il sentiero dei nidi di ragno: schema

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

AUTORE: Italo Calvino TITOLO: Il sentiero dei nidi di ragno

GENERE: storico-fantastico EDITORE: Giulio Einaudi

ANNO DI SCRITTURA: 1945-1946 ANNO EDIZIONE LETTA: 1995

INTRECCIO:
Pin è un ragazzo orfano che vive con la sorella nel quartiere di Carruggio Lungo. Rina, la sorella, intrattiene molti uomini nella sua stanza e Pin passa le giornate in strada o all'osteria. Proprio all'osteria riceverà l’ordine da alcuni uomini, chiamati da Pin gli Amici dell’osteria, di rubare la pistola al marinaio tedesco Frick, che frequenta sua sorella. La notte successiva Pin approfittando dell’assenza di Frick, ruba la pistola, una volta arrivato all'osteria si rende conto che agli “amici” non interessava più la pistola; decide di tenere l'arma con se in un posto sicuro, che solo lui conosce, un luogo magico dove i ragni fanno il nido. Viene scoperto, accusato del furto lo sbattono in carcere e lo picchiano. In carcere conosce Lupo Rosso, ragazzo partigiano, da tutti conosciuto, temuto e stimato; Pin insieme a Lupo fugge uccidendo una sentinella, ma perde le sue tracce poco dopo e si ritrova sperduto in mezzo alla campagna. Per caso incontra Cugino, anch'egli partigiano con il quale trascorre un paio di giornate camminando verso una destinazione a Pin ignota. Giungono finalmente al campo base dei partigiani della zona e s’imbattono nel cuoco, Mancino, accompagnato dal fidato e ammaestrato corvo, Beubeuf. Poco più tardi conosce anche la moglie di Mancino, Giglia e tutti gli altri compagni che tornano dalla battaglia. Passa il tempo e Pin s’inserisce perfettamente nella vita del villaggio con la mansione di aiuto-cuoco. Un giorno però, per una distrazione del comandante Dritto il campo va a fuoco e tutto il gruppo è costretto a rifugiarsi da un'altra parte. Arriva il giorno della “grande battaglia”, alla quale Pin assiste da molto lontano, sentendone soltanto i rumori, rimasto al campo con Dritto, troppo malato e Giglia. Al ritorno degli altri, per un'eccessiva ironia nei confronti della nuova coppia Dritto - Giglia, Pin viene allontanato dal campo e si ritrova nuovamente solo, ancor più rattristato anche dal fatto di non aver ritrovato la sua pistola dove l'aveva sotterrata. Improvvisamente passa a trovare la sorella e recupera la pistola, che Pelle le aveva regalato, dopodiché riparte e incontra Cugino, che inizialmente gli chiede di sua sorella, ma poi se ne pente e ritorna a vedere con Pin quel luogo magico dove ogni volta si compie un incantesimo, i ragni fanno il nido. Finalmente Pin ha assistito ad un magico evento, trovando un amico fidabile.

Rapporto tra fabula e intreccio:
All'interno del romanzo non vi sono flash-back o prolessi, quindi c’è corrispondenza, e i fatti sono in ordine cronologico.

Spazio e tempo:
Il libro è ambientato in una piccola cittadina della Liguria, dove vive Pin, e in particolare all'osteria. La prigione, il luogo in cui la storia subisce una svolta fondamentale, l’incontro con il primo partigiano. Poi c’è l'accampamento dei combattenti, dove Pin crede di aver trovato degli amici, ma sarà illuso un’altra volta.
Infine c'è il sentiero dei nidi di ragno che è fuori da ogni ambientazione temporale e spaziale. Qui Pin si rifugia quando si sente solo o triste. Per Pin questo luogo ha un significato particolare: infatti qui nasconde la pistola rubata al tedesco che decide di mostrare solo ad un vero amico. Il romanzo è ambientato verso la fine della seconda guerra mondiale e comprende un arco temporale breve ma non ben precisato.

I personaggi
Pin: è il protagonista del romanzo, un bambino orfano di entrambi i genitori allevato dalla sorella, che però tralascia le cure del fratello. La sua vita si svolge per le strade e all'osteria, nonostante abbia anche un lavoro di garzone da un ciabattaio. Non ha amici come lui vorrebbe, infatti i coetanei lo evitano, e i grandi si servono di lui per rallegrarsi un po’. Si sente escluso anche da loro. Pin tende a nascondere la sua vera natura di bambino bisognoso d'affetto, sotto l'ironia delle sue battute, a volte cattive, e con termini volgari da osteria. Pin, fisicamente è descritto come un bambino esile caratterizzato dalle lentiggini che gli ricoprono la faccia.

Frick: è un marinaio tedesco e in Germania ha moglie e bambini. Ha però una relazione con la sorella di Pin il rapporto con Pin prima del furto è scherzoso gli porta addirittura le sigarette.

Mancino e Giglia:Mancino è il cuoco del distretto partigiano. E' un uomo anziano, tatuato ovunque, con un giubbotto da marinaio e con un cappuccio di pelo di coniglio sulla testa calva. Ha idee politiche ben precise e Giglia è la moglie di Mancino è una donna molto bella e dagli occhi verdi. E' la principale figura femminile del romanzo e Pin la considera spesso ipocrita, rappresenta l'idea che Pin ha delle donne in generale.

