Il fu mattia pascal

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:09.11.2006
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Testo

Scheda libro il fu Mattia Pascal
Titolo: Il fu Mattia Pascal
Autore: Pirandello
Casa editrice: I Grandi libri Garzanti
Fabula e intreccio:
Mattia Pascal, bibliotecario in un paesino ligure di analfabeti chiamato Miragno, racconta come il destino poté cambiargli la vita facendolo morire per ben due volte.Suo padre era un marinaio che riuscì ad arricchirsi giocando a carte con un capitano inglese; la fortuna accumulata fu subito investita in case, ma il padre non poté goderne perché morì all'età di trentott' anni.La madre si sentì sperduta e non seppe badare né ai suoi figli, Mattia e Roberto, né ai possedimenti, che furono affidati in custodia al Malagna, un amministratore poco fidato.Dal Malagna si trasferiscono anche la vedova Pescatore e sua figlia Romilda, nipote del padrone di casa; la giovane è oggetto del desiderio di Pomino, amico di Mattia: questo va spesso in casa del Malagna, corteggia Romilda da parte dell'interessato e finisce per innamorarsene lui stesso. Mattia intraprende una relazione con lei ed è costretto a sposarla, perché ben presto Romilda partorisce due gemelle. Con gli sposi convive la vedova Pescatore, che con i suoi discorsi ossessiona Mattia; la casa si trasforma in un inferno, muoiono entrambe le figlie di Mattia. Questi parte all'insaputa di tutti per Montecarlo, dove con numerose puntate fortunate guadagna una grande somma di denaro.Sul treno di ritorno per Miragno, egli legge sul giornale l'annuncio del suo suicidio, avvenuto, secondo i parenti, presso il molino di una sua proprietà: in realtà essi, che non lo vedevano da qualche giorno, avevano riconosciuto il suo volto in quello di un forestiero che si era tolto la vita in quei giorni. Si costruisce allora un finto ma credibile passato, cambia il suo aspetto lasciandosi crescere i capelli (ma di Mattia rimane un occhio storto) e rispondendo al nome di Adriano Meis inizia a viaggiare, visitando le più belle città europee; dopo un anno di libertà sconfinata, Adriano si stabilisce a Milano e poi a Roma. I suoi rapporti con la gente lo vedono sempre costretto a mentire; Adriano non sa più chi è veramente e soprattutto è schiavo di quella che all'inizio pareva libertà. A Roma il signor Meis si stabilisce in affitto presso Anselmo Paleari, che divide la casa con sua nipote Adriana e con la signora Caporale. L'ospite appare riservato e solo dopo qualche mese si decide a conversare con le signore di casa.Una sera a casa Paleari arriva il cognato di Adriana, Papiani, che spera di sposarsi con lei.Tra i due c'è di mezzo Adriano Meis, che ha compreso tutto e per di più è amato dalla ragazza. Adriano per staccare completamente col passato si sottopone a un'operazione all'occhio, che dopo quaranta giorni è perfettamente guarito. In questo periodo si svolgono sedute spiritiche nelle quali Papiano, con l'aiuto di suo fratello, si prende gioco di Meis e ne approfitta per sottrargli del denaro. Il rapporto con Adriana non può continuare, bisogna dirle la verità, ammettere che Adriano Meis non esiste. Per non farla più soffrire, decide di farla ingelosire, di modo che lei smetta di amarlo e inizia così a corteggiare la fidanzata di un opittore. La situazione però si complica e giunto ad un ponte, dopo due anni, termina la vita di Adriano Meis. A morire non è un uomo, ma un bugiardo che non aveva potuto vivere davvero. Lasciando nel fiume alcuni oggetti di riconoscimento e un bigliettino, Mattia Pascal si libera di quell'ombra e, morendo per la seconda volta, decide di reincarnarsi. Dopo una breve sosta a Pisa, dove riacquista il suo aspetto originario, Mattia parte per Oneglia, da suo fratello Roberto. Roberto avvisa il fratello che Romilda si è risposata con Pomino e da lui ha persino avuto un figlio; Mattia si rallegra al pensiero di non dovere più condividere nulla con quella e con la ossessiva vedova Pescatore. Purtroppo però la legge, ancora una volta, gli è nemica: il secondo matrimonio si annulla se il primo coniuge si ripresenta al cospetto della moglie. Mattia raggiunge Miragno, ma non c'è nessuno che lo riconosce; egli si reca a casa di Pomino.
L'arrivo del morto provoca scompiglio nella famiglia; Pomino si agita alla notizia che il matrimonio andrebbe annullato, Romilda sviene per la sorpresa, la Pescatore urla contro tutti i presenti.Per lui alla fine sarà sufficiente passare il resto dei suoi giorni nel paese natale. L'unico a riconoscere le sue sembianze è don Eligio, l'altro bibliotecario a cui tanto era affezionato; tutti i paesani vengono finalmente a sapere che Mattia è vivo e accorrono per rivederlo. Egli continua la sua attività nella biblioteca di Miragno, scrive la sua incredibile storia con l'aiuto di don Eligio e ogni tanto si reca alla sua tomba, a vedersi morto e sepolto laggiù...
Spazio: Nonostante il gran numero di luoghi citati, l'autore non si sofferma mai a descriverli, lasciando che sia il lettore a immaginarli.Mancano del tutto riferimenti cronologici precisi; si può però dedurre, dalle notizie che Mattia legge su un giornale, che la vicenda si svolga tra la fine del XIX secolo e i primi del XX.
Tempo: Come per i luoghi, Pirandello non ha intenzione di dire il tempo in cui si svolgono i fatti, perché questa vicenda può accadere in qualsiasi epoca e paese. Come lo stesso autore ribadisce in una nota alla fine del libro, anni dopo la stesura de Il fu Mattia Pascal un uomo, che era stato rinchiuso in carcere, quando fu liberato scoprì che per legge egli era morto, riconosciuto nel cadavere di un suicida, e nel frattempo sua moglie si era risposata...
Voce narrante: La narrazione è condotta in prima persona; a raccontare è Mattia Pascal, che scrive, su invito di don Eligio, la sua biografia sotto forma di diario, rivolgendosi direttamente al lettore, dialogando persino con lui.
Scelte stilistico-espressive:.Conduce la storia arrivando al contatto diretto col lettore, creando in ogni periodo attesa per ciò che segue. accanto ai semplici fatti ci sono le battute di spirito. Il fu Mattia Pascal è segnato dal continuo ricorso alle interiezioni, alle esclamazioni, alle interrogazioni, alle domande retoriche, ad espressioni come “dico io”, “pensate voi”, “ecco qua”.In quest'opera si muovono personaggi reali, che ciascuno di noi potrebbe interpretare: tutti potrebbero immedesimarsi in Mattia, perché non si sa mai che cosa la vita ci può dare, e l'abilità dell'autore sta proprio nell'eliminare ogni barriera tra Mattia e il lettore, facendone un unico personaggio.
Personaggi: In questo libro intervengono circa trenta personaggi, ciascuno diverso dagli altri, ciascuno con un modello diverso di vita; molti compaiono solo per una pagina,
Il personaggio principale di questo romanzo è Mattia Pascal che non vuole più essere un "escluso" com'è sempre stato.
Mattia è un giovane di bell'aspetto, appartiene a una famiglia benestante ; dopo la morte del padre, causa una cattiva gestione del patrimonio, si trova costretto a trovarsi un lavoro. Mattia è tutto sommato un ragazzo sensibile, capace di provare sentimenti forti , ad esempio l'amore per Adriana.
Il protagonista odia i soprusi lo si può notare quando sua suocera assale sua madre. Il suo atteggiamento è abbastanza ribelle in quanto vuole a tutti i costi un ruolo migliore nella società in cui vive.
Un altro personaggio rilevante in questo romanzo è Romilda moglie di Mattia. Romilda prima del suo matrimonio ( quello forzato ) era una ragazza di bell'aspetto e con una grande voglia di vivere; successivamente cadde in depressione. Come Mattia desiderava la libertà.
Romilda è comunque una ragazza sensibile e fragile psicologicamente e questa sua debolezza la porta a abbattersi se le cose le vanno male.
Un altro personaggio è la vedova del Pescatore, suocera di Mattia; donna anziana e dall'aspetto da strega. Il suo carattere è forte e autoritario, vuole sempre avere la meglio, brontola con tutti specie con Mattia, che viene ritenuto il colpevole della situazione in cui si trova sua figlia.
Leggendo il romanzo emerge la figura della madre di Mattia, la quale era totalmente dipendente dagli altri. La donna è buona con tutti, non reagisce mai e soffre in silenzio. Sicuramente è una donna sensibile anche se si disinteressa di ciò che le accade in torno.
L'amministratore della famiglia Pascal, il Malagna è un uomo dall'aspetto abbastanza brutto. E' anche un uomo meschino infatti deruba i Pascal dai loro possedimenti.
Da quanto risulta non si accetta fisicamente e per compensare questo suo "handicap" cerca di assumere una posizione rilevante nella società.
Pomino è senza dubbio il miglior amico di Mattia, è timido e proviene da una famiglia di contadini. Ragazzo onesto e buono tanto da aiutare Mattia anche dopo che quest'ultimo gli aveva portato via la donna che amava.
Adriana è l'affittuaria di Mattia in veste di Adriano. Ragazza sensibile e un po’ imbarazzata non che timida e fragile. La ragazza odia affrontare le situazioni difficili e imbarazzanti e quando queste le si presentano cerca di fuggire.

