Isabel Allende: scheda del libro "Paula"

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

AUTORE: Isabel Allende
TITOLO: Paula
EDITORE: Feltrinelli
CASA EDITRICE: Feltrinelli
ANNO DI EDIZIONE: 2003

CONTESTO
Isabel Allende è nata a Lima il 2 Agosto del 1942 dal matrimonio tra Francisca Llona e Tomàs Allende, diplomatico cileno.
La vita della scrittrice è caratterizzata da continui cambiamenti di residenza, anche in altri stati, per necessità della famiglia o per sfuggire alla dittatura cilena, instauratasi dopo il Golpe. Così ella si trovò fin da piccola in diversi contesti, che la portarono a compiere nuove esperienze ed in lei si caratterizzò pian piano lo spirito di scrittrice, che tuttavia emergerà solo molti anni più tardi con la pubblicazione nel 1982 de La casa degli spiriti.
Le sue opere successive sono molte, alcune tra queste: D’amore e d’ombra, Il piano infinito, La figlia della fortuna e Ritratto in seppia.
Va preso in considerazione che Paula, l’opera presa in esame, è stata scritta dall’autrice durante il coma della figlia, che lei stessa ha curato fino alla sua morte.

TRAMA
La composizione ha una particolare struttura perché fabula ed intreccio si scambiano molto sovente. Semplificando la narrazione si possono ottenere dal racconto una storia principale ed una secondaria.
Nella storia principale si narrano i fatti che accadono dal dicembre del 1991 fino al 6 dicembre del 1992 intorno alla famiglia di Paula ed ai suoi parenti, ciò è scritto come un libro di memorie; il racconto secondario parla delle radici della famiglia da cui proviene Paula stessa: la scrittrice descrive ciò affinché la figlia possa conoscere il suo passato, se si dovesse svegliare dal coma senza memoria.
Ovviamente l’evento principale che caratterizza la stesura del libro è l’attacco improvviso di porfiria che contrae la figlia della scrittrice ed il successivo coma che peggiora la situazione, perciò gli episodi frequenti in cui la madre scrive di Paula o “dialoga” con lei sono maggiormente messi in evidenza rispetto al racconto. Tuttavia è presente anche in un’altra parte del testo un’accentuazione della storia: ciò avviene quando la scrittrice narra i fatti precedenti e successivi accaduti ai suoi parenti con carica politica nel colpo di stato cileno.
I fatti descritti, sia quelli presenti che quelli passati, sono realmente accaduti e come già detto il narratore è la scrittrice stessa.
Gli ambienti in cui si narra la storia principale sono l’ospedale di Madrid e la casa in California a San Rafael.
I paesi in cui si raccontano le vicende passate sono: Cile, Argentina, Bolivia, Belgio, Spagna, Libano, Svizzera, Venezuela e California.
La storia ha come situazione iniziale la malattia della figlia di Isabel che nel suo complesso peggiora, portandola prima al coma e poi alla morte; il tutto è accompagnato da racconti della madre che riguardano le radici della sua famiglia.

