra nazisti e comunisti. Parlano di poesia, di arte, di religione e continuano a cercare di darsi delle risposte per ogni domanda.
Konradin si reca spesso a casa di Hans, ma lo invita alla propria solo quando i suoi genitori non ci sono. Infatti, la madre di Konradin odia gli ebrei, e al figlio non è permesso portare Hans in casa.
Intanto la città è invasa da svastiche e manifesti, e Hans riceve minacce per il suo credo.
Un giorno il pare di Hans comunica al figlio che ha deciso di mandarlo negli Stati Uniti, a New York, presso dei parenti fino a quando la situazione in Germania non si fosse placata. Inoltre gli spiega che sarebbe partito da solo perché i suoi genitori avevano deciso di restare in patria. Prima di partire, Hans riceve una lettera dal suo amico, che gli spiega che è dispiaciuto per la sua partenza, ma che ha fiducia in Hitler perché si sarebbe rilevato una speranza per la Germania
Da ormai trent’anni Hans vive in America, dove ha studiato legge e dove ha sposato una ragazza di Boston, dalla quale ha avuto un figlio. È ormai considerato da tutti un uomo di successo.
Lui però non si sente realizzato, perché non è riuscito a svolgere ciò che si era prefissato da ragazzo: scrivere un buon libro e un’ unica poesia.
Mentre ricordava alcuni degli episodi della sua infanzia, gli arrivò una lettera che conteneva una richiesta di fondi per un monumento ai caduti da parte dalla scuola da lui frequentata, accompagnata da un libretto che elencava tutti i nomi dei defunti. Inizialmente Hans era intenzionato a buttare la lettera perché aveva deciso di chiudere tutti i legami con il passato, ma infine si convinse a leggere l’ appello. Scorre tutti i nomi dei suoi compagni, dispiacendosi per alcuni e meno per altri.
Per ultimo cerca il nome del suo amico Konradin, scoprendo che è stato giustiziato per aver tentato di uccidere Hitler.
Commento:
È un libro breve ma intenso, il più bello dei libri che abbia letto sul nazismo.
Le ultime frasi mi hanno colpito maggiormente: Hans, indeciso fino all’ ultimo se guardare i nomi alla lettera H, si convince infine a guardare, scoprendo che Konradin alla fine si è pentito della propria scelta di seguire Hitler.
Capisco il protagonista quando, dopo l’ incidente dei vicini, si pone delle domande sull’ esistenza di un dio buono e giusto, e anzi mi sorprende che Hans non associ a questa teorica mancanza di “giustizia divina” il razzismo verso gli ebrei.

Esempio



  


  1. MANUELA

    da quel giorno fummo separabili