Pelle: è un ragazzo gracile, sempre raffreddato, con dei piccoli baffi sopra le labbra. Si vanta di conoscere ogni più piccolo nascondiglio del bosco; ha due passioni: le armi e le donne. Pelle alcune volte va in città e quando torna è sempre carico di armi, riesce a scoprire dove sono nascoste e rischia ogni volta di farsi incarcerare. Non è un buon compagno; Pin di questo si rende conto, prima di presentarsi ai partigiani Pelle era infatti entrato nella Brigata Nera, solo per avere un mitra.

Dritto: è un giovane molto magro, figlio di meridionali emigrati, con un finto sorriso sulle labbra, uno strano movimento delle narici e palpebre abbassate dalle lunghe ciglia. Di professione faceva il cameriere; a lui piaceva fare questo lavoro, ma avrebbe preferito stare tutto l'anno sdraiato al sole.

Cugino: è descritto come una specie di orco terribile e buono, un omone dai baffi spioventi e rossicci, occhi azzurri, sdentato e con il naso un po' schiacciato. Porta uno strano cappello di lana con il bordo ricamato ed un pon-pon in cima. Le mani sono grandissime, calde soffici, sembra fatta di pane, eppure è capace di uccidere senza incertezze. E' una persona un po' scontrosa e solitaria; infatti gira spesso da solo, ma è generoso e coraggioso. Cugino è un uomo che preferisce restare amico di tutti, ma non parla mai dietro le spalle e dice tutto senza peli sulla lingua Pin si affeziona moltissimo a Cugino, sin dal giorno del loro primo incontro e permette solo a lui di entrare nel luogo magico.

Rina: la sorella di Pin Detta la “Nera di Carruggio Lungo” è una prostituta, che ha allevato Pin fin dalla prima infanzia. Non è particolarmente amorevole nei confronti del fratello, spesso lo picchia e non si cura mai di sapere dove sia durante la giornata, alla sera. Caratterialmente si dimostra egoista, tiene infatti per sé tutta la stanza, lasciando a Pin un misero sgabuzzino in cui dormire. E' opportunista, dopo la fuga del fratello sarà vista al braccio di un soldato tedesco, per essere al sicuro dalle retate fasciste e per condurre una vita agiata, in una dimora più comoda, con dei bei vestiti.

Lupo Rosso: E' un giovane partigiano di sedici anni, noto per le sue scorrerie e per i colpi che fa incassare ai fascisti. E' di idee comuniste, o meglio, come tiene a precisare, leninista. Prima di entrare nella brigata del Biondo, ha lavorato come meccanico alla Todt, per imparare come funzionassero le armi da fuoco, da sempre sua grande passione. Cambia identità dopo l'esplosione di un ponte della ferrovia in cui non si sa più niente del meccanico; da allora diventa per tutti Lupo Rosso. E' l'unico personaggio di cui viene detta l'età, fisicamente ci viene detto che Lupo Rosso è un ragazzo grande e grosso, con la faccia livida e i capelli rasi coperti da un cappello a visiera.

Gli uomini dell'osteria: Sono degli uomini, di una certa età, che si radunano ogni giorno in questa osteria per trascorrere il tempo, ascoltando Pin e i suoi pettegolezzi sulla gente del luogo.

Narratore:
Il narratore è eterodiegetico perché il romanzo è narrato in terza persona

Focalizzazione della narrazione:
Il punto di vista della narrazione è interno - soggettivo, colui che narra è un personaggio vero racconta fatti successi realmente a seconda di quello che lui stesso si ricorda.

Tecniche narrative:
Nel romanzo i discorsi dei personaggi sono riportati con il discorso diretto.

Lessico:
Italo Calvino utilizza un linguaggio abbastanza semplice e molto descrittivo. Il linguaggio è scorrevole, privo di lunghe descrizioni o riflessioni

Tematiche e messaggio dell’autore:
La natura:
La natura è spesso descritta nel romanzo, specialmente in relazione al rapporto con l'uomo.Il bosco, in cui Pin cerca rifugio quando è solo, in cui incontra Cugino.

L’amicizia:
L'amicizia si può definire il tema base, fondamentale del romanzo, fin da quando all'inizio Pin rattristato dal fatto che nessuno lo vuole come amico si mette alla ricerca del vero amico.

La guerra:
Questa tematica è approfondita nella seconda parte della storia, quando Pin capita nella guarnigione del comandante Dritto. Qui vengono descritti i timori e le paure di ciascun uomo, i rapporti e le discussioni tra compagni e gli scherzi sereni di Pin.

Messaggio dell'autore:
L'autore ha voluto evidenziare l’esperienze di vita di Pin, quelle belle e quello meno, facendoci analizzare la nostra vita piena di ostacoli, difficoltà ma anche di soddisfazioni. Inoltre lui ci vuole comunicare un aspetto fondamentale della nostra esistenza l'amicizia con una persona o più, e che è difficile trovare il vero amico disposto ad aiutarti sempre e ovunque.

Giudizio, commento, considerazioni e critiche personali:
Ho trovato questo libro molto interessante, è difficile trovare libri noiosi scritti da Calvino, credo, per ora sono contento di aver letto questo libro, ho trovato interessante tutto storia, personaggi ambientazione. I temi affrontati li ho trovati notevoli, soprattutto quello dell’amicizia senza la quale la vita è più dura del normale.

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