il male ieri e oggi

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Testo

Il male ieri e oggi

Già Sant’Agostino si era posto il problema del male. Tentò infatti di trovare una spiegazione all’esistenza di questo tramite la filosofia. Inizialmente aveva aderito al manicheismo, dottrina la quale dice che il male esiste come ente opposto al bene; in seguito, nella sua fase pienamente cristiana, Agostino afferma che il male è solo assenza di bene e che tutto ciò che è creato è bene in quanto creatura di Dio, bene sommo.
Oggi il problema persiste e si ripresenta sempre in varie forme.
Nel De vera religione, Agostino spiega che “la vita, che dilettandosi del godimento del corpo, dimentica Dio, tende al nulla, e questo è, appunto, il male”. Il male è così presente e vario che è difficile individuarlo: può essere dappertutto, anche negli esseri umani. E la ricerca non è mai semplice ma costituisce la parte più semplice della lotta al male poiché eliminarlo è impossibile.
Nelle Confessiones, Agostino si pone il problema: “Mi domandavo quale fosse l’origine del male, ma cercavo male e non vedevo il male nella mia stessa ricerca”. Agostino non riesce a trovare l’origine del male, mentre riesce ad individuare più facilmente il bene, identificandolo con Dio. Questo è ciò che succede anche oggi: gli uomini non riconoscono il male ma lo scambiano per bene: infatti nessun uomo farebbe volontariamente del male in quanto creato dal Bene per agire bene. Tramite gli scritti di Agostino si può arrivare ad una soluzione parziale di questo problema senza però riuscire a trovare una definitiva conclusione.

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