L'amico ritrovato

Materie:Scheda libro
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Testo

Fred Uhlman, L’amico Ritrovato, Milano,Giangiacomo Feltrinelli 2004
Ravy Profili II A Psico
Riassunto
Il libro narra la storia di due studenti sedicenni (che vivono entrambi a Stoccarda, in Germania) tra i quali, dopo essersi incontrati a scuola, nasce un'amicizia del cuore, un'intesa magica e perfetta. I due appartenevano a due classi sociali completamente diverse in quanto Hans Schwarz era un figlio di un medico ebreo, mentre Konradin von Hohenfels apparteneva a una famiglia dell'alta nobiltà. Ciò nonostante i due trovarono subito interessi comuni e nell'arco di breve tempo divennero amici inseparabili. Inizialmente sembrava che niente avrebbe potuto turbare la loro amicizia, poi però sorsero alcuni problemi: si scoprì che la famiglia di Konradin (lui compreso) era nazista in quanto si pensava che Hitler sarebbe stata l'unica persona in grado di salvare la Germania dalla crisi economica che stava attraversando. Konradin comunque non emarginava Hans pur sapendo che era ebreo. Ma questa fu solo una delle difficoltà che portarono poi successivamente alla rottura dell'amicizia. Infatti, era il 1933 e in quel periodo in Germania si era affermato il nazismo. Perciò Hans iniziò a essere emarginato anche a scuola e ormai la vita non era felice per lui. Solo Konradin gli stava vicino ma ormai anche lui non poteva più farsi vedere con Hans per paura di essere emarginato a sua volta. Così i genitori di Hans decisero che per lui sarebbe stato meglio se per un breve arco di tempo si fosse trasferito a New York da dei parenti. Hans dovette accettare, pur controvoglia, questa decisione e si trasferì. Diventò un uomo di successo e molto ricco: un giorno addirittura la sua ex-scuola gli scrisse chiedendogli un contributo economico per la sua ristrutturazione. Allegata alla richiesta vi era l'elenco degli allievi della scuola caduti in guerra. Dopo una lunga esitazione Hans decise di controllare chi della sua classe fosse rimasto in vita e scoprì che la maggior parte dei suoi compagni era morta: notò (senza rattristarsi affatto) che i due compagni che più lo emarginavano erano morti ma soprattutto lesse che Konradin era stato giustiziato in quanto appartenente a un complotto per uccidere Hitler in questo modo si rese conto di aver ritrovato un amico che in realtà non aveva mai perso.
Tempo
La storia ha inizio nel febbraio del 1932 ed ha termine circa trent’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Vi sono riferimenti al tempo per quanto riguarda gli anni, i mesi, i giorni, le ore e il periodo (nazismo); la vicenda si svolge in trent’anni circa.
Spazio
La storia si svolge per la maggior parte di essa in Germania, mentre al suo termine è ambientata in America. L’autore fa minuziose descrizioni da cui traspare l’amore e la gioia che egli provava nell’osservare la propria patria e nel viverci. Stoccarda, la città in cui è vissuto, è circondata dai colli azzurrini di Svevia, coperti di vigneti e abbelliti da numerosi castelli, ed è vicina alla foresta nera, odorosa di resina, muschio e funghi entro la quale scorrono fiumi ricchi di guizzanti trote.
Spazio Nel Particolare
La storia si svolge a Stoccarda. La scuola si presenta fredda e inospitale e comunque non è descritta attentamente. Viene invece dato parecchio rilievo alla descrizione delle case ma soprattutto delle camere dei due amici: la camera di Hans era al secondo piano della casa della famiglia ed era stata arredata come lui stesso aveva deciso. Alle pareti erano appese alcune riproduzioni di quadri famosi e qualcuna di stampe giapponesi. Negli scaffali vi erano parecchi libri, tutti degli autori tedeschi più noti (Goethe, Schiller, ecc.) fatta eccezione per una raccolta di opere francesi. In un angolo della stanza c'era una vetrina contenente le sue collezioni: monete, coralli e pietre preziose. La camera di Konradin non è descritta ma compare una descrizione abbastanza dettagliata della sua casa: appena entrati vi è una grande anticamera. Da qui si procede poi salendo per una scala di quercia. Dopo aver attraversato un lungo corridoio, infine si giunge alla camera di Konradin. Alle pareti di tutta la casa erano appesi quadri e fotografie di ufficiali famosi.