Temi e significato

Duplicità Mattia Pascal ha difficoltà a identificarsi con se stesso a causa dalla sua duplicità e questo gli provoca una crisi d’identità
Identità / non identità differenza tra ciò che si è e ciò che si appare
Fortuna non come una ruota che gira e che insegue la persona a cui vuole portare giovamento, ma siamo noi uomini ad inseguirla ed a cercarla che non e' tanto introvabile e rara.
Il passato e' sempre con noi e non possiamo liberarcene perché e' un nostro patrimonio personale che non possiamo cancellare e che rispecchia noi stessi.
Solitudine che si articola nelle maniere più svariate, ma che rappresenta sempre un'angoscia
La libertà che e' irraggiungibile perché, per vivere in società, bisogna rispettare determinate regole che la limitano.
L’incapacità di imparare dagli errori. pretende di dare una svolta alla propria vita occupandosi solo di curare i mutamenti esteriori e tralasciando di lavorare sulla propria interiorità.
La famiglia come nido o come prigione.
Il significato degli oggetti ogni oggetto non e' fine a se stesso, ma e' in relazione con noi e con gli avvenimenti che ruotano intorno a noi. Infatti un oggetto non e' bello per un puro caso, ma cosi' suscita in noi sensazioni piu' o meno gradevoli.
Amicizia molto importante ai fini di una vita in società ma e' una persona con cui si deve essere sinceri. Mattia Pascal aveva forse qualche amico, magari Pomino, mentre Adriano Meis non poteva averne perché viveva nella menzogna
Fuga dai problemi
Vendetta sostituita dalla pietà

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