Il maltrattamento degli animali nello zoo e nel circo

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Testo

Il circo: vero e proprio luogo di tortura per gli animali

“Gli animali sono ancora equiparati a cose e quindi privi di reale tutela normativa”
Abbiamo deciso di cominciare con questa frase, perché racchiude un po’ il significato della nostra ricerca.
Infatti, dopo esserci documentate su internet e sui giornali, ci siamo rese conto di quanto l’uomo sfrutti gli animali senza un vero e proprio motivo, per puro divertimento; basti pensare all’innumerevole quantità di indumenti fabbricati con pelli di animali, o a tutte quelle persone che si recano al circo, e cioè pagano per vedere l’umiliazione di un essere vivente. Dobbiamo però dire che, negli ultimi anni, l’uso degli animali negli spettacoli circensi è posto sotto accusa da una crescente sensibilità di cittadini che lo considerano una manifestazione di violenza proprio per la presenza degli animali costretti, per la loro intera esistenza, in anguste gabbie da cui possono uscire solamente per compiere esercizi contrari alla loro natura.
Prova di questo orientamento è il crescente distacco del pubblico, prevalentemente costituito dai bambini, non solo per l’offerta di intrattenimenti alternativi, ma soprattutto per la maggiore sensibilità animalista.
Gli animali più diffusi nei circhi sono: leoni, tigri, elefanti, cavalli. Ma ci sono anche animali come: dromedari, zebre, canguri, rettili, pappagalli, gorilla scimpanzé, foche e addirittura squali e pinguini.
L’importazione di questi animali è vietata dalla Convenzione di Washington, eppure continuano ad essere importati illegalmente. Inoltre i circhi sono esenti dalla legge che dal 1996 vieta in Italia la detenzione di animali come le tigri, appartenenti alla lista della fauna pericolosa.
Gli animali dei circhi non hanno nulla in comune con i loro simili che vivono in natura: completamente snaturalizzati, privati nel modo più violento delle loro esigenze biologiche, ridotti fenomeni da baraccone e ridicolizzati per il nostro divertimento, conoscono solo la tristezza e il terrore. Le condizioni di detenzione nei circhi sono pessime: gabbie troppo piccole in cui gli animali spesso non riescono neppure a stare eretti, condizioni igieniche scarse o nulle, poca luce e frequenti spostamenti su lunghi percorsi. Ogni giorno sono costretti a compiere gli stessi identici movimenti all’interno di spazi ridottissimi.
Gli animali vengono mortificati in tutti modi per essere assoggettati alla volontà dell’uomo. Dietro gli esercizi dello spettacolo circense si nascondono mesi di privazioni, maltrattamenti e sofferenze.
I metodi di addestramento comportano frequenti percosse e l’assenza di acqua e cibo. Alcuni animali non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per digiuno, perché sono talmente disperati e rassegnati che si rifiutano di mangiare.
Questa è la filosofia del domatore, l’animale deve “assecondare l’uomo o morire”.
Ricordiamo che il circo con animali è sovvenzionato col denaro pubblico: se non fosse per le sovvenzioni dello Stato infatti molti circhi avrebbero già chiuso i battenti, a causa degli scarsi incassi.
L’Italia con i suoi cento circhi, rappresenta uno dei paesi europei con la più alta concentrazione di spettacoli circensi. Eppure si tratta di uno spettacolo in costante declino: gli incassi diminuiscono, il pubblico si allontana perché ha iniziato a considerarlo uno spettacolo altamente diseducativo, soprattutto per i bambini, che lo vedono come una vera e propria sopraffazione del più forte nei confronti del più debole, dell’uomo sugli animali. Se si vogliono far conoscere veramente gli animali ai bambini, è meglio fargli vedere dei documentari, leggere dei libri o navigare su internet.
EUROPA
Austria
divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici
Belgio
divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici
Croazia
divieto dell’utilizzo di tutti gli animali in 21 giurisdizioni municipali
Repubblica Ceca
divieto nazionale parziale all’utilizzo degli animali nei circhi
Danimarca
divieto nazionale dell'utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni
Estonia
divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici
Finlandia
divieto nazionale dell'utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni
Grecia
divieto dell’utilizzo di tutti gli animali in 9 giurisdizioni municipali
Malta
divieto degli animali elencati nel CITES
Polonia
divieto nazione dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni
Slovacchia
divieto degli animali elencati nel CITES
Spagna
divieto dell’utilizzo degli animali selvatici a Barcellona e Blanes
Svezia
divieto nazione dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni
Regno Unito
oltre 200 giurisdizioni municipali hanno divieti ai circhi con animali (più dei 2/3 di questi proibiscono le rappresentazioni con animali, i rimanenti proibiscono solo gli animali selvatici).
RESTO DEL MONDO
USA
divieto dell’utilizzo di tutti gli animali in 20 giurisdizioni municipali
Canada
divieto totale o parziale in 20 giurisdizioni municipali.
Argentina
divieto dell’utilizzo degli animali a Buenos Aires
Brasile
12 giurisdizioni municipali hanno divieti totali o parziali, incluso un divieto totale a Rio de Janeiro
Colombia
rappresentazioni con animali vietate a Bogota e un divieto dell’utilizzo degli animali selvatici a Dos Quebradas
Costa Rica
divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici
Australia
divieto totale o parziale all’utilizzo di tutti gli animali in 34 distretti
Nuova Zelanda
divieto dell’utilizzo degli animali selvatici in 3 distretti
India
divieto nazionale parziale all’utilizzo degli animali nei circhi
Israele
divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici e divieto di tutti gli animali in 3 distretti

Esempio



  


  1. bo

    sto cerando un tema che racconti la mia prima volta al circoo