Personaggi
PERSONAGGI PRINCIPALI : Hans e Konradin.
PERSONAGGI SECONDARI : I genitori di Hans e quelli di Konradin.
PERSONAGGI DI SFONDO : I signori Bauer e i loro tre figli, Herr Pompetzki (il nuovo professore di storia).
HANS SCHWARTZ: è un ragazzo sedicenne proveniente da una famiglia benestante, che frequenta il liceo “Karl Alexander Gymnasium” di Stoccarda. È un ragazzo timido e riservato che non ha amici prima dell’arrivo di Konradin. Era abituato a stare con i compagni di classe, ma un po’ forzatamente. Con Konradin invece trova la sicurezza che aveva cercato perchè assieme possono parlare dei loro segreti, su argomenti che coinvolgono la vita di ogni giorno, dai più banali a quelli invece più spinti. Hans è figlio di un medico ebreo, nipote e bisnipote di rabbini e discendente da una famiglia di piccoli commercianti e mercanti di bestiame.
KONRADIN : nato nel Wurttemberg il 19 gennaio 1916, anch’esso sedici anni, discendente dell’illustrissima stirpe degli Hohenfels (una grande famiglia dell’aristocrazia tedesca), è, al contrario di Hans, un ragazzo dal portamento pieno di sicurezza, dall’aria aristocratica e raffinata, con molta eleganza nel vestire e, anch’egli, con un forte sentimento dell’amicizia.
BAUER : i vicini di casa di Hans. Non notevolmente presenti all’interno della storia ma ad un certo punto per lo stato d’animo dei due inseparabili amici.
HERR POMPETZKI : il nuovo professore di storia della classe del protagonista di notevole importanza, perché con la sua politica nazista e non tollerante fu “la goccia che fa traboccare il vaso”. Da quella circostanza in poi Hans interruppe gradualmente ogni contatto con la Germania e “i suoi abitanti”.
GENITORI DI HANS : Il padre è un famoso medico di origine ebraiche, orgoglioso del suo sangue tedesco, convinto che il nazismo fosse una malattia passeggera. È dunque ottimo medico, ma nel corso degli anni si era fatto conoscere anche come un ottimo soldato (era un ufficiale e ricevette la Croce di Ferro e la spada da ufficiale).
Sua madre invece veniva da Norimberga, dove era nato anche suo padre, avvocato.
Una volta alla settimana si trovava con le amiche, per la maggior parte mogli di medici, avvocati e banchieri (persone importanti dunque), andava all’Opera e a teatro.
GENITORI DI KONRADIN : La madre era una donna che odiava gli ebrei ed evitava qualsiasi contatto con loro. Forse il suo odio era nato dal fatto che proveniva da una importante famiglia polacca di origine reale che da tempo disprezzava quella gente. L’unico desiderio di suo padre invece, era quello di sentire grande il nome della sua dinastia, quella degli Hohenfels perché per lui non era importante la gente che gli stava intorno, se era ebrea o tedesca, povera o benestante.
Personaggi minori che occorre citare: il professor Herr Zimmermann, il professore di ginnastica noto come Max Muscolo e il direttore del liceo, il professor Klett. Da non scordare il “caviale della classe”, un gruppo di tre ragazzi, Reutter, Mùler e Frank, in classe con Hans che se ne stavano senpre in disparte con la certezza di lasciare, unici fra tutti, la loro impronta nel mondo.
Commento
È un libro seppur breve, molto intenso e molto bello che si dirama in un tempo relativamente breve, ma pieno di fatti che possono cambiare la vita di ognuno.
Due momenti mi hanno colpito maggiormente: il primo è stato l’episodio dei Bauer e dell’incredulità di Hans, perchè capisco la sofferenza di Hans nei confronti di quella povera famiglia, ormai rovinata per sempre del loro legame e su come affronta questa tragedia ipotizzando l’inesistenza di un dio buono e giusto.
Il secondo momento è quello del distacco dalle proprie origini per raggiungere la terra della speranza, e in quel caso è l’America. Li ho trovato saggia la decisione dei suoi genitori (quelli di Hans) che decisero di far partire il figlio per non rischiare guai peggiori con quella politica insulsa e infondata come quella del Nazismo. D’altronde Hans non sacrificava la propria esistenza perché aveva già chiuso ogni legame anche con quell’amico di nome Konradin, un’amicizia che doveva renderli inseparabili.
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