PERSONAGGI:
-PRINCIPALI
Augustìn Llona Moreira è il nonno di Isabel Allende, quest’ultima lo chiama affettuosamente Tata e tra loro esiste una particolare sintonia. Il “Tata” è una persona saggia con un’integerrima mentalità che non esprime spesso i suoi pensieri e non si oppone alla volontà degli altri, tuttavia se chiamato in causa riesce a dare sempre i consigli più adatti alla situazione. Augustìn muore molto vecchio e lascia i suoi cari quando Isabel ha già dei figli. Dal matrimonio tra il “Tata” e Isabel Barros Moreira nasce la figlia Francisca Llona Moreira ed altri fratelli tra cui Pablo. La famiglia vive in una grande casa in Cile a Santiago.
Isabel Barros viene nominata la “Memé” dalla nipotina sua omonima. La “Memé” muore abbastanza presto e lascia vedovo suo marito per molti anni. La scrittrice dice che ancora oggi per le sue opere prende ispirazione dal fantasma di sua nonna, che viene a trovarla di notte.
Margara,
Francisca Llona Moreira si innamora molto giovane di Tomàs Allende ma non lo sposa ed ha una figlia da lui, tuttavia dopo un po’ di tempo la madre è costretta a crescere da sola la bambina, vista la fuga del marito che scompare senza dare più notizie di sè. Dopo qualche anno Francisca ritrova l’amore e si sposa con Ramon Huidobro, nominato semplicemente zio Ramon, con la quale gira il mondo nelle diverse ambasciate, ella vive tuttora con suo marito.
Ramon Huidobro è un diplomatico cileno che una volta sposatosi risulta un uomo molto bravo agli occhi della figliastra Isabel, perché dotato di una dialettica incredibile ed anche perché in grado di saper mantenere una famiglia. Egli vive ora in sud America con la moglie.
Isabel Allende, figlia di Francisca e Tomàs, nonché scrittrice dell’opera, vive da bambina in Cile nella casa dei nonni per qualche anno, dopodiché viaggia anch’ella con la famiglia in giro per il mondo, visitando molti paesi, tra cui Libano, Belgio e Svizzera. Da adulta, per molti anni, vive facendo un po’ di tutto, dalla giornalista alla segretaria della Fao.
In questo periodo si sposa con Michael Frias e vive sempre in Cile. Durante la dittatura decide di andarsene a vivere in Venezuela con la famiglia, per vivere meglio. Qui si accorge di avere una vocazione da scrittrice e questa scoperta coincide purtroppo con la crisi del matrimonio. Dopo essere scappata in Spagna per un breve innamoramento, ritorna dal marito ma decide di separarsi.
Nonostante ciò riesce ad innamorarsi ancora di Willie Gordon, con cui vive tuttora, con i figli ed i parenti, nella casa in California. E’ lei che vive più da vicino la terribile vicenda di Paula.
Willie Gordon è il secondo marito di Isabel, egli possiede già due figli grandi quando conosce la scrittrice, ma decide di lasciarli ugualmente per sposarla. Isabel quando incontra Willie per la prima volta trova la sua famiglia e l’ambiente circostante in uno stato drammatico e di abbattimento; fortunatamente per Isabel l’allontanamento del suo innamorato da quella casa lo fa decisamente cambiare caratterialmente.
Paula, la cui narrazione del libro è a lei ispirata, è la figlia di Isabel Allende e Michael. Quando si ammala gravemente di porfiria, a ventotto anni, è sposata con Ernesto. Paula ha la sfortuna di vedersi piombare addosso una malattia che, presa in principio alla leggera, peggiora sempre più senza possibilità di cure.
Ernesto è il marito premuroso ed innamorato di Paula, che le sta vicino in ospedale e fa spesso compagnia alla suocera, sperando insieme a lei che sua moglie possa guarire al più presto.
-SECONDARI
Tomàs Allende scappa dopo poco tempo dalla relazione che lo vede legato all’amante ed alla figlia Isabel, non ancora nata. Proprio quest’ultima molti anni dopo viene informata della morte del padre e convocata per riconoscerne il corpo, pur non avendolo mai visto.
Nicolàs è uno dei due figli che ha Isabel dal suo primo matrimonio. Egli da adulto incontra una ragazza, di nome Celia, che poi sposa e da lei ha un figlio proprio quando Paula è vicina al punto di morte.
Carmen Balcells è l’agente di Isabel, che tenta di far sfogare la crisi iniziale di Isabel suggerendole di scrivere le sue sensazioni su dei fogli, che poi diverranno il libro vero e proprio.
La Granny è la madre di Michael, primo marito di Isabel; le due donne riescono a sviluppare un bel rapporto e si tengono in contatto anche dopo la separazione dal marito da parte della scrittrice.
Pablo Neruda è un poeta molto famoso e saggio, che Isabel conosce e frequenta più volte proprio per il grande carisma che possiede e per i consigli utili che sa dare.
Augusto Pinochet e Salvador Allende sono i maggiori esponenti dello scontro cileno tra stato, rappresentato da Allende, e rappresentanti militari che vede una cospirazione per far cadere dal governo proprio Salvador.
Il dottor Miki Shima è un medico che tratta cure alternative per far guarire i suoi clienti. Egli viene contattato per tentare di curare la malattia di Paula, però invano; il dottore rimane in contatto con la famiglia soprattutto per dare un aiuto psicologico alla famiglia.
La dottoressa Forrester è un altro medico che cura Paula nelle sue ultime fasi di vita. Ella continua a sperare e lottare insieme a Paula ed alla sua famiglia, tuttavia anche lei e le sue cure si devono arrendere alla cattiva condizione di Paula.
-COMPARSE:
Nel racconto compaiono degli altri personaggi di minore rilevanza tra cui: Harleigh e Jason, i figli di Willie; Marilena, l’insegnante della scuola in Venezuela; Ildemaro, il primo ragazzo di Paula; Carmen Paz Allende, la figlia del presidente Salvador; Manuel, un malato dell’ospedale Madrid; Marc Chagall, pittore citato nel racconto dalla scrittrice; Miss Saint John, l’insegnante di Isabel nel collegio del Libano; Elizabeth e Shirley, compagne di Isabel nel collegio; Elvira, una malata, compagna di stanza di Paula nel reparto di neurologia dell’ospedale; Benjamin Viel,medico di famiglia di Isabel da piccola; Delia Vergara, giornalista e collega di Isabel al giornalino; Celia, la moglie di Nicolas.

USO DELLA LINGUA:
Nel racconto sono presenti dei periodi abbastanza lunghi e la sintassi utilizzata non favorisce un’immediata comprensione di ciò che l’autore intende narrare, perciò è necessario leggere più volte per capire a fondo determinate frasi.
Le sequenze sono principalmente narrative anche se le parti più importanti della storia sono le parole che l’autore scrive per incitare la figlia Paula, incoraggiare sé stessa e l’epilogo con la preghiera rivolta a Paula.

PROBLEMATICHE SOLLEVATE:
Una delle problematiche emergenti dalla lettura di questo libro è stata sicuramente come la sofferenza per una malattia modifichi il comportamento delle persone e dei famigliari che stanno con il malato, volgendo maggiormente l’attenzione ai valori più veri e alle cose più semplici come la ricerca delle proprie radici, l’affetto dei parenti ed il bisogno di aggrapparsi ad ogni piccola probabilità di salvezza con l’utilizzo di cure alternative o la scoperta della fede religiosa.
Un’altra problematica che si può trarre dal racconto è il tema della pedofilia: anche oggi migliaia persone abusano di altrettanti minorenni. Il dramma vero è che quasi tutti questi crimini vengono messi a tacere, come accade nell’opera, in differenti modi.

GIUDIZIO DI GRADIMENTO:
Leggere questo libro è stato per me abbastanza difficoltoso soprattutto per la complessità dei numerosi personaggi ed i loro intrecci interpersonali con l’incedere dell’opera.
Inoltre il tipo di scrittura contorto non ha facilitato il prolungamento della concentrazione durante la lettura del libro, a discapito proprio della continuità di lettura, che andava interrompendosi sovente.
Un'altra caratteristica del libro che non mi è congeniale è il susseguirsi di eventi di storia passata ad altri, che riguardano le vicende presenti di Paula all’ospedale in coma. Questa proprietà del libro disperde ancora una volta il lettore, che deve capire continuamente se, all’inizio del paragrafo, ci si trova nell’ambito presente o passato.
Probabilmente l’aspetto più negativo del libro, che non è di certo come lunghezza fisica un piccolo romanzo, è l’assenza di temi particolarmente significativi; infatti in un qualsiasi altro libro che presenti la metà delle pagine è riscontrabile lo stesso numero di problematiche importanti.
Con ciò non voglio dare dell’incapace ad Isabel Allende, anche perché lei è una degli scrittori di sempre che ha avuto più successo in tutto il mondo, ma non approvo di lei il gusto di pubblicare un libro che specula sulla morte della figlia per arricchirsi: tutto il denaro del mondo non vale la vita di uno dei tuoi cari.
Tuttavia un aspetto che ho trovato interessante è la parte che descrive nei particolari politici la condizione del paese cileno prima, durante e dopo il colpo di stato, con la conseguente dittatura.

CONFRONTO CON IL LIBRO PRECEDENTEMENTE LETTO:
Il libro che ho preferito tra gli ultimi letti in ambito scolastico è stato Io non ho paura di Ammaniti, perché, pur essendo molto più corto di Paula, tratta un numero consistente di questioni sollevate, è più semplice da leggere e la trama si basa per la maggior parte su questioni allegre e spensierate. L’opera di Allende, invece, parte direttamente dal principio angosciante che una vita sta per andarsene, ma non una vita qualunque, quella di sua figlia; da qui lo sviluppo di una trama triste ed opprimente, fatta di ricordi e di dolore, che a me non è piaciuta